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Parma, da 130 anni garanzia di sicurezza

Nata nel 1870, l'impresa di Saronno è fra le poche al mondo che continuano a progettare insieme casseforti, serrature, chiavi e dispositivi elettronici. La leadership del mercato.

La realtà di oggi sono due stabilimenti operativi - il primo di 13.000 metri quadrati a Saronno, l'altro di 8.000 metri quadrati presso Solaro -, migliaia di casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza vendute ai più importanti istituti di credito, in Italia e nel resto del mondo.
Nata 130 anni fa a Lainate per iniziativa di Antonio Parma, un uomo che seppe costruire dal nulla un'azienda altamente specializzata nei sistemi di sicurezza, la "Parma Antonio e Figli", anno dopo anno, con pazienza ma soprattutto con molta serietà, ha saputo diventare il punto di riferimento più autorevole nel settore dei congegni segreti di sicurezza. Una società forte e affermata con una solida presenza sul mercato.
Esponente di spicco di quello spirito imprenditoriale che nella Lombardia della fine del XIX secolo permise il sorgere delle prime grandi industrie, Antonio Parma da autodidatta fu in grado di perfezionare le sue competenze nel settore dei sistemi di sicurezza, riuscendo a concepire già all'epoca una fabbrica modello dal punto di vista tecnologico.
La sua fama varcò i confini regionali, grazie anche a realizzazioni come il sistema di custodia del pallio d'oro del Volvinio, situato nell'altare maggiore della basilica di Sant'Ambrogio a Milano: un meccanismo che risultò così efficace da non dover essere modificato se non nel 1974.
Lo sviluppo delle attività nei primi anni del 1900 portò alla nascita di un nuovo insediamento produttivo a Saronno e, insieme, all'entrata dei figli nella società, che da allora porta il nome di "Parma Antonio e Figli".
Fu all'inizio di quel secolo che l'impresa costruì porte corazzate presso la sede della Banca d'Italia e presso le banche centrali di Perù, Colombia e Venezuela: tutte ancora oggi perfettamente funzionanti.
Attualmente è guidata dai componenti la terza e quarta generazione e produce una gamma completa di prodotti di sicurezza: dalle casseforti di ogni ordine e grado, alle porte corazzate per caveau a uso privato e bancario, fino alle macchine automatiche per il trattamento del denaro con funzione cash in/cash out.
E ancora, le cassette di sicurezza a gestione elettronica, le serrature a combinazioni sia meccaniche sia elettroniche, oltre a una vasta gamma di prodotti, tutti di elevata qualità e in grado di rispondere pienamente alle esigenze dei clienti.
Prima in Italia nel suo settore, la "Parma Antonio e Figli" ha ottenuto la certificazione del sistema di qualità ISO 9001 ed è ancora tra le poche aziende mondiali che continuano a ideare e progettare al proprio interno casseforti, serrature, chiavi e dispositivi elettronici, realizzando così prodotti unici, estremamente affidabili, praticamente inviolabili.
Dopo aver contribuito direttamente con i propri tecnici alla stesura della normativa europea della sicurezza, la società è sempre impegnata nell'utilizzo delle tecnologie più innovative: macchine a controllo numerico computerizzato, a taglio laser e robot di saldatura garantiscono una perfetta e costante qualità del prodotto. Anche la verniciatura, che opera rispettando rigorosamente gli standard ambientali, viene eseguita secondo procedimenti che permettono d'ottenere una finitura resistente all'abrasione.
Know-how, tecnologia, innovazione e professionalità sono elementi che ormai caratterizzano questa impresa. Ma c'è anche un valore aggiunto in termini di servizio: dalla consulenza alla realizzazione d'impianti di sicurezza personalizzati,
fino all'assistenza. Ecco dunque centri specialistici distribuiti su tutto il territorio nazionale che, coordinati dall'unità operativa di Saronno, sono in grado d'intervenire tempestivamente a ogni richiesta d'assistenza.
La Sfinge, il marchio della "Parma Antonio e Figli", si propone così come il simbolo perfetto della missione aziendale: garantire l'inaccessibilità.

Le case history di Varesefocus propongono esempi significativi di imprese che si muovono verso le nuove frontiere della "new economy", nella sua accezione più ampia. L'intento è quello di stimolare la propensione ad innovare, esplorando o addirittura inventando nuovi mercati, e di infondere sempre nuova vitalità alle imprese più tradizionali del nostro comparto manifatturiero.

02/15/2001

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