Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Il voto varesino nel Dopoguerra

Dalla "marea bianca" del 1948 al premio per Lega e Polo delle Libertà del 1996, la provincia di Varese ha sempre espresso un voto moderato.

Il 13 maggio 2001, dopo un quinquennio, gli Italiani saranno chiamati a rinnovare la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica.
Il voto per il rinnovo del Parlamento, diversamente da quello regionale, provinciale e comunale, non consente ancora agli Italiani di eleggere direttamente il Capo dell'esecutivo e neppure di attribuire alla coalizione vincente un premio di maggioranza che le permetta di governare per tutta una legislatura senza rischi di "ribaltoni" o di "imboscate" parlamentari.
Al riguardo si devono ricordare il fallimento di più di una Commissione bicamerale per la riforma istituzionale e il mancato raggiungimento, per ben due volte, nel 1999 e nel 2000, del quorum del 50% degli aventi diritto al voto ai referendum, che miravano a rendere più decisamente maggioritaria la - da molti criticata (non per niente dal nome di uno dei suo principali artefici la si è chiamata ironicamente "mattarellum") - legge elettorale approvata nel 1993 in sostituzione del vecchio sistema elettorale proporzionale.
In base a questa legge il 75% dei seggi viene attribuito con il sistema maggioritario tramite collegi elettorali uninominali, la cui ridotta dimensione avrebbe dovuto facilitare un miglior rapporto tra cittadini ed eletti: cosa che non sempre è avvenuta, né tuttora avviene, ovviamente anche nel Varesotto.
Risalendo alle elezioni precedenti, in cui erano diversi sia il sistema elettorale, sia le forze politiche in gioco, si possono fare alcune considerazioni sul comportamento elettorale della nostra provincia rispetto a quello delle altre province italiane. Queste riflessioni derivano da analisi effettuate con tecniche statistiche in grado di precisare le differenze territoriali del voto sul territorio italiano come l'analisi fattoriale, la cluster analisys e il test chi quadrato. Senza approfondire i tecnicismi e rimandando ad altre pubblicazioni in materia chi volesse saperne di più (per tutte si cita C. Brusa, "I cambiamenti elettorali del 1990 in provincia di Varese. Confronti a scale diverse: la regione, la provincia, i comuni, Varese", Cedoc, 1991), si ricorda che, dopo la "marea bianca" del 1948, anche nel 1953 la nostra provincia ha espresso una scelta elettorale "filodemocristiana" a scapito di una scelta "filocomunista": ciò emerge chiaramente ed in modo preciso anche dall'analisi fattoriale effettuata su quei dati elettorali.
In quegli anni pure il P.S.I. aveva una particolare forza nel Varesotto, soprattutto ai danni del P.C.I. che non ha mai annoverato la nostra zona fra le sue roccheforti.
Si noti infatti che, nel 1953, il partito di Nenni, in provincia di Varese, aveva ottenuto il 22.02% dei voti e che questa era la sesta in Italia come percentuali di voto socialiste dopo Novara (22.05%), Mantova (26.32%), Cremona (27.52%) e le umbre Perugia (23.93%) e Terni (32.13%).
Negli anni successivi - e in particolare a partire dagli Ottanta e fino alla crisi di "Tangentopoli" - il voto varesino perde progressivamente la connotazione "bianca" che lo ha caratterizzato nei decenni precedenti, manifestando tendenze filo repubblicane e radicali e ribadendo, ovviamente con uomini e istanze politiche molto diverse degli anni dell'immediato dopoguerra, la connotazione socialista. Varese in quel periodo compie scelte elettorali che, in Lombardia, l'avvicinano a Como e alle province della Bassa Lombarda come Pavia, Cremona e Mantova, fatto che emerge ancora dall'analisi statistica (cluster analisys).
Sono gli anni in cui nelle province del Nord vanno in crisi sia la "subcultura bianca" che quella "rossa" e in cui si affaccerà progressivamente sullo scenario politico la Lega di Bossi che, già alle elezioni regionali del 1990, era il primo partito in Lombardia con ben 1.197.292 voti, superando il PCI di 11.481 suffragi e "conquistando" - primo caso in Italia dopo le elezioni anticipate del dicembre 1992 - il governo di un capoluogo di provincia, Varese, cui si assocerà, anche grazie alla nuova legge elettorale maggioritaria, quello dei centri principali del territorio e dell'ente Provincia.
Nelle elezioni del 1996 i tre collegi senatoriali di Varese, Busto Arsizio e Gallarate sono stati conquistati rispettivamente da Piero Pellicini per il Polo delle Libertà, da Antonio Tomassini pure del Polo delle Libertà e dal leghista Luigi Perruzzotti. Per trovare un eletto dell'Ulivo (Fiorello Cortiana) bisogna spostarci al confinante collegio di Legnano.
Alla Camera, che ha un numero doppio di componenti del Senato, i seggi in palio sono ovviamente ben più numerosi.
Nel 1996 il collegio più significativo della provincia per il movimento di Bossi fu emblematicamente attribuito a Irene Pivetti, Presidente uscente dell'assemblea di Montecitorio.
L'eletta, dopo pochissimo tempo, ruppe con la Lega e Varese non potè non risentirne sul piano della rappresentanza, avendo affidato il mandato ad una deputata divenuta estranea allo scacchiere politico locale e neppure legata alla zona per motivi di residenza.
La Lega che, nel 1996, fece campagna elettorale a sé, conquistò pure il collegio di Tradate con Carlo Frigerio (cui subentrò Dario Galli), quello di Sesto Calende-Angera con Giancarlo Giorgetti, quello di Gallarate con Giovanna Bianchi, mentre al Polo andarono i restanti collegi di Luino con Massimo Maria Berruti, di Busto Arsizio con Renzo Tosolini e di Saronno con Luigi Negri.
Come si vede la provincia di Varese nel 1996 non ha certamente favorito la maggioranza di governo dell'Ulivo con il suo comportamento elettorale.
Ora, la recente alleanza politica tra la Lega e il Polo delle Libertà, fa presagire, almeno sul territorio varesino, un rafforzamento delle posizioni già dominanti del centrodestra.
Il verdetto comunque, al di là delle previsioni, spetterà comunque all'elettorato varesino.
Il prossimo 13 maggio si vedrà.

04/19/2001

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa