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Terminal merci a Sacconago, sì al progetto preliminare

L’approvazione da parte della Provincia. Interessata la linea Seregno-Saronno-Novara delle Ferrovie Nord Milano. Finalmente l’area industriale di Sacconago, a Busto Arsizio, sarà collegata direttamente alla linea ferroviaria.

Sì della Giunta provinciale al progetto preliminare per la realizzazione di un terminal ferroviario nel territorio del Comune di Busto, a Sacconago, lungo la linea Seregno-Saronno-Novara delle Ferrovie Nord. Si tratta di un’opera particolarmente importante in quanto consentirà alle numerose imprese industriali ed artigiane localizzate nell’area produttiva di Sacconago, comune di Busto Arsizio (una delle più estese aree industriali attrezzate d’Europa), di fruire dei vantaggi legati alla disponibilità, in loco, di una linea ferroviaria. Un’opera che alleggerirà inoltre la viabilità intorno al quartiere bustese, con vantaggi per l’ambiente e la qualità della vita.
“Il terminal ferroviario di Sacconago - ricorda Giorgio De Wolf, vicepresidente della Provincia e assessore al Territorio - è inserito nel Piano territoriale di coordinamento provinciale e la costruzione di una struttura di tal natura è inserita nell’accordo di programma quadro per la realizzazione di un sistema integrato di accessibilità ferroviaria all’aeroporto di Malpensa”. Lo scalo occuperà una superficie di poco più di 250 mila metri quadrati dei quali 4.000 destinate ad edifici (dagli uffici ai magazzini, fino alle officine) e 13 mila metri quadrati ad aree verdi. Lo scalo nascerà intorno a due “moduli”. Il primo formato da due binari di 600 metri di lunghezza, accanto ai quali verrà creata un’area di manovra di 17 metri di profondità che potrà garantire la movimentazione alle gru gommate per il carico-scarico dei carri ferroviari. Accanto all’area di manovra è prevista anche una zona di stoccaggio degli stessi vagoni merci. Il secondo modulo è costituito da tre binari di 500 metri di lunghezza. Come la prima coppia di binari sarà direttamente collegato con i binari degli arrivi e delle partenze in modo da garantire la maggiore indipendenza possibile. In altre parole i due “moduli” non dovranno ostacolarsi a vicenda: proprio per garantire la maggiore funzionalità sono stati previsti anche due ingressi separati e due distinte aree di parcheggio per i Tir.
Verso sud, in direzione dell’area industriale di Busto Arsizio, sono stati ricavati due ampi piazzali di stoccaggio. Per l’accessibilità il progetto indica due soluzioni. La prima rappresentata dalla cosiddetta tangenziale sud di Magnago, della quale sono già aperti al traffico i due tratti centrali. Il secondo itinerario è rappresentato dalla tangenziale nord sempre di Magnago della quale sono già stati appaltati i lavori di realizzazione.
Alla decisione di puntare su Sacconago si è giunti dopo aver scartato altre soluzioni, prima fra tutte quella della zona industriale di Legnano a ridosso del confine con Castellanza. Già in sede di studio di fattibilità Legnano era stata accantonata poiché il progetto avrebbe interessato le aree naturalistiche del parco dei Musei Pagani (a Castellanza) e la riserva di Legnano, costituita da boschi di particolare valore ambientale. Sacconago, al contrario permette di risparmiare suolo rispetto alle altre localizzazioni, di ridurre al minimo l’impatto sull’assetto urbano circostante, di limitare l’impatto dell’inquinamento atmosferico, di raccordarsi con un sistema di viabilità tramite interventi di ridotto impatto ambientale.

05/05/2006

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