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La vita in un blog

Oggi si stima che i blog presenti in rete siano oltre nove milioni, con un numero di link che si avvicina al miliardo. I blog sono alla portata di tutti e permettono a chiunque di dire la propria e di raccontare qualsiasi cosa, come in un diario. Virtuale, si capisce.

Innanzitutto un po’ di terminologia: blog è la contrazione di web log, ovvero "traccia su rete".
Fenomeno nato nel 1997 in America, dopo il 2000 è divenuto di gran moda anche in Italia, come nel resto del mondo.
Oggi si stima che i blog presenti in rete siano oltre nove milioni, dai tre milioni di soli due anni fa la blogsfera, ovvero l’insieme di tutti i blog, conta un numero di link impressionante, un numero che si avvicina al miliardo.
Numeri difficili da tenere sotto controllo perché spesso i blog, subito dopo essere stati creati, non vengono più aggiornati e quindi abbandonati alla rete.
Numeri comunque spaventosi, che mostrano un fenomeno in crescita esponenziale, che dimostrano la voglia di milioni di persone di "lasciare una traccia", appunto. Sì perché un blog è come una sorta di diario personale, è come un luogo virtuale dove stare insieme, dove esprimere liberamente la propria opinione, dove è possibile pubblicare informazioni e storie di ogni sorta, dove condividere emozioni e immagini, musiche e teoremi.
È un luogo che avvicina ogni distanza, è il luogo della libertà di parola per chiunque e dell’illusione dell’ascolto per ciascuno.
La blogsfera è tutta un fermento, i blog dialogano continuamente tra loro, attraverso link e infiniti post, in una democrazia multimediale che racconta di vite personali e di scoop da star dei blog. Tutti possono dire la propria, perché aprire un blog è alla portata di tutti. Non servono particolari capacità informatiche, basta andare su una delle piattaforme che offrono gratuitamente il servizio, registrarsi, scegliere un template, ossia una veste grafica, inserire il primo post (messaggio) e il blog è creato. Esistono molti tipi differenti di blog, a seconda della veste grafica, che lo identifica subito come serio o faceto; ma la differenza la fa soprattutto il contenuto. Il blog "personale" è la categoria più diffusa, dove il blogger vi scrive tutto quello che gli pare: storie, poesie, sogni, proteste.
Chiunque poi può inserire liberamente commenti ai racconti.
Il blog "tematico" è il punto di incontro per persone che condividono una stessa passione o interesse: tratta di una specifica materia, hobby o passione. È spesso un blog pieno di link di approfondimento. I "business" blog pubblicano notizie e informazioni relative ad un’azienda o un prodotto. Spesso sono manager delle stesse aziende che parlano in prima persona, ma in realtà dietro di loro si celano gli uffici marketing. I blog di "attualità" vantano firme prestigiose.
Giornalisti, politici, personaggi del mondo dell’economia e dell’informazione esprimono qui i loro pensieri più personali e meno vincolati. Molti giornalisti famosi, appartenenti alla carta stampata, pubblicano sui loro blog articoli inediti, recensioni, scoop e pensieri.
Nei loro blog c’è l’esasperazione della soggettività e della firma, più che della notizia. Politici blogger usano la rete per diffondere il loro pensiero politico, per tenere un filo diretto coi cittadini, condividere problemi e rendere gli elettori partecipi delle soluzioni attraverso forum di discussione. Economisti scambiano tra loro informazioni e dati. I blog di attualità sono solitamente i blog più aggiornati, i più cliccati e i più famosi, a volte questi blogger diventano delle vere e proprie star della rete e opinion leader di una certa influenza. Poi ci sono i photoblog, che contengono solo immagini; i videoblog, con i filmati, usati anche da registi e artisti; gli m-blog, utilizzati per condividere file musicali o file audio.
Un panorama davvero vasto, che in questi ultimi anni ha visto aumentare vertiginosamente la pubblicazione di messaggi: oggi la blogsfera gira attorno ai sei post al secondo. Sembra che, in un periodo in cui gli eventi di portata mondiale si rincorrono, la gente abbia bisogno di dire la propria, di esprimere un giudizio, o semplicemente di far sentire la loro presenza. Bisogno di essere ascoltati, voglia di raccontare storie straordinarie o semplice mania di protagonismo: la blogsfera sconvolge l’informazione e l’informazione diventa alla portata di tutti, interessante o inutile che sia.

11/18/2005

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