Greenway, insieme per la Valle Olona

Un progetto per favorire la ripresa della Valle Olona, che vede la collaborazione di Enti locali, associazioni di categoria e altri. Numerosi e diversificati i progetti in cantiere. Attesa per i finanziamenti della Comunità Europea.

Un progetto sottoscritto da sette Comuni (che potrebbero diventare otto), per accedere ai finanziamenti della Comunità Europea al fine di ricreare l’assetto urbanistico, territoriale, industriale economico di una delle aree più importanti della provincia di Varese: la Valle Olona.
Un esempio di collaborazione tra enti pubblici di vario orientamento politico (tra cui pure la Provincia e la Regione), che è riuscito a coinvolgere anche realtà quali la Camera di Commercio, le associazioni industriali e di categoria e altri.
"Greenway" è il nome scelto per indicare il progetto, il cui protocollo d’intesa è già stato approvato da tutte le amministrazioni civiche coinvolte: Castellanza (che fungerà da capofila e ha messo a disposizione, come "sede operativa", il nuovissimo Centro per lo Sviluppo e il Lavoro), Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Marnate, Olgiate Olona, Solbiate Olona. A questi è probabile che si aggiunga Cairate.
L’idea di agire congiuntamente è nata in considerazione del fatto che la UE, in merito a finanziamenti rilasciati in passato, ha mostrato di prediligere interventi mirati al soddisfacimento di bisogni su larga scala, più che quelli connessi alle singole realtà locali, sovente di piccole o piccolissime dimensioni. La concessione dei fondi è legata all’obiettivo 2 Asse del Sempione, quello che prevede una serie di interventi per le aree considerate depresse come definito da Bruxelles.
Da qui l’ipotesi di una associazione di Comuni per favorire la ripresa della Valle Olona. Il progetto si estende per circa 46 chilometri quadrati e interesserà "direttamente" più o meno 60.000 abitanti. In sostanza, il PISL (Piano Integrato di Sviluppo Locale) raccoglie proposte per riqualificare le risorse ambientali, culturali, turistiche, infrastrutturali, produttive della zona.
In cantiere ci sono grandi idee: arginature dell’Olona e recupero funzionale del fiume stesso, cablatura informatica dei comuni interessati, fibre ottiche, infrastrutture idriche, sistemazioni stradali e nuove realizzazioni, un acquedotto industriale e molto altro ancora. Si tratta dunque di ridare vitalità a una zona che, dopo essere stata per decenni uno dei centri produttivi più importanti del Paese, ha da un po’ di tempo perduto la sua funzione da leader: chiusura di grandi industrie, ridimensionamento di altre, trasferimento al terziario delle speranze di occupazione.
Scontato dunque che, al centro degli interessi di "Greenway", ci sia il mondo del lavoro, e proprio per questo sono state coinvolte le associazioni di categoria e tutti coloro che operano nel mondo dell’industria, del commercio e della produzione in genere. Lo scopo è rilanciare la situazione occupazionale della Valle Olona, aprendola anche a realtà finora poco apprezzate, quali ad esempio il turismo.
Oltre alla grandi opere sovracomunali e ai grandi interventi, vi è già una lista di opere minori per entità, non certo per importanza, che concernono le singole municipalità, per un ammontare di circa 11 milioni di euro. Ora che "Greenway" ha ottenuto l’assenso di tutti gli enti interessati, non rimane che attendere il responso della Comunità Europea, nella speranza di poter far risorgere a nuova vita l’intera Valle Olona, un bene prezioso non solo per le realtà locali, ma, come dimostrato anche dalla storia più recente, per tutta Italia.