Privatizzazione SEA: la Provincia di Varese scende in campo e Reguzzoni chiede le dimissioni dei vertici Alitalia

Per la privatizzazione della Sea, la società controllata dal Comune di Milano che gestisce Linate e Malpensa, scende in campo a sorpresa la Provincia di Varese. Lo ha annunciato pubblicamente Marco Reguzzoni, presidente dell'ente locale varesino, durante il convegno sui quattro anni di Malpensa organizzato dalla Camera di Commercio di Milano.
"Siamo pronti a rilevare - ha detto Reguzzoni - anche l'intera quota che il Comune di Milano ha dichiarato di voler mettere sul mercato: cioè il 30% del capitale azionario di Sea. Abbiamo già studiato un piano con le banche e il Comune di Milano è al corrente delle nostre intenzioni. Perché puntiamo alla Sea? Perché - precisa Reguzzoni - in questo modo la Provincia di Varese potrebbe avere voce in capitolo in tutte le scelte di sviluppo che riguardano l'aeroporto e che hanno un impatto diretto sul nostro territorio". Interpellato al riguardo il sindaco di Milano, Gabriele Albertini, ha risposto: "Non abbiamo preclusioni di sorta. Ma - ha precisato l'azionista di maggioranza della Sea - chiunque voglia acquisire una partecipazione del 30% dovrà rassegnarsi a non stare sotto la quota massima di valore che gli advisor ci avevano indicato prima dell'11 settembre 2001". Quindi per il 30% di Sea si dovrà sborsare una cifra sui 700 milioni di euro. La partita è aperta. E lo stesso Reguzzoni ha chiesto, qualche giorno dopo, le dimissioni dei vertici di Alitalia, "che danno ripetutamente l'mpressione - ha dichiarato - di volersi dissociare da Malpensa preferendo Parigi". E ancora: "La difesa che facciamo dell'hub non è una presa di posizione campanilistica. Malpensa è l'hub nazionale italiano. Se i vertici di Alitalia non sono d'accordo con le posizioni che esprime il governo italiano, ne traggano le conseguenze".