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La 2CV trova casa

Per metà maggio a Varese aprirà un’area espositiva dedicata all’opera del designer varesino Flaminio Bertoni, padre della 2 CV e di altre celebri vetture Citroen.


Il figlio Leonardo si è battuto per anni e a volte si è scontrato con un’indifferenza che lo ha amareggiato e sorpreso. Il padre, Flaminio Bertoni, nato nel 1903 nell’allora comune autonomo di Masnago (ora rione di varese), emigrato in Francia dove, assunto alla Citroen, ha disegnato i più importanti e celebri modelli di autovetture tra gli anni ‘30 e ‘60, ha infatti ottenuto prestigiosi riconoscimenti oltralpe, ma niente sul suolo patrio. Una pecca insopportabile per il figlio, nato in Francia ma rientrato in Italia, a Varese, dove ha fondato l’Associazione Internazionale che prende il nome del padre con lo scopo di far conoscere ad un vasto pubblico l’opera di Flaminio Bertoni e sollecitare le istituzioni italiane, quelle varesine in primis, perché si trovasse un luogo adatto a raccogliere i numerosi reperti in suo possesso: sculture, disegni e i bozzetti delle autovetture progettate. Parliamo della Traction Avant del 1934, della mitica 2 CV del 1948, del TUB, il primo furgone a pianale unico, della Mathis 333 del 1954, della DS del 1955 della Ami 6 del 1961, l’ultima realizzazione del designer scomparso nel 1964.
Ora, finalmente, dopo anni di battaglie, un’area espositiva messa a disposizione della Provincia di Varese in via Valverde, nel medesimo edificio che ospita, oltre ad alcuni uffici della stessa Provincia, anche il liceo artistico “Frattini", sarà la sede del museo dedicato all’opera di Bertoni. Oltre ai reperti in possesso del figlio Leonardo, dalla Citroen giungeranno alcuni modelli di quelle “vecchie glorie" che lo hanno reso celebre nel mondo e che lo faranno riscoprire ai suoi concittadini di Varese. Tanto più, considerando che sei anni or sono, partecipando ad un concorso lanciato dal locale giornale telematico “Varesenews" per votare chi potesse degnamente rappresentare la Città nel XX secolo, con grande sorpresa le tante e-mail giunte in redazione da tutto, il mondo decretarono la vittoria proprio di Flaminio Bertoni, che superò nomi più celebri come Binda, Chiara, Guttuso.
La Città gli ha dedicato nel 2003 una targa sulla facciata della casa natale, a Masnago, e gli è stata intitolata la scalinata che da via Caracciolo porta in via Cola di Rienzo. Dallo stesso anno nei Giardini Estensi, il parco pubblico annesso al palazzo municipale, è collocata una scultura in ferro dal titolo “Verticale", donata dal figlio.
I lavori per adeguare l’area espositiva di via Valverde - “600 mq, uno stanziamento di 400 mila euro, più 10 mila euro per garantire il funzionamento dell’area", precisa il presidente della Provincia Marco Reguzzoni - si prevede siano ultimati entro metà aprile e dopo un mese il museo potrebbe essere già aperto al pubblico. Oltre alla mostra permanente dei lavori di Flaminio Bertoni, esso ospiterà anche mostre temporanee tra cui, in particolare, lavori degli stessi allievi del liceo artistico. “Ci fa piacere la nascita di questo spazio - afferma il dirigente scolastico Paolo Baretti - che garantisce un’area espositiva all’interno del plesso scolastico e supporterà l’attività didattica: i ragazzi non potevano sperare di più".
I riconoscimenti al merito

Molti i premi e i riconoscimenti ottenuti da Flaminio Bertoni:
1934 • La Traction avant ottiene il terzo premio di scultura alla 4.a Exposition des Beaux Arts ad Asnières
1935 • Partecipa alla 5.a Exposition des Beaux Arts d’Asnières e alla Exposition de la Ville de Versailles, ottenendo in tutte e due il 2° premio di scultura
1950 • Viene nominato socio d’onore dall’Accademia degli Euteleti di Sam Miniato di Pisa
1953 • Primo premio di disegno e il secondo di scultura al Salon International de l’Art Libre di Parigi
1954 • Sempre al Salon International de l’Art Libre ottiene il primo premio di scultura
1957 • La DS 19 Citroën è esposta alla Triennale di Milano ed ottiene il primo premio come opera d’arte industriale
1959 • Nuovo primo premio di scultura al Salon International de l’Art Libre di Parigi, e secondo premio al Le Salon des Artistes Français
1960 • Terzo premio di scultura al Salon des Artistes Français
1961 • Il ministro per la cultura francese, il premio Nobel Andrè Malraux, lo nomina Cavaliere dell’ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese
1962 • Ancora un primo premio di scultura al Salon International de l’Art Libre

04/06/2007

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