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Strade e ferrovie: e se fosse la volta buona?

Sembrano sbloccarsi alcune delle opere attese da tempo: dalla Pedemontana all'Arcisate-Stabio fino alla bretella Malpensa-Boffalora e alla sistemazione della Luino-Zenna.

Il cartello "lavori in corso" non è ancora stato issato, ma nelle ultime settimane si sono compiuti passi in avanti forse decisivi sulla via della costruzione d'infrastrutture di notevole importanza per il futuro della provincia di Varese: un territorio che, non dimentichiamolo, anche le più recenti indagini hanno posto nei piani bassi della classifica sulla disponibilità di strade e ferrovie nel nostro Paese.
La prima buona notizia è giunta quando l'Anas ha approvato il progetto definitivo del collegamento tra l'aeroporto di Malpensa e l'autostrada Milano-Torino: la cosiddetta bretella di Boffalora, della quale è stato realizzato solo il primo tratto, quello che dallo scalo giunge a Lonate Pozzolo e che, ormai da tempo, è pronto per essere percorso dalle automobili.
I lavori per concludere gli interi 18 chilometri e 600 metri d'asfalto previsti verranno affidati entro la fine di quest'anno e sin dal 2003 si potrà aprire il cantiere.
Si tratta di una struttura viabilistica strategica per dare respiro al traffico in accesso e in uscita da quello che è pur sempre il maggior scalo hub dell'Europa Centro-Meridionale. Finora, anche chi proviene dal Piemonte per raggiungere in automobile l'aerostazione ha un percorso obbligato da seguire: l'Autolaghi A8 da Milano e, quindi, la Superstrada 336 per Malpensa. Tutte vie caratterizzate da un'altissima incidenza di rallentamenti e code, senza dimenticare il pericolo d'incidenti: uno studio condotto per conto dell'Unione delle Camere di Commercio della Lombardia rileva come proprio la Superstrada 336, transitata ogni giorno da circa 20mila vetture, sia l'arteria con il maggior tasso di rischio in regione.
Non meno significativo è l'affidamento a 150 tecnici del progetto preliminare della Pedemontana Varese-Como-Bergamo. Entro il 30 novembre questo staff dovrà presentare un primo studio d'impatto ambientale, un'analisi dei flussi di traffico attesi e una descrizione fotografica dall'alto e molto dettagliata dell'area interessata da una strada di cui si parla da almeno trent'anni.
"Tutto questo ci consentirà di rispettare i tempi e ottenere i finanziamenti promessi dal ministro Lunardi" ha dichiarato soddisfatto Marco Citterio, presidente della Camera di Commercio di Como nonché della società Pedemontana SpA.
I progettisti hanno come indicazione di massima un "corridoio" lungo cui far passare la nuova superstrada, dovendo altresì tener conto dell'inserimento nel tracciato delle due tangenziali di Como e Varese.
"Credo sia concreta la possibilità che la Pedemontana venga percorsa dalla prima automobile entro la fine del 2006 - indica lo stesso Citterio -. Dapprima realizzeremo le due tangenziali, poi s'andrà avanti per lotti".
Sul versante ferroviario, la cronaca ha registrato dei progressi significativi per quanto riguarda la linea Arcisate-Stabio.
Il gruppo di lavoro che segue il progetto - e che vede la partecipazione delle Ferrovie italiane e svizzere, della Regione Lombardia e del Cantone Ticino - ha presentato agli amministratori locali le ipotesi di tracciato di quello che appare come l'"anello mancante" per collegare via treno la Svizzera con l'Italia e, in particolare, Varese e l'aeroporto di Malpensa con l'Alta Velocità europea che giungerà a Lugano attraverso il nuovo tunnel del Gottardo.
"Se l'iter burocratico non subirà intoppi e continuando sullo stesso slancio degli ultimi mesi - dice lo stesso architetto Antonini - l'Arcisate-Stabio potrà essere completata entro il 2007".
Ritorniamo alle ruote di gomma, perché si è probabilmente aperto qualche spiraglio di speranza nella travagliata vicenda della Luino-Zenna.
Certo, c'è voluta la duplice chiusura della strada nel breve volgere di poche settimane a causa delle alluvioni che si sono susseguite in zona - e con gli abitanti di Maccagno troppo a lungo rimasti collegati con il resto della provincia soltanto tramite battello -, ma il ministro Lunardi ha annunciato in Parlamento che l'Anas ha inserito nel proprio piano triennale la costruzione di due gallerie paramassi.
Un primo passo verso quella che, si spera, sarà la sistemazione definitiva della strada statale del Verbano Orientale lungo quei quindici chilometri che da Luino permettono di confine italo-elvetico di Zenna.

06/20/2002

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