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SALVS PER AQVAM

Coi ritmi sempre più stressanti che la società d'oggi ci impone, la ricerca di relax diventa una priorità per tutti. Partendo dagli antichi romani e dalla loro passione per le terme iniziamo con questo numero di Varesefocus un viaggio nel Benessere.

Andare alle terme non è più, da tempo, una cosa per anziani…Le più appassionate sono le donne che ci vanno con le amiche o spesso da sole per ritagliarsi un momento di salutare egoismo, ma anche tra gli uomini dilaga la voglia di benessere e di prendersi cura del proprio corpo.
Furono gli antichi romani come noto i primi appassionati della salute tramite l'acqua (le Spa, dal latino Salus per aquam), le terme romane trassero la loro origine dalla fusione del ginnasio greco (composto da una palestra, da un bagno e da un'esedra dove i filosofi dissertavano), con il bagno a vapore egizio. L'Egitto in effetti, già dai tempi di Tolomeo, raggiunse il livello di conoscenze tecniche necessario per realizzare tali opere, come dimostrano dei reperti archeologici nel delta del Nilo formati da due locali circolari, chiaro precedente del laconium romano.
Fu l'imperatore Agrippa che creò le prime terme nel 25 a.C. e, dopo di lui, gli imperatori romani fecero a gara per superare i loro predecessori con edifici termali sempre più grandiosi: in particolare Nerone nel 65 d.C., Caracalla nel 217 d.C., Diocleziano nel 302 d.C. e Costantino nel 315 d.C. Le Terme fungevano da centri ricreativi polifunzionali; la maggior parte includeva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri per ascoltare poesia e musica e una grande sala per le feste.
Il percorso termale degli antichi romani caratterizza con poche varianti i percorsi che ancora oggi si fanno nelle terme e negli hammam:

  • Si entrava nel tepidarium, la stanza più grande e lussuosa delle terme: qui si rimaneva un'ora e ci si ungeva con oli.
  • Poi si andava nel calidarium. Si trattava di stanze più piccole, generalmente costruite sui lati della sala da bagno principale.
  • Infine ci si recava nel laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura.
  • Dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium.
Se il meccanismo non è cambiato più di tanto, la grande novità è che non è più necessario spostarsi e mettere in conto giorni di ferie e trasferte più o meno lunghe per andare alle Terme: è ora possibile immergersi nel benefico relax termale anche in città, da qualche tempo anche a Varese.
Queste Spa cittadine, forse perché non si trovano in località rinomate e non possono perciò contare sulla notorietà delle loro fonti, non si limitano ad offrire percorsi termali ma propongono ogni genere di massaggio e sofisticato trattamento estetico, in ambienti dove tutti i sensi sono appagati e nulla è lasciato al caso: aromi inebrianti vengono diffusi nelle aree benessere, musiche rilassanti e luci colorate accompagnano lungo il percorso, morbidi teli accarezzano la pelle quando ci si stende a riposare e, se lo si gradisce, un'infuso di erbe appaga anche il senso del gusto.
Dopo una giornata alla Spa sotto casa non si rimpiangerà di certo di non essersi messi in viaggio, tra caselli e tangenziali, per una delle note località termali lontane parecchi chilometri.

06/14/2007

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