Export italiano in robusta crescita a fine 2016. Buone le prospettive di inizio 2017
(aggiornato il 22 Febbraio 2017)
In dicembre le esportazioni italiane sono aumentate, a prezzi costanti, dell’1,8% su novembre (dati stimati dal Centro Studi Confindustria). Nella media del quarto trimestre hanno registrato +2,0% sul terzo, crescendo allo stesso ritmo sia nell'insieme dei paesi dell’Area Euro sia in quelli extra-UE. Nel 2016 l’export è salito del 2,2% sul 2015; ciò risulta da una dinamica robusta delle vendite intra-UE (+4,5%) e una debole di quelle extra-AE (+0,6%).
A fine 2016 l’export italiano è aumentato in tutte le principali categorie di beni (di consumo, strumentali, intermedi ed energetici). Tra i mercati di destinazione, si è rafforzata l’espansione delle vendite in Cina, Stati Uniti e Germania; in risalita anche quelle in Sud America e Russia, che però registrano un calo nella media dell’anno.
Secondo gli indicatori qualitativi degli ordini manifatturieri esteri (giudizi delle imprese ISTAT e componente PMI Markit), l’export italiano è atteso aumentare a ritmi robusti a inizio 2017, anche grazie al rafforzamento della crescita mondiale e all’euro debole (scambiato a 1,06 sul dollaro).
A fine 2016 l’export italiano è aumentato in tutte le principali categorie di beni (di consumo, strumentali, intermedi ed energetici). Tra i mercati di destinazione, si è rafforzata l’espansione delle vendite in Cina, Stati Uniti e Germania; in risalita anche quelle in Sud America e Russia, che però registrano un calo nella media dell’anno.
Secondo gli indicatori qualitativi degli ordini manifatturieri esteri (giudizi delle imprese ISTAT e componente PMI Markit), l’export italiano è atteso aumentare a ritmi robusti a inizio 2017, anche grazie al rafforzamento della crescita mondiale e all’euro debole (scambiato a 1,06 sul dollaro).