Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Fantasmi a Varese

Dieci CD già pubblicati, un gruppo inglese in esclusiva, una giornata intera di concerti l'estate scorsa… il tutto grazie all'impegno di un giovane, Francesco Brezzi, e dei suoi amici.

Le copertine dei CD della Ghost RecordsSembra proprio che, dopo essere stata sempre accusata di "sonno", la provincia di Varese scopra delle opportunità di sviluppo nel mondo della cultura. Del B.A. Film Festival abbiamo già scritto, ma anche nel campo della musica vi è un certo fermento: in particolare la stampa specializzata si occupa con sempre maggiore frequenza dei CD firmati dalla casa varesina Ghost Records.
Francesco, come nasce quest'idea?
L'idea di Ghost Records è nata, quasi spontaneamente, dal grande fermento musicale underground cresciuto intorno alla studio di registrazione "La Sauna" di Varano Borghi. Dalla "Sauna" sono transitate nel tempo diverse band attive nel circuito alternativo, e si è pensato di dare sfogo e visibilità a questo fenomeno con una compilation che consideriamo un po' il manifesto e insieme l'atto ufficiale di nascita della nostra attività: "Ghost Town: 13 songs from the Lakes Country". A due anni di distanza, ci troviamo impegnati in una vera e propria attività di tipo imprenditoriale, che continua a trarre nutrimento dalla indipendenza artistica che caratterizza il rapporto etichetta-gruppi.
E il nome dell'etichetta?
La storia del nome è piuttosto semplice da spiegare: nel momento in cui decidemmo che i tempi erano maturi per dare inizio alla nostra attività, per la città, gli amici, le istituzioni, la discografia noi eravamo un po' come degli ectoplasmi, un'entità vista con sospetto ma, anche, con curiosità. Da qui il riferimento ai fantasmi…
Nonostante i gruppi non siano molti, la prima cosa che si nota è una grande diversità di generi musicali. E' una scelta o dipende dall'offerta locale?
La differenza di generi dipende solo dalla diversa sensibilità musicale di ciascuna band. Infatti, benché tutte facciano capo alla stessa realtà e alla stessa scena musicale, ognuna di esse presenta delle caratteristiche proprie ed eterogenee, ed è anche una scelta dell'etichetta quella di dare spazio non tanto ad un genere piuttosto che ad un altro, ma di offrire una panoramica completa sulle differenti sfaccettature che la scena alternativa propone.
Mi sembra che l'avvento del compact disc abbia agevolato lo sviluppo delle etichette indipendenti, riducendo i costi ed abbassando, se vogliamo, la soglia di accesso alla realizzazione di un album. Se è così, quali sono gli ostacoli che ancora restano?
Non è del tutto vero, dato che le etichette indipendenti per la produzione di un lavoro utilizzano spesso le stesse strutture delle etichette major. Per esempio, tutti i nostri dischi sono stati masterizzati in studi dove, con gli stessi tecnici del suono, hanno lavorato a quelli di Laura Pausini ed Eros Ramazzotti... con le stesse tariffe, peraltro! Lo stesso vale per la stampa: i nostri lavori vengono stampati in Austria, dove stampano le etichette major. E' chiaro che noi cerchiamo di ottimizzare sui tempi e stampiamo molte meno copie, però intendiamo garantire la stessa qualità audio. Gli ostacoli più grandi sono appunto i costi di queste strutture, troppo alti se relazionati verso la fascia di mercato alla quale sono diretti.
E' prevedibile a tuo parere un reale passaggio futuro ad un modo diverso di distribuire la musica - ad esempio via Internet - uscendo dall'attuale fase solo sperimentale?
La domanda è quella che si stanno ponendo tutti i manager del mondo discografico major e indipendente. La risposta più istintiva, ma anche quella più ponderata, sarebbe quella positiva. Già diverse piattaforme stanno sperimentando questa formula con discreto successo. Il problema però è quello della pirateria, e finché non si riuscirà a trovare una forma di tutela legale adeguata, il futuro della distribuzione digitale è a rischio.
Torniamo alla Ghost records: quali sono i gruppi che hanno più successo?
Fino ad oggi indubbiamente i Bartòk, che sono stati dei bestseller tra gli indipendenti nel 2003. L'anno scorso hanno suonato in un festival davanti a quindicimila persone, ed hanno tuttora anche un video su MTV. Come blasone, i più affermati sono sicuramente gli One Dimensional Man, gruppo veneto che siamo riusciti a portare alla Ghost dopo un'estenuante trattativa: sono infatti al quarto album, e da tutti vengono indicati ormai da anni come i portabandiera del rock indipendente in Italia, con pochi altri gruppi.
E questo nuovo gruppo inglese?
Si chiamano Grand Transmitter: sono giovani e molto promettenti. Per dare un'idea del loro spessore, il sito online della BBC inglese ha scomodato nomi quali Radiohead e Jeff Buckley per descrivere la loro musica, sospesa tra il pop più intimista e la melodia tipicamente "british". Sono timidi, educati e hanno condiviso gli studi alla London University con i ben più noti Coldplay, con i quali condividono ancora una profonda amicizia.
Non abbiamo ancora parlato di concerti. L'anno scorso hai organizzato a Varese un giorno intero di concerto con i gruppi della Ghost...
Sì, il Ghost Day. Un giorno fantastico, in cui la "scena musicale varesina" ha finalmente avuto la sua consacrazione, e dove, oltre ai gruppi Ghost, hanno suonato quelli di altre due etichette indipendenti varesine: la Tube e la Midfinger. E' stato un successo, dato che quasi tremila persone hanno affollato i Giardini Estensi. Sull'onda dell'entusiasmo, abbiamo deciso di dar seguito all'iniziativa con le Ghost Nights, serate di concerti (due gruppi più un dj set) che si sono tenute il venerdì sera in primavera al "Ponderosa" di Lonate Ceppino. E per chiudere in bellezza quest'anno replicheremo il Ghost Day il 10 e l'11 luglio ai Giardini Estensi, con un programma ancora più vario: tre gruppi americani (Sophia, Karate e 16 Horsepower), quasi tutti i gruppi Ghost (Grand Transmitter, Encode, Merci Miss Monroe, Ronin e One Dimensional Man) più gli Anonimo FTP della Midfinger. Vi aspettiamo in tanti!

06/10/2004

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa