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Export, en France c’est plus facile!

Le iniziative francesi a sostegno dell'export. Un obiettivo: formare una generazione di giovani orientata all’internazionalizzazione. Si punta quindi sulle persone, oltre che sulle partnership e sulle attività di ricerca. Ma, soprattutto, da Parigi, una lezione di metodo.

"Abbiamo il talento. Sappiate venderlo al di là dei nostri confini!". E' l'augurio che introduce ad una guida realizzata dal MEDEF, la Confindustria francese, dedicata alle imprese. Un memorandum di semplice consultazione, che sintetizza tutte le iniziative del governo d'Oltralpe per accompagnare le PMI ai mercati internazionali.
Un programma in 30 mosse, che, come si legge sempre nell'introduzione, parte da un presupposto: gli imprenditori sono naturalmente indirizzati all’estero, ma spesso "perplessi" quando si tratta di definire l’approccio all’export. In risposta a questa perplessità, una serie di strumenti agili e di impatto immediato, organizzati in un impianto organico, che lo stesso ministro del commercio estero francese, Christine Lagarde, si sta impegnando a diffondere.
Informarsi, gestire al meglio i finanziamenti, reclutare le risorse umane, ottimizzare le opportunità suddividendo i rischi, sono i macro argomenti affrontati, che corrispondono alle principali problematiche di un'impresa che si voglia affacciare ai mercati esteri. Le misure specifiche trattate sono capillari: si va, solo per fare degli esempi, dal finanziamento degli studi preventivi, a meccanismi di tutela dalla contraffazione, da servizi informativi, agli incentivi alla costituzione di gruppi di partenariato, alla copertura spese per la partecipazione a collettive all'estero, alle garanzie per limitare i rischi dei prestiti bancari.
Al di là dell'evidente finalità pratica, economica, tra le righe si legge una sensibilità ulteriore: promuovere l'internazionalizzazione non è solo portare all'estero prodotti e produzione, ma diffonderne la cultura tra i giovani e formare una nuova generazione di manager e operatori esperti nel campo. Per questo, tra le misure finanziarie approntate, ne spiccano alcune specificamente dedicate alle neoassunzioni di dipendenti da dedicare all'export: un contributo fino al 50% dello stipendio del neoassunto nel primo anno per le imprese con meno di 500 dipendenti; l'esonero d'imposta sulla parte della remunerazione corrispondente al tempo trascorso all’estero dal dipendente, qualora la permanenza sia superiore a 120 giorni nel corso di un anno; l'istituzione del Vie (Volontariato internazionale in imprese). Quest'ultimo è particolarmente interessante per aziende e lavoratori: l’agenzia parigina per lo sviluppo dell'internazionalizzazione, Ubifrance, attraverso una propria procedura di assunzione a favore dei giovani dai 18 ai 28 anni, consente un risparmio a favore dell’impresa, di costi sociali e della gestione amministrativa del contratto, per contratti da 6 a 24 mesi. L’assunzione deve essere finalizzata a ricerche di mercato, ausilio alla creazione di strutture in loco, organizzazione di reti distributive, supporto agli agenti, ecc.. Sono intuibili i benefici per le imprese, che, invece, nel nostro paese spesso lamentano la difficoltà non solo a reperire ma anche a gestire economicamente le nuove leve. Un rapido confronto tra le iniziative italiane e francesi, infatti, mette in luce una carenza del nostro sistema in questo specifico campo.
Un'altra misura interessante, che non trova riscontri da noi, è quella che riguarda la regolamentazione pubblica del partenariato tra piccole imprese e grandi: un programma che permette alle prime di inserirsi nel solco della comprovata esperienza delle seconde.
Va, tuttavia, osservato che anche il Belpaese si muove a favore dell'esportazione. In Italia non mancano certamente gli enti che offrono supporto informativo e programmatico alle imprese. Sono previsti finanziamenti ad hoc, come per gli studi di fattibilità o finanziamenti a tasso agevolato per partecipare a gare internazionali (che la Francia non prevede). Ci sono le garanzie assicurative (tramite Sace, Coface, assicurazioni). L'ultima Finanziaria, ad esempio, prevede che il fondo rotativo che eroga finanziamenti per la penetrazione nei paesi extra UE, gestito da Simest, possa essere garantito contro i rischi di mancato rimborso. Insomma, le misure a favore dell'internazionalizzazione ci sono, magari in forma diversa da quelle francesi, anche da noi. Tuttavia, si intravede la necessità di un migliore coordinamento dei suddetti interventi: una disorganicità che impedisce alle imprese, soprattutto piccole, di godere dei benefici o anche semplicemente di conoscere le possibilità offerte.
Il plus del "Programma Lagarde" consiste, invece, nella capacità di visione e coordinamento tra tutte le risorse. Uno spunto che sta al nostro paese cogliere, approfittando anche della conformità - preventivamente verificata dalla Francia - delle singole misure alla normativa comunitaria.

Il valore del confronto

Lo scambio di informazioni è solo una delle finalità del GEIE "L'Europe des Entreprises" il Gruppo Economico di interesse europeo creato nel 1990, cui partecipano 4 Associazioni industriali europee: l’Unione Industriali della Provincia di Varese, il MEDEF de l’Est Pairisien e le associazioni di Hannover e Santander. L’obiettivo è rafforzare i legami tra sistemi produttivi di diversi paesi europei mediante lo sviluppo di attività e servizi a favore delle imprese, anche attraverso il confronto tra iniziative, come la guida approntata dal Medef "Accompagnare all'export".
UN CONFRONTO IN 30 MOSSE
Le misure del governo francese a favore dell'internazionalizzazione
Analoghe iniziative italiane
di carattere pubblico o privato
1, 2, 3 - Strumenti assicurativi (Garanzia sui crediti attraverso cauzione;assicurazione contro le variazioni di tasso di cambio; assicurazione contro il rischio di interruzione contratto e di non pagamento)
4 - Sostegni alla ricerca di nuovi mercati (tra cui il finanziamento per l'assunzione di un dipendente dedicato) e assicurazione contro il rischio di fallimento della stessa
No (per quanto riguarda il finanziamento per l'assunzione di un dipendente dedicato alla ricerca)
5 - Sostegno della federazione bancaria francese all'internazionalizzazione
6, 7, 8 - Informazioni (sugli aiuti all'esportazione; sulla natura dei rischi paese; elenco dati per accesso ai mercati)
10 - Contratto progetto Stato-Regione (finanziamento fino al 50% per progetti vari, dalle brochure alle assunzioni)
No (per quanto riguarda le assunzioni)
11 - Credito d'imposta per l'assunzione di un dipendente dedicato all'esportazione
No
12 - Informazione su dogane, tasse e trasporti
13 - Informazione sulle disposizioni per l'esportazione e sui mercati internazionali
14 - Esonero dell'imposta sulla parte della retribuzione corrispondente al tempo dei dipendenti trascorso all’estero (minimo 120 giorni)
No
15 - Assicurazione degli investimenti nelle filiali all'estero - garanzia Fasep
No
16 - Garanzia dei crediti di prefinanziamento all'esportazione
Si (servizio simile offerto nella forma di credito)
17 - Garanzia degli investimenti (contro rischi politici)
Si
18 - Sostegno per la costituzione di un gruppo per l'esportazione
19 - Istituto nazionale della proprietà industriale
20 - Marcatura (sostegno finanziario per favorire l’accesso dei clienti stranieri alle fiere internazionali francesi)
No
21, 22 e 23 - Medef (servizi di informazione)
24 - Missioni economiche (informazioni sui mercati con l'ausilio delle ambasciate)
25 - Informazioni sulle possibilità di sovvenzioni per l'esportazione
Si
26 - Esportare con partenariato francese (le PMI possono beneficiare
No (iniziative di portata non paragonabile)
dell'esperienza di grandi aziende)
27 - Sostegno finanziario di Sidex a favore di progetti di internazionalizzazione già iniziati
No
28 - Informazioni specifiche da Sopexa, Società per l'espansione delle vendite dei prodotti agricoli ed alimentari
Si
29 - Servizi offerti da Ubifrance, agenzia pubblica che si occupa di internazionalizzazione
Sì (organizzazioni equipollenti)
30 - Volontariato Internazionale in Imprese: Ubifrance sostiene per un biennio gli oneri economi dell’assunzione di un dipendente (under 28) che si dedichi per un certo periodo allo sviluppo dell’internazionalizzazione.
No

01/19/2007

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