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SEZIONI

IV Trimestre 2016: chiusura d’anno con fiato corto


Dai risultati dell'indagine congiunturale dell'Ufficio Studi dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese emerge una chiusura d'anno ancora in tensione, frutto del comporsi di diverse dinamiche tra le imprese del campione: sono state, infatti, rilevate divergenze sia settoriali – a fronte di comparti che segnalano difficoltà congiunturali ve ne sono altri in miglioramento – sia legate alle dimensioni delle imprese. Sono le grandi aziende del campione, infatti, quelle che faticano maggiormente in questa rilevazione, mentre le PMI intervistate risultano più reattive nella ricerca di nuovi posizionamenti e sbocchi di mercato. Le previsioni per l'inizio del 2017 sono, invece, improntate a un progressivo miglioramento che andrà via via coinvolgendo sempre più imprese.

 

Produzione

Sotto il profilo della produzione il quarto trimestre 2016 registra un saldo delle risposte (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e quelle di riduzione nei livelli produttivi) ancora negativo (-27), anche se è in leggera evoluzione rispetto alla rilevazione precedente (quando aveva toccato il -36). Nonostante la maggior parte delle imprese intervistate (52%) riscontri livelli produttivi in riduzione rispetto ai tre mesi precedenti, è in risalita (al 25%, contro il 12% dello scorso trimestre) la quota di imprese che ha segnalato un miglioramento e si evidenziano diversità di performance tra le imprese del campione non solo rispetto ai settori di riferimento, ma anche rispetto alle dimensioni aziendali.
A livello settoriale il metalmeccanico è il settore che soffre maggiormente in chiusura d’anno; il gomma e materie plastiche mantiene invece un profilo abbastanza stabile; mentre sono in controtendenza ed in evoluzione positiva il chimico e farmaceutico e il tessile-abbigliamento, in parte per un rimbalzo tecnico rispetto alla precedente rilevazione, in cui avevano registrato una battuta di arresto, e, per quanto riguarda in particolare il comparto moda, per dinamiche stagionali tipiche del settore. A livello dimensionale le piccole e medie imprese, spinte dal bisogno di differenziare i mercati di sbocco, appaiono più proattive ad agganciare i segnali positivi ovunque questi si manifestino; diversamente le grandi imprese mostrano una minor velocità di reazione nel riposizionarsi.
Le previsioni per il primo trimestre del 2017, pur mantenendosi ancora molto caute, mostrano un miglioramento e un saldo positivo nelle risposte delle imprese del campione (+17). Per il primo trimestre dell’anno, infatti, il 25% delle imprese intervistate si attende un incremento dei livelli produttivi rispetto agli ultimi tre mesi del 2016, l’8% mantiene una visione negativa e il 61% prevede cautamente un mantenimento dei livelli produttivi attuali.
Il grado di utilizzo degli impianti è stato pari al 73% rispetto al 78% rilevato nel trimestre precedente.

 

 

 

Ordini

La dinamica del portafoglio ordini, che nel trimestre precedente era stata negativa, ha un rimbalzo positivo: con riferimento agli ordinativi complessivi il 43% delle imprese intervistate ha segnalato un aumento, il 36% un mantenimento dei livelli del trimestre precedente e il 21% una riduzione.

 

 

 

 

Mercato del Lavoro

Nel quarto trimestre 2016 sono state autorizzate 820.486 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale, in riduzione sia rispetto al trimestre precedente (-45,9%) sia allo stesso periodo dello scorso anno (-65,2%).
Con riferimento all’intero 2016 sono state complessivamente autorizzate 12.203.862 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) nel comparto industriale, in riduzione del 39,7% rispetto al 2015. La contrazione è stata registrata con riferimento a tutte e tre le tipologie di ammortizzatori sociali, anche se con diversa intensità: le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, pari a 4.378.901, hanno avuto una riduzione del 60,8% rispetto al 2015; quelle di cassa straordinaria, pari a 7.709.746, del 13,8%; infine quelle in deroga, pari 115.215, dell’1,9%. (Per maggiori dettagli leggi anche “Andamento Cassa Integrazione Guadagni”.
Link per scaricare il file).

 

 

 

 

Mercati Esteri

Gli ultimi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino relativi al periodo gennaio - settembre 2016 mostrano una riduzione degli scambi commerciali rispetto ai primi 9 mesi dell’anno scorso. Questo trend negativo è in atto ormai da alcuni mesi e riflette l’alta volatilità che caratterizza lo scenario mondiale e i cui effetti vengono amplificati in un territorio fortemente votato all’internazionalizzazione come quello varesino. Sono soprattutto le grandi imprese, che per loro natura generano maggiori volumi di export, a risentirne maggiormente.
L’export nei primi 9 del 2016 ha raggiunto 7.019 milioni di euro, in riduzione del 7,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. Anche le importazioni, pari a 4.231 milioni di euro, hanno registrato una contrazione (-10,3%). L’esito di queste dinamiche ha portato ad un saldo commerciale ancora positivo (+2.788 milioni di euro), ma in riduzione rispetto ai primi 9 mesi 2015 (-3,1%).

A livello di mercati la riduzione dei flussi di export è generalizzata, anche se con diversa intensità, a tutte le macro-aree geografiche, ad eccezione dell’Asia Centrale (+12,4%) e dell’Oceania (+22,7%). In decisa contrazione l’export verso Medio Oriente (-39,3%), Africa (-33,7%) e le Americhe (-15% sia verso l’America Settentrionale che Centro-Meridionale). In lieve riduzione, invece, verso l’Unione Europea (-1%) che concentra il 56% delle esportazioni varesine. (Per maggiori dettagli leggi anche “Commercio estero varesino”.
Link per scaricare il file).

 

 

 

 

Principali settori

Settore metalmeccanico
La congiuntura delle imprese del settore metalmeccanico è negativa, anche se all’interno del settore si evidenziano delle differenze di reazione e performance. Sotto il profilo produttivo prevale nel campione una riduzione dei livelli produttivi in confronto al trimestre precedente (82%), rispetto a una loro stabilizzazione (11%) o crescita (8%). Su questi risultati pesa l’andamento di alcuni comparti di beni di consumo durevoli e degli altri mezzi di trasporto. Le previsioni per il prossimo trimestre sono di stabilizzazione e moderato recupero: l’11% delle imprese del campione si attende un aumento nei livelli produttivi nei primi tre mesi del 2017, l’86% un mantenimento intorno ai valori attuali e solo il 3% prevede un ulteriore peggioramento. La dinamica del portafoglio ordini è orientata positivamente: il 41% delle imprese intervistate ha ordinativi in espansione rispetto al trimestre precedente, il 36% stabili e il 23% in riduzione.


Settore moda
La congiuntura all’interno del settore del tessile e abbigliamento in chiusura d’anno è in controtendenza rispetto alla media provinciale ed è positiva: il 68% delle imprese analizzate ha dichiarato livelli produttivi in crescita rispetto al trimestre precedente e il 32% stabili. Questo risultato è dovuto, in parte, a un rimbalzo tecnico dopo la battuta di arresto registrata nella precedente rilevazione e, in parte, a dinamiche stagionali tipiche di questo settore che alterna trimestri di espansione a successive fasi di rallentamento. Le previsioni per il prossimo trimestre confermano questo andamento con il 43% delle imprese del campione che si aspetta livelli produttivi in calo e il 57% stabili. La consistenza del portafoglio ordini riflette l’andamento della produzione prevista ed è trainata dal mercato interno che performa meglio di quello estero.


Settore chimico e farmaceutico
La congiuntura del settore chimico e farmaceutico segna un miglioramento dopo la frenata dello scorso trimestre. Dal punto di vista produttivo quasi tutte le imprese intervistate (91%) hanno dichiarato un incremento rispetto al trimestre precedente, a fronte dell’8% che ha registrato una contrazione. Le previsioni per il prossimo trimestre sono di un mantenimento e di una stabilizzazione della ripresa in atto: il 59% delle imprese del campione prevede un miglioramento e il 41% un mantenimento della situazione attuale. L’andamento del portafoglio ordini sostiene questo trend e risulta orientato positivamente con il 54% delle imprese analizzate con ordini in linea rispetto alla rilevazione precedente e il 46% in crescita.


Settore gomma e materie plastiche
Il settore gomma e materie plastiche, che aveva registrato un momentaneo rallentamento nel trimestre precedente, mostra una progressiva stabilizzazione del profilo congiunturale. Dal punto di vista produttivo la maggior parte delle imprese del campione (85%) dichiara una situazione di stabilità rispetto al trimestre precedente e il 6% una crescita, a fronte di un 9% che segnala ancora difficoltà. Le previsioni per il prossimo trimestre virano decisamente verso un miglioramento: il 94% delle imprese analizzate si attende un aumento dei livelli produttivi e il 6% una loro stabilizzazione. Il profilo del portafoglio ordini ricalca esattamente l’andamento delle previsioni.

Clicca qui per accedere all'indagine congiunturale completa di questo trimestre