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La "totalizzazione" e le tre tavolette

Il frontalierato continua ad essere regolato da vecchie convenzioni tra Italia e Svizzera che risentono del periodo in cui l’emigrazione era una necessità. Oggi si va a lavorare in Svizzera per guadagnare di più, ma anche per beneficiare di vecchi privilegi.

Negli Accordi Bilaterali tra Unione Europea e Svizzera si è, tra l'altro, convenuto di coordinare i sistemi di sicurezza sociale applicando i principi comunitari, tra i quali quello della "totalizzazione" dei periodi contributivi maturati in paesi diversi. La totalizzazione consente di sommare in un paese i periodi assicurativi compiuti in un altro per maturare l'anzianità necessaria a conseguire la pensione. Il lavoratore percepisce così da ciascun paese, pro-quota, il trattamento pensionistico complessivamente maturato.
I frontalieri italiani hanno però beneficiato, da molti anni, di un regime più favorevole. La convenzione tra Italia e Svizzera prevedeva infatti la possibilità di trasferire i contributi dell'assicurazione sociale elvetica a quella italiana. Un'opportunità che consentiva al lavoratore italiano di percepire integralmente in Italia la pensione di anzianità (dopo almeno 35 anni di lavoro), sconosciuta al sistema previdenziale rossocrociato, legato unicamente al raggiungimento dei 65 anni di età. L'Italia garantiva la pensione di anzianità ai frontalieri ma, se non altro, in base alla convenzione con la Svizzera, otteneva da quest'ultima i contributi assicurativi versati alla previdenza elvetica.
Quella facoltà è venuta meno con l'entrata in vigore degli Accordi Bilaterali. Il nostro Governo ha voluto tuttavia mantenere il beneficio a favore dei frontalieri, ma si è trovato nella condizione, in virtù di quegli stessi Accordi, di non poter più esigere dalla Svizzera il trasferimento dei contributi assicurativi. E ha deciso di risolvere il problema facendo gravare sulla nostra previdenza l'intero costo che quel beneficio comporta.
La previdenza italiana è così ancora obbligata a corrispondere l'intero trattamento di pensione di anzianità ai frontalieri senza, peraltro, ricevere nulla in compensazione dalla Confederazione Elvetica, che ha incassato a suo tempo i contributi relativi a questa pensione.
Un gioco delle tre tavolette nel quale a farci le spese è la finanza pubblica italiana. Ma anche, con l'intento di mantenere e addirittura accrescere vecchi privilegi, una decisione con la quale si è fatta venir meno l'armonizzazione nella disciplina dei rapporti tra i diversi Stati dell'Unione Europea e la Svizzera: quell'armonizzazione che si era tanto faticosamente ricercata negli Accordi Bilaterali.

09/25/2002

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