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Fare squadra all'Università

Lo sport come momento di aggregazione: calcio, rugby, pallavolo, ma soprattutto basket, alla LIUC.

Non solo libri e corsi di studio all'Università Cattaneo. Un buon ateneo deve garantire un'offerta formativa che sappia andare oltre la proposta didattica: proprio per questo le attività sportive giocano un ruolo fondamentale nella crescita umana degli studenti della LIUC. Squadre studentesche di calcio, rugby, pallavolo femminile e maschile, basket, tengono alto il nome dell'istituto nei tornei universitari e nelle partite amichevoli contro le squadre aziendali. Come in tutte le discipline, esiste un “settore di eccellenza” che si distingue per i risultati ottenuti. La punta di diamante è rappresentata dal basket, con una squadra che svolge attività agonistica in un campionato federale e milita in serie D. L'organico è composto esclusivamente da studenti iscritti alle tre facoltà (Economica, Giurisprudenza, Ingegneria Gestionale). Un caso unico nel panorama accademico italiano.
Joe Isaac, ex campione dell'Nba e allenatore della squadra, apprezza il progetto dell'Università Cattaneo e dimostra il suo impegno per realizzarlo. Isaac descrive l'essenza dei valori dello sport: “I vertici della LIUC chiedono una squadra competitiva ma anche una crescita umana dei ragazzi. Devono imparare a comportarsi da uomini e condividere i momenti più difficili per superarli insieme”. La squadra si sta facendo onore nel girone B del campionato. Dall'inizio della stagione occupa stabilmente le prime posizioni della classifica e persegue l'obiettivo di raggiungere la zona play off, che permetterebbe il salto di categoria. Su questo aspetto Isaac ha le idee ben chiare: “Chi vuole giocare deve mettercela tutta e partecipare sempre agli allenamenti. Io non faccio selezione a inizio stagione, ma chi decide di iscriversi sa che due volte alla settimana ci sono gli allenamenti e ogni venerdì c'è la partita. Per arrivare tra le prime quattro e cavalcare il sogno della C2 servono impegno e bravura”.
Impegno e bravura servono però anche per completare gli studi, quindi è necessario trovare un “compromesso” per rendere al meglio in campo ma anche sui libri. “L'attività sportiva aiuta a scaricare la tensione - spiega Manuel Bianchi, studente di Ingegneria - inoltre, non mancano gli incentivi”. In effetti, l'Università Cattaneo ha trovato il modo di stimolare i suoi studenti-giocatori a dare il meglio, come spiega un altro giovane giocatore-studente, Fabio Mistò: “Il rimborso spese per la nostra attività nel campionato federale varia in base al numero di esami superati e di crediti maturati. In questo modo, siamo noi i primi a renderci conto che è meglio non trascurare lo studio e contemporaneamente raggiungere risultati nel basket”. Questa doppia attività comporta sacrifici particolari? Risponde Marco Vomiero, che ha fatto parte della squadra ma ora, essendosi laureato, ha dovuto lasciare il team: “Le due attività si possono tranquillamente conciliare. Gli allenamenti sono fissati al termine delle lezioni, la partita sacrifica una parte del venerdì sera, ma come in tutte le attività sportive, si tratta di una normale rinuncia”.
Pierluigi Riva, direttore generale dell'Università Cattaneo, è un grande tifoso della squadra di basket ed è uno dei più accesi promotori delle attività sportive all'interno dell'ateneo: “Lo sport è uno straordinario strumento di crescita. Inoltre, quando abbiamo l'occasione di iscrivere le nostre squadre a tornei internazionali, lo facciamo molto volentieri, perché le manifestazioni sportive sono un'occasione per socializzare”. Secondo Riva, l'andamento della squadra di basket che milita in serie D è fortemente condizionato dai continui - quanto inevitabili - cambiamenti di organico: “La regola di fare affidamento solo sui nostri studenti porta ogni anno a dover rimpiazzare chi si laurea. Così si toglie continuità al lavoro del mister. Ma va bene così, so che Joe Isaac chiede e ottiene sempre il massimo da questi ragazzi”. Per quest'anno, l'organico è composto da 13 giocatori, sette studiano Economia, quattro Ingegneria Gestionale, due Giurisprudenza: Fabio Antonello, Manuel Bianchi, Andrea Cappellari, Adamo Carrettoni, Federico Eleni, Matteo Frezza, Stefano Mancini, Fabio Mistò, Alessandro Pozzi, Andrea Premier, Eugenio Ricci, Marco Sicari, Marco Viganò.
Tutte le attività extradidattiche dell'università sono gestite e coordinate da Dino Boselli, che illustra i benefici portati dallo sport: “Lavorare insieme, al di là delle simpatie, è utile per i ragazzi, che presto si troveranno ad operare nelle aziende, dove dovranno rendere al massimo operando in squadra”. La panoramica di Boselli sull'andamento delle diverse squadre targate LIUC è confortante: “Il basket è ovviamente il nostro riferimento principale, ma anche i calciatori stanno facendo benissimo nel campionato universitario, lo stesso per i ragazzi e le ragazze della pallavolo. La squadra di rugby, invece, organizza spesso partite amichevoli, non potendo prendere parte a un vero e proprio torneo”. Per l'Università, avere avviato così tante attività è senz'altro un grande traguardo.

03/25/2004

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