Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Campioni ogni giorno

Il 2003 è stato proclamato Anno europeo delle persone disabili: è l'occasione per accendere i riflettori su atleti che praticano lo sport a livello agonistico e non, ma sono sempre in gara…

Sono campioni anche quando non vincono medaglie e non salgono sul gradino più alto del podio. La loro specialità è vivere tutti i giorni con determinazione in un mondo che ragiona con due gambe, vede dieci decimi con due occhi e al massimo un paio di buone lenti e non conosce ostacoli. I disabili che fanno sport in provincia di Varese sono veramente tanti, come tante sono le discipline praticate a livello agonistico e non.
"Il sogno è che si strappi il velo e si cominci a dedicare maggiore attenzione allo sport dei disabili, considerandolo sport a tutti gli effetti e pertanto degno di avere maggiore attenzione anche da parte degli sponsor". A dirlo è Roberto Bof, impegnato a seguire come giornalista gli sport minori e le attività sportive dei disabili al punto da aver organizzato sull'argomento un convegno ricco di testimonianze e filmati, ospitato nella cornice di Villa Cagnola di Gazzada, grazie alla sensibilità e all'entusiasmo del suo direttore, don Luigi Conti.
Una rassegna delle principali realtà Varesine è possibile partendo dalla più anziana e conosciuta, la Polha (Associazione Polisportiva handicappati), presieduta da Daniela Colonna Preti. Presente dal 1982, tredici discipline praticate dall'atletica al nuoto, dallo sci alpino alla subacquea, per non parlare del tennis tavolo, del tiro con l'arco e - tra le più recenti del kayak. "Abbiamo molti campioni - ammette la presidente - e dal 1984 un nostro atleta è sempre presente alle olimpiadi. Ma occorre sottolineare che i nostri sportivi sono veramente tanti e ognuno partecipa per quello che può". E a Varese, città dove il basket da sempre strappa la sovranità all'italico mito del pallone, non poteva mancare la pallacanestro su carrozzella. "Siamo in serie B e in posizione medio alta in classifica - dice con orgoglio Giorgio Pedraccini, presidente della Handicap sport Varese, attiva dal 1984 -. Abbiamo cominciato l'attività con l'atletica per poi specializzarci nel basket". Problemi e difficoltà? "Sicuramente quello degli sponsor: una carrozzina per praticare il basket agonistico ai nostri livelli costa molto e poi ci sono le trasferte che ci portano in mezza Italia". Sfrecciano sulle piste ciclistiche in sella ai tandem a velocità che fanno girare la testa, i Ciechi sportivi Varesini che praticano anche sci, canottaggio e atletica leggera. "A Varese e Gallarate facciamo attività anche in piscina - dice il neo presidente Giuseppe Ingianni che guida ora l'associazione nata 13 anni fa - e con grande soddisfazione seguiamo anche i più piccoli". Per la PAD (Associazione Polisportiva Pro Patria) di Busto Arsizio, nata nel 1995 e ad oggi con una cinquantina di tesserati, parla Massimo Vitali. "Calcio, nuoto e ora anche ippoterapia - dice Vitali -. L'impegno è costante e ci stiamo preparando per l'appuntamento del 30 marzo con il meeting regionale di nuoto".
Nuoto e non solo anche per l'A.S.A. (Associazione sportiva Anffas Varese) attiva dal 1992 e con sede in via Crispi a Varese: ad essa fanno attualmente riferimento 55 ragazzi tra portatori di handicap mentale e fisico con gruppi impegnati nello sci, nell'atletica e nel basket. Sponsor? "Certo che ne abbiamo - dice il vice presidente, Finazzi -. L'Anffas e... i portafogli dei genitori dei ragazzi". Ultima e affascinante frontiera è l'ippoterapia, ovvero la possibilità di sfruttare le virtù terapeutiche di una galoppata. "Quello che proponiamo - dice Walter Cinellu che con la moglie Gabriella ha messo in piedi ad Arsago Seprio il Centro Ippico Ronco di Diana - è un percorso di avvicinamento non solo ai cavalli ma anche alla natura, con passeggiate nel bosco e nei prati del parco del Ticino".
Tutte le realtà descritte sono associate alla Fisd (Federazione italiana sport disabili) che, nella sola Lombardia, conta 55 società iscritte, 3000 tesserati e 200 gare disputate ogni anno a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale. Un buon traguardo? "Si potrebbe fare di più - dice il presidente regionale della Fisd, Giacomo Colombo -. Se è vero che lo sport in genere fa bene, questo vale doppiamente per i disabili. Fare sport significa anche un risparmio per la spesa sanitaria dal momento che in molti casi diminuisce la necessità di assumere farmaci". Ma l'Italia è ancora un fanalino di coda. "A livello nazionale - dice Colombo - i disabili che fanno sport sono solo l'1 o 2 %, contro il 30 % di paesi come la Germania".


L'alpinista Oliviero Bellinzani: "L'importante è cominciare"

Passeggiando per i sentieri della Tre Valli Varesina, percorso naturalistico di media difficoltà che attraversa il territorio del Varesotto, è possibile imbattersi in un atleta davvero speciale. Oliviero Bellinzani è un alpinista con alle spalle salite da brivido e discese attraverso ghiaioni rocciosi su tutte le più famose cime e passi del Paese: il tutto su di una gamba sola o al più con l'ausilio di un arto meccanico. E' lui il testimonial scelto dalla provincia di Varese per la riproposta dei percorsi della 3V. "Ho percorso i sentieri del Varesotto anche di notte - dice Bellinzani, impegnato anche a girare un filmato sul percorso verde del nostro territorio - e con la neve. Uno spettacolo davvero impareggiabile. Non saranno le alte vette delle Alpi, ma i nostri luoghi, come la vista che si gode ad esempio dal Poncione di Ganna, meritano una maggiore attenzione". Una attenzione che è proprio alla portata di tutti. "Chi ragiona con due gambe - dice Bellinzani - non può ragionare con una sola: ho dovuto imparare tutto da solo su come si affronta una salita e sarei pronto a insegnarlo ad altri che hanno il mio stesso problema. Ma fino ad ora non si è fatto avanti nessuno". Proprio sulla educazione e avviamento allo sport dei più giovani insiste un programma pilota a livello nazionale avviato alcuni anni fa dalla Provincia di Varese in collaborazione con Asl, Provveditorato agli studi di Varese e con le associazioni sportive e sociali. Dapprima destinato al triennio delle scuole medie, il programma da quest'anno riguarda anche i bambini delle elementari con deficit motori o comportamentali. Sono un centinaio in tutto il territorio i giovani coinvolti per l'avviamento a diverse discipline, dal basket alla pallamano fino al pattinaggio, judo, karate ed equitazione.

Alcuni appuntamenti

6 aprile - Terza edizione della "Tre ruote intorno al lago"
Percorso: partenza ore 10 da Bardello e arrivo a Voltorre, per 21 chilometri intorno al lago passando per 9 Comuni. In concomitanza da Oltrona partirà la "Corrinsieme", staffetta lunga 1 chilometro corsa da 5 bambini, dei quali uno in carrozzella. Sarà abbinata in apertura della mattinata anche una gara di atleti ciechi con accompagnatore in tandem.
Informazioni: Polha - Tel. 0332/263770

13 aprile - Maratonina dei Ciechi sportivi
Laveno in mattinata - percorso in città con 5 passaggi
Parteciperanno anche due vedenti bendati e accompagnati.
Informazioni: Associazione ciechi sportivi - tel. 0332/230648

02/20/2003

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa