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Polonia

Approfondimento sulla Polonia. Dall'economia al turismo del paese nel cuore della vecchia Europa.

La Polonia è il più esteso e popolato tra i paesi in via di adesione e il primo tra quelli dell'Europa centro-orientale ad intraprendere - non senza difficoltà - la transizione dall'economia pianificata al sistema di mercato. Il commercio internazionale è stato totalmente liberalizzato, spostando gradualmente l'orientamento dai mercati del Comecon verso l'U.E., primo passo per un avvicinamento anche politico. Lo sviluppo dell'interscambio con il mondo porta a pensare che, a meno di una recessione globale, l'economia polacca continuerà a crescere, superata un'attuale transitoria fase di rallentamento. L'attrattiva del mercato è evidente, visto l'alto numero di potenziali consumatori, la prospettiva dell'entrata nell'U.E. ed il costo del lavoro ancora relativamente basso (4,5 euro/ora al 2002).
Industria
Come tutte le economie in transizione da un ex sistema comunista, la Polonia è caratterizzata da un'industria che tende a ristrutturare i settori del vecchio sistema, cercando nello stesso tempo di introdurre nuove produzioni. Nel 2000 il settore ha mostrato un andamento particolarmente favorevole, per poi subire un peggioramento tra il 2001 e il 2002. Il settore manifatturiero realizza il 35% circa del PIL. Merito soprattutto del settore del carbone, dei prodotti del petrolio e derivati, motoveicoli, rimorchi e semirimorchi, legno, apparecchi radio televisivi e per telecomunicazioni, apparecchiature elettriche, articoli di gomma e plastica. Il paese soffre di profonde discrepanze regionali: più industrializzati sono i voivodati (province) di Malopolskie, di Slaskie, Opolskie e Wielkoposkie, nel sud e ovest.
Notevoli le risorse naturali di carbone (importante il bacino della Slesia), rame, zolfo, zinco, argento e piombo. Limitate, invece, le fonti energetiche come petrolio e gas naturale, anche se sono in atto alcuni progetti di ricerca di nuovi giacimenti.
Agricoltura
La Polonia è uno dei maggiori produttori europei di cereali e barbabietole da zucchero, oltre che di latte e carne e uno fra i primi nel mondo di patate. La produzione agricola è orientata solo per il 47% al commercio, mentre più della metà è finalizzata all'autoconsumo. Esiste tra la popolazione rurale una certa opposizione all'ingresso nell'U.E., nel timore che ciò comporti la riduzione di sussidi e protezioni al settore da parte del governo polacco. La quota del PIL nazionale di origine agricola si è attestato nel 2002 intorno al 4%.
Terziario
Il settore dei servizi ha conosciuto tassi di crescita superiori a quelli di molti altri settori. In continuo aumento il numero di professionisti (avvocati, commercialisti, medici specializzati, ecc.). Contemporaneamente si assiste alla nascita di servizi complessi come agenzie per il commercio estero e per la distribuzione dei beni, per ricerche di mercato e pubblicità. In particolare, il settore delle telecomunicazioni ha avuto dal 1989 un'evoluzione impressionante, dettata dalla consapevolezza che lo sviluppo di un moderno sistema di telecomunicazioni è la base per una rapida crescita economica. Anche il settore bancario è interessato da rilevanti riforme in previsione dell'ingresso nell'U.E.
Infrastrutture
L'arretratezza delle infrastrutture ha obbligato a molti interventi sul sistema stradale, ferroviario e aeroportuale. Attualmente la rete stradale è di circa 250.000 km, la maggior parte in condizioni non ottimali: parte del progetto per il nuovo sistema verrà finanziato dall'U.E., parte dalla Bei, dalla Bers e dalla Banca Mondiale. La rete ferroviaria conta 22.560 km: è prevista la creazione di ulteriori 12.000 km, in particolare di tratte integranti importanti collegamenti europei, come quello tra Parigi e Mosca o con l'Austria e la Scandinavia. In quest'ottica si colloca la volontà di privatizzazione della Polish State Railways (PKP).
Interscambio con l'Italia
Secondo dati di fonte ONU-Comtrade, nel 2000 l'interscambio italo-polacco ha totalizzato 6,02 miliardi di dollari. Il saldo commerciale bilaterale, nel quadriennio 1997-2000, è stato sistematicamente favorevole all'Italia, che ha esportato in Polonia oltre il doppio di quanto importato. Negli ultimi anni, il margine si è andato assottigliando, per via di aumenti costanti delle esportazioni polacche in Italia, nella misura del 10% circa ogni anno, mentre le esportazioni italiane in Polonia hanno mostrato nel 2000 un valore inferiore a quello che avevano raggiunto nel 1997. Stando alla stessa fonte, l'Italia è il principale fornitore della Polonia dopo Germania e Russia e principale cliente dopo la Germania e prima della Francia. È interessante notare che gli scambi più consistenti tra i due paesi avvengono all'interno degli stessi comparti. I settori che, quanto meno in teoria, sembrano offrire maggiori opportunità per l'export italiano, sono: mobili, macchine elettriche e apparecchiature di precisione (trasmittenti radiofonici, televisivi, telefonici e telegrafici, tubi e valvole elettronici, ecc.), prodotti in metallo (metalli preziosi e non ferrosi, articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi, ferro, acciaio e ferroleghe CECA), prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali (farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali, pitture, vernici e smalti, ecc), autoveicoli (parti e accessori per autoveicoli e loro rimorchi).
Investimenti
In Polonia sono ammessi investimenti stranieri in tutti i settori. A questi si applicano le norme previste per quelli polacchi. L'unica esclusione è nella legge sui giochi e sulle scommesse, che stabilisce che le società che operano nel settore siano a totale partecipazione locale. La quota del capitale straniero è limitata al 33% nel settore radio/TV, al 49% in quello delle telecomunicazioni.
Dal 2001 è entrata in vigore la nuova legge sull'attività economica, secondo la quale tutti i cittadini stranieri che hanno ricevuto il permesso di soggiorno in Polonia potranno svolgere attività commerciali al pari dei cittadini polacchi. Dal 1993 tra Polonia e Italia esiste una Convenzione bilaterale per la protezione degli investimenti. Secondo i Trattati di investimento bilaterali, a tutti gli investitori in Polonia deve essere garantito uguale trattamento.
Fiere
I principali centri fieristici polacchi sono le città di Cracovia, Danzica, Katowice, Kielce, Lodz, Poznan, Varsavia, Wroclaw. Tra queste, una rilevanza particolare è ricoperta dalla città di Poznan, il cui ente fieristico organizza ogni anno circa 27 fiere specializzate. Le più importanti sono: Budma di gennaio per l'edilizia; Fiera internazionale di giugno per il settore meccanico; Polagra di settembre per l'agricoltura e l'agroindustria.

Superficie: 312.685 Km2
Popolazione: 38.6 milioni di abitanti
Densità: 124 ab/Kmq
Lingua: polacco
Religione: cattolica (90,7%)
Capitale: Varsavia
Città principali: Cracovia, Lodz, Danzica, Poznan, Katowice, Breslavia
Forma di Governo: Repubblica parlamentare dal 1997
Relazioni internazionali: membro di: CEFTA, Consiglio d'Europa, EBRD, NATO, OCDE, ONU e OSCE
Unità Monetaria: Zloty 1 Euro = 4.56777 Zloty (al 18/11/03)
Tasso di crescita: 1,3 %
Pil: 202.023,3 milioni di euro
Pil pro capite: 5.230 euro
Tasso di disoccupazione: 20%
Inflazione: + 1,9%
Debito/Pil: 38,7 % (2001)
Deficit/Pil: - 4,2%
(Fonte Eurostat 2002)

Per informazioni:

  • In Polonia
Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero
WLOSKI INSTYTUT HANDLU ZAGRANICZNEGO
BIURO W WARSZAWIE
UL. MARSZALKOWSKA 72
00-545 WARSZAWA
Tel. (0048 22) 6280243 - Fax. (0048 22) 6280600
varsavia@varsavia.ice.it
Direttore: Guglielmo Cioni Placrowskiego, 6 - 00055 Varsavia
Tel. 004822 8263471/2/3 - Fax 8278507
ambasciata@italianembassy.pl
Amb. Giancarlo Leo
  • In Italia
Ambasciata polacca in Italia
Via P. Paolo Rubens, 2000197 Roma
Tel. 0636204200 - Fax 063217895 polish.embassy@agora.stm.it

  • Il nome del paese è POLSKA e secondo l'interpretazione comune significa “terra della pianura”.
  • Tra i nomi celebri, F. Chopin, nato a Varsavia nel 1810, uno dei più importanti compositori di musica pianistica.
  • La Polonaise, è la danza tradizionale conosciuta fin dal XVI sec. (la prima attestazione risale all'incoronazione di Enrico l'Angioino), ripresa in alcune composizioni di Chopin e di altri musicisti.
Università
Le Università polacche sono 27. Si va da studi ingegneristici specializzati di alto livello alla letteratura classica, dall'economia alla pedagogia. L'Università di Economia di Cracovia, la Scuola di Economia di Varsavia e l'Università di Tecnologia di Wroclaw sono partner dell'Università di Castellanza - LIUC per progetti di interscambio tra studenti.
Da vedere
Tra le mete caratteristiche, imperdibile è Cracovia, antica capitale della Polonia, che vanta uno splendido centro storico: da visitare assolutamente il Castello Reale, la Cattedrale e la Piazza del Mercato. Località diverse ma non meno famose Czestochowa, la più importante meta di pellegrinaggio della Polonia, dove è conservato il dipinto della Madonna Nera, e Auschiwitz, dove visitare il tristemente noto campo di sterminio.
Come arrivare
Dall'Italia i migliori itinerari passano attraverso Austria, Boemia o Slovacchia e comportano complessivamente circa 1.300 km da Tarvisio a Varsavia. I percorsi consigliati da Milano: Brennero - Innsbruck - Salzburg - Ceské Budeiowice - Praha - Wroclaw - Varsavia oppure Brennero - Innsbruck - Múnchen - Núrnberg-Dresclen - Górlitz - Legnica - Wroclaw - Lodz - Varsavia. Per quanto riguarda gli aeroporti, la compagnia aerea di bandiera è la LOT, con voli diretti giornalieri da Malpensa per Varsavia. Sempre via Varsavia è possibile raggiungere le altre località, come Poznan, Cracovia, Katovice ecc. Prezzi a partire da 260,00 euro fino ai 1020,00 per la classe business.
Possibilità di soggiorno
Al momento sono pochi gli operatori che si occupano di questa destinazione (CALDANA, TEN VIAGGI, DOMINA TRAVEL x citare i più noti) ma vi è un interesse crescente verso questa destinazione, senza dubbio ricca di fascino. Per questo anche grandi catene internazionali di hotel hanno aperto strutture di buon livello nelle città più importanti (es: il gruppo ACCOR che comprende le catene IBIS, SOFITEL MERCURE e NOVOTEL). I prezzi sono ragionevoli, si parte dai 35-40 euro a notte per persona per arrivare al massimo a 85-90 euro.
Per informazioni sulle fiere all'estero:
Provex, Consorzio Export Import - Via Vittorio Veneto 8, Gallarate - 0331 774377 - provex@provex.it

11/20/2003

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