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Nelle officine ex-Caproni un parco-museo dell'aeronautica

Marco ReguzzoniVuole essere il più grande parco-museo dell'aeronautica in Europa e sarà ospitato nell'area delle ex-officine Caproni, tra Somma Lombardo e Vizzola Ticino, storico sito industriale di una delle più rinomate aziende aeronautiche varesine. Il progetto di questo grande parco-museo si basa sul doveroso contributo che il territorio rende ad un comparto industriale che ha trovato nella provincia di Varese e nella Lombardia il proprio luogo di nascita e la propria sede storica. Nel corso degli anni, infatti, grandi imprese produttrici di velivoli, come per esempio la stessa Caproni, l'Agusta, l'Aermacchi, la Siai Marchetti, hanno dato lustro al nostro territorio e creato un vero distretto industriale che, ancora oggi, conserva tratti di eccellenza mondiale, di cui anche l'aeroporto di Malpensa rappresenta un esempio illustre. L'idea del parco museo è stata lanciata tempo fa dal presidente della Provincia di Varese Marco Reguzzoni, che in questa intervista fa il punto sull'iniziativa.
Presidente, oltre alla Provincia, vi sono altri enti che concorrono al progetto?
Il progetto del parco-museo dell'aeronautica è diventato realtà grazie alla sinergia vincente che si è creata tra enti pubblici e privati, che hanno saputo agire in sintonia per realizzare un plesso museale di prim'ordine nel panorama provinciale e regionale. Nello specifico hanno collaborato, oltre la Provincia, anche la Regione Lombardia, il "Consorzio del Parco del Ticino” e i Comuni di Somma Lombardo, Ferno, Samarate, Vizzola Ticino, e Lonate Pozzolo.
E' stato fatto un piano di sostenibilità economica dell'iniziativa? A quali altri musei similari si è fatto riferimento?
E' stato redatto un accordo di programma tra tutti i soggetti coinvolti per quel che riguarda i finanziamenti, la Provincia di Varese e Regione Lombardia contribuiscono con gli interventi più significativi, mentre i Comuni in maniera proporzionata alle loro capacità economiche.
Come sarà configurato il museo?
Il progetto museale è ancora in fase di preparazione, certamente cercheremo di dar vita ad un'attrazione moderna, il più possibile interattiva, che costituirà una vetrina importante per l'industria aeronautica che, da sempre, rappresenta il fiore all'occhiello del nostro tessuto aziendale.
Dove si pensa di acquisire i velivoli e gli altri reperti da esporre?
Gli aerei saranno forniti dalle numerose aziende del nostro territorio che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, penso ad esempio ad "Agusta Westland” per quanto riguarda gli elicotteri, o la storica "Aermacchi” per gli aerei, senza dimenticare le vecchie glorie del passato come la "SIAI Marchetti” o la stessa "Caproni” che , proprio nei suoi ex-stabilimenti, offrirà la sede per il museo.
Quando si prevede che il parco-museo possa essere inaugurato?
Abbiamo già organizzato una pre-apertura il 24 novembre scorso, per iniziare a creare interesse intorno al museo, ormai il progetto è in campo, non è più questione di "se”, ma di "quando”, ed è questo l'importante.
Negli ultimi giorni Lei è stato sostituito al vertice della Fondazione dall'ex-vice presidente della provincia Giorgio De Wolf: come commenta questo passaggio?
E' stato un passaggio di consegne naturale, la giusta gratificazione per il grande lavoro profuso dal dottor De Wolf nella realizzazione del museo.

11/21/2007

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