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Le meraviglie dell'idroflora

Gerenzano rinnova il suo look: dall'idea di salvare il fontanile di San Giacomo all'ambizioso progetto di un parco per un'intensa opera di riqualificazione ambientale.


Perché è diventato così importante salvare un fontanile? Risponde l'assessore all'Ecologia e vice sindaco di Gerenzano, Pierangela Vanzulli, con poche e sintetiche parole: "Una volta i fontanili erano numerosi, oggi non ce ne sono quasi più. Il fontanile di San Giacomo, è uno degli ultimi rimasti dell'intero Varesotto".
Questo fontanile risulta già censito nel catasto di Maria Teresa d'Austria nel XVIII secolo e ha sempre rappresentato, per quell'area campestre, un prezioso contributo all'irrigazione delle campagne limitrofe. E' un piccolo corso d'acqua originato da una polla naturale e si estende per circa 300 ettari, sconfinando oltre il paese. La sorgente si trova dietro la chiesetta di San Giacomo, situata nella periferia del paese e da cui ha ereditato il nome e, da un punto di vista morfologico, ha delle caratteristiche molto particolari. Oggi questa sorgente risulta essere l'unica superstite tra i tanti fontanili che nel passato arricchivano la zona a sud di Varese. Le sue acque sono limpide e pulite e tuttora c'è un'idroflora che solo in questo specchio d'acqua vive ancora.
L'urbanizzazione e il poco interesse, nel passato, per la salvaguardia del territorio, hanno generato la scomparsa di queste risorgive e quasi tutte si sono interrate a causa degli scavi che hanno compromesso il delicato equilibrio geofisico delle polle naturali. Ora sono diventate quasi un reperto, un'opera da conservare. L'idea di salvare il fontanile e di circondarlo da un parco, o più precisamente proteggerlo con un'ampia fascia naturale, è stata sentita come esigenza primaria per salvaguardare il territorio gerenzanese che, nei decenni passati, ha visto nascere grandi cave e una mega discarica che avevano impoverito e deturpato l'intera zona. La storia dell'ultimo fontanile, è una storia di salvataggio ambientale; di una preziosità da conservare e di un profondo amore per la natura e per il territorio. Pur non negando le difficoltà per la realizzazione del parco, c'è grande entusiasmo nel portare avanti questo progetto da parte dell'amministrazione del Comune: "E' un progetto ambizioso - dichiara la Vanzulli - che parte dalla chiesetta di San Giacomo, alle cui spalle, a circa un centinaio di metri, c'è la vasca naturale sorgiva. Una volta completato il complesso iter burocratico, con l'acquisto dei terreni, ci si potrà collegare, tramite un percorso naturalistico misto, all'attuale parco degli aironi. I terreni di proprietà comunale, limitrofi alla sorgente, oggi sono davvero esigui e per questo si acquisteranno le aree agricole per farne un parco che continuerà a rispettare le attuali colture e le caratteristiche ambientali. Per trovare i fondi necessari - prosegue l'assessore all'Ecologia - siamo ricorsi al progetto di riqualificazione, il piano PRUSST, che prevede la partecipazione del Comune, della Regione e della Provincia di Varese. Oltre agli oneri di urbanizzazione abbiamo chiesto lo standard di qualità che ci consentirà di avere un sovrappiù di risorse, pari a circa 500.000 euro, che destineremo all'acquisto dei terreni. Diventerà un nuovo grande polmone verde, di oltre 95.000 metri quadrati, che porterà beneficio a tutto il territorio circostante".
Questo miliardo di vecchie lire non sarà però sufficiente per completare il sogno e allora l'Amministrazione Comunale ha sottoscritto, assieme ad altri Comuni dell'area del basso Varesotto un accordo quadro di Sviluppo Territoriale con la Regione. In tale ambito sono stati messi a disposizione due milioni e mezzo di euro per la riqualificazione ambientale che, per l'area di Gerenzano, si tradurrà in interventi di bonifica e riconversione di ex discariche e di messa in sicurezza di pozzi idrici. "Utilizzeremo la parte di nostra competenza - prosegue Pierangela Vanzulli - circa 2 milioni e mezzo di euro, per la sistemazione idraulica del torrente Bozzente (soggetto a facili esondazioni), per la riqualificazione ambientale dell'area adiacente la discarica e alla riqualificazione del bosco ceduo interno al parco ricavato dall'ex cava. L'ultima parte di questo finanziamento sarà destinata alla realizzazione del parco del fontanile. Una volta c'erano le mura che circondavano i castelli per la difesa, un domani, a Gerenzano, ci sarà una cintura di verde che migliorerà tutto l'ambiente e, soprattutto, lo salvaguarderà".
Questo nuovo parco sarà aperto al pubblico senza recinzioni ma sarà cura dell'amministrazione civica predisporre attenti controlli. Il terreno continuerà ad essere coltivato come lo è attualmente e saranno migliorati i passaggi pedonali e ciclabili, mantenendo e riqualificando le zone boschive naturali. Passeggiando si potrà arrivare fino all'altro parco, con un percorso naturalistico legato alle tradizioni agricole. Vicino al fontanile esiste tuttora un antico ponticello romanico e saranno operate specifiche pulizie della vasca sorgiva, sotto l'esperta guida di geofisici e tecnici, per non alterare il difficile equilibrio della sorgente. Il futuro parco del fontanile, unito all'area del parco degli aironi e all'ex discarica, (ora messa in sicurezza e recuperata ambientalmente dall'AMSA con un costo fino ad oggi oltre 50 milioni di euro) occuperà una superficie totale di circa 100 ettari, pari a 1 milione di metri quadrati, e diventerà un polmone verde molto importante. Gerenzano è quindi pronta a completare il suo look ambientale e diventare un paese che ha saputo ripristinare il suo territorio dopo averlo visto rovinato da enormi discariche e da cave.
I tempi per la realizzazione di questo progetto, ancora in itinere, non sono al momento definibili ma, conoscendo la determinazione dell'assessore Vanzulli, si potrebbe ipotizzare che prima della fine del mandato elettorale, vale a dire fra tre anni, il parco potrebbe essere inaugurato.

06/10/2004

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