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Elegante ma decisa la moda che tiene

Il settore della moda è per tradizione uno dei più importanti nel sistema economico italiano anche, ma non solo, per il genio artistico delle grandi firme. Una filiera completa ben rappresentata anche in provincia di Varese. Per quest'anno tante novità dedicate ad una donna grintosa e femminile.

Uno sguardo alle vetrine del centro per intuire le tendenze della moda di questa primavera: fiori, pajettes, balze oltre a trasparenze e scollature ardite. Insomma, per la donna 2002 un look insieme dolce ed aggressivo, un abbigliamento che punta su colore e accessori, che riflette una figura femminile moderna dalla forte personalità ma allo stesso tempo tenera. Sono tornati i vestiti "comodi" con una grande riscoperta del jeans, proposto anche per le occasioni importanti, mentre le frivolezze sono destinate soprattutto agli accessori: cinture molto ricche, scarpe colorate con la punta da cowboy e borsette vistose sui toni pastello.
Una tendenza che si è vista anche nelle ultime sfilate di Milano, conclusesi il 5 marzo scorso e dedicate alla moda del prossimo autunno-inverno. Nelle creazioni Missoni, per citare un illustre esempio del nostro territorio, è bandita la tinta unica: tanta calda maglia e il tradizionale motivo a zig-zag per un inverno colorato ma con discrezione ed eleganza. Ma viene da chiedersi se una moda così allegra e raffinata esca vincente da una situazione mondiale di comune incertezza che, alla fine dello scorso anno, lasciava poche speranze per i settori dei beni di consumo.
La risposta è arrivata proprio al termine delle sfilate milanesi, per voce del Vicepresidente del Sistema Moda Italia, Gaetano Marzotto, che ha rassicurato circa l'andamento di un ambito così importante per la nostra economia nazionale. La crisi degli ultimi mesi del 2001 non sembra aver colpito il comparto, che, anzi, ha tenuto, con un saldo della bilancia commerciale attivo e stimabile intorno ai 15,5 miliardi di euro. Un andamento che, come Marzotto ha tenuto a precisare, non si deve solo all'arte dei nostri stilisti, noti in tutto il mondo, ma alla "forza del made in Italy che sta nella completa integrazione di tutta la filiera. Infatti, si fa moda anche nel filo e nel tessuto innovativo oltre che nel punto vendita".
Ma per rimanere nell'ambito dell'alta moda, i motivi della tenuta vanno ricercati anche nella capacità che quest'ultima ha avuto di rinnovarsi, adeguandosi alle nuove esigenze e bisogni del pubblico. Basti pensare che le grandi firme non si occupano più esclusivamente di vestiti ma fanno moda anche in ambiti oggi considerati prioritari nell'opinione comune. Ad esempio, ad una riscoperta della casa come sfera privilegiata della vita personale, si è accompagnata un'attenzione degli stilisti verso quest'ambito: non solo nella biancheria firmata ma anche nell'arredamento vero e proprio e nell'oggettistica.
Inoltre, ad una rinnovata sensibilità culturale, le grandi maison hanno risposto promuovendo diverse iniziative: basti pensare alla Fondazione Prada o alla Trussardi. Senza contare, infine, la creazione di grandi aree, affidate ad architetti di fama internazionale, che racchiudono un po' tutto quello che fa tendenza, dal vestito, al libro fino al ristorante-caffè. Un settore dunque che ha saputo cogliere le moderne attitudini e le variazioni di gusto e culturali, senza dimenticare di cogliere echi di mondi lontani e misteriose terre orientali, nelle forme e nei materiali. Una moda che conta sul tradizionale genio artistico italiano senza, tuttavia, trascurare le possibilità offerte dai nuovi strumenti: una sguardo ad Internet, ai siti delle grandi e piccole case di moda, per constatare come nuove e vecchie forme di comunicazione si siano perfettamente incontrate. Nel colore e nella leggerezza degli abiti di questa primavera dunque un riflesso di un sistema sempre verde e dalle mille possibilità: una vera e propria arte, che fa della capacità di attingere ai valori della tradizione e alle potenzialità del presente, il suo punto di forza. Arte del resto ben rappresentata anche sul nostro territorio, la cui produzione è nota a livello mondiale sia per quel che riguarda l'alta moda e il prêt à porter, sia gli altri aspetti complementari, come ad esempio i tessuti d'arredo e la biancheria per la casa.

Il tessile-abbigliamento della provincia di Varese sul mercato francese

La Camera di Commercio di Varese ha promosso il progetto "Il Tessile Abbigliamento della provincia di Varese sul mercato francese", al quale ha aderito anche il consorzio export-import Provex, con l’obiettivo di sviluppare relazioni bilaterali a carattere commerciale, industriale e tecnologico tra imprese provinciali del settore tessile-abbigliamento e imprese francesi, finalizzate alla realizzazione di concrete opportunità di business. Il progetto prevede l’organizzazione, in sinergia e con il supporto della Camera di Commercio Italiana in Francia di una missione d’affari (15 maggio 2002) per la realizzazione di incontri tra produttori della provincia di Varese ed operatori francesi, in occasione di Intersélection, Salone Parigino della Moda (14-16 maggio 2002); della partecipazione fieristica al prêt à porter di Parigi (30 agosto-2 settembre 2002), principale evento francese per il settore tessile-abbigliamento.
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In provincia anche un distretto e un meta-distretto della Moda

In tutta la provincia di Varese è possibile trovare moda. Moda infatti non vuol dire solo splendidi abiti, della moda fanno parte le filature, le tessiture, i finissaggi, le confezioni, le maglierie ed anche gli oggetti di moda, come gli occhiali.
Già in passato era stata riconosciuta l'importanza del settore in provincia, con il distretto tessile cotoniero dell'Asse del Sempione. Oggi, la Regione Lombardia ha individuato sul nostro territorio un polo di eccellenza nella creazione di beni di moda con due nuove entità distrettuali: il distretto di tipo tradizionale nel settore delle confezioni-abbigliamento che comprende il Gallaratese, ma ancora di più il meta-distretto allargato della Moda. Il distretto tessile del Gallaratese comprende 9 comuni, per oltre 4.300 addetti e 680 imprese, mentre il meta-distretto della Moda, anch'esso legato alla lunga tradizione produttiva tessile del territorio, rappresenta un notevole aggregato, con 22 comuni interessati e quasi 25.500 addetti. I numeri della moda in tutta la provincia di Varese sono importanti: oltre 4.100 imprese, il 7% delle imprese totali della provincia e 42.310 addetti nell'intero sistema, ossia il 26% degli addetti del sistema produttivo.

03/28/2002

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