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Tanti sport, un paesaggio incantevole

Sono numerose le opportunità che il territorio varesino offre a chi vuole fare sport. Ma anche a chi vuole dedicarsi semplicemente al trekking per tenersi in forma. Il completamento della pista ciclabile intorno al Lago di Varese è un’ottima occasione, soprattutto perché inserita in un contesto ambientale e paesaggistico di grande pregio. Un’occasione, dunque, da sfruttare in chiave di promozione turistica.


I luoghi in cui viviamo e che percorriamo distrattamente ogni giorno, probabilmente in automobile, ci sembrerebbero diversi se non li considerassimo solo come posti da attraversare in fretta per recarci ad un nuovo appuntamento di lavoro. Anche se Varese e la sua provincia vantano un passato e un presente in cui il settore secondario ha sempre avuto un’importanza fondamentale, dovremmo provare a considerare il medesimo territorio come una risorsa sotto altri aspetti. Oggigiorno saper sfruttare, nel senso positivo del termine, le risorse di un territorio per far vivere meglio la gente che lo abita e vi lavora e per invogliare altri da fuori a recarvisi, deve essere un obiettivo su cui puntare.
E in questi ultimi anni, effettivamente, qualcosa sta cambiando anche nella provincia di Varese. Prendiamo spunto dalla ciclabile che si snoda seguendo il periplo del Lago di Varese, recentemente completata in tutti i suoi 27,8 chilometri di lunghezza ed inaugurata lo scorso 24 Settembre. La Provincia ha saputo mantenere, insieme alle singole amministrazioni comunali coinvolte, un impegno verso tutta la comunità portando a termine un lavoro in cui molti speravano e non tutti credevano. Il chiacchierato sottopassaggio a gradini realizzato nel Comune di Cazzago Brabbia non è certamente un capolavoro di praticità, nonostante ci siano ai lati dei gradini due strette rampe per agevolare il trasporto a mano delle biciclette. Se altro non si è potuto fare, accettiamo questa soluzione come temporanea e auspichiamo che il problema venga risolto in futuro, in modo da rendere accessibile a tutti una pista costruita per tutti: ciclisti, pattinatori, disabili e mamme con passeggino.
La ciclabile intorno al Lago di Varese potrebbe quindi eccellere all’interno di un’offerta di strutture sportivo-ricreative a stretto contatto con la natura già di per sé varia ed interessante. Possiamo farcene un’idea anche solo visitando il sito della Provincia: canottaggio e vela, canoa e kayak, windsurf, sci nautico e pesca, solo per citare gli sport acquatici. Ma non trascuriamo tutti gli sport di terra come appunto il ciclismo, la corsa, l’escursionismo, l’arrampicata sportiva, il golf, il trekking equestre, l’equitazione; ed infine gli sport d’aria come il deltaplano, il parapendio e il volo a vela. Tutte attività che vivono sul territorio e del territorio e che per poter essere attraenti per gli sportivi più o meno professionisti, necessitano di infrastrutture adatte e di qualche riguardo ambientale. Potrebbe sembrare una spesa inutile mettere mano ad una pista ciclabile, ripristinare i sentieri o dare dei finanziamenti per attrezzare una parete di arrampicata. Ma l'alta qualità della vita deve diventare una priorità anche per una provincia come quella di Varese, che dovrà sempre più poter offrire ai suoi abitanti il "buon vivere" sotto ogni aspetto, senza obbligarli a percorrere chilometri in automobile il fine settimana per trovare spazi e strutture atti a soddisfare le più svariate esigenze di "wellness".
Fatta eccezione dell'interesse del singolo individuo per un'attività sportiva piuttosto che per un'altra, bisogna saper intuire le opportunità di crescita economica che si possono sviluppare in un territorio attrezzato in modo da garantire lo svolgimento di queste attività, diventate ormai pratica frequente per moltissime persone. Coloro che vivono a Milano, o nell'hinterland milanese, saranno certamente più invogliati a recarsi nel Varesotto, magari proprio per scoprire in giornata la ciclabile del Lago di Varese, se sanno di poter contare su facili soluzioni a piccoli problemi logistici, come aree di parcheggio sufficienti, oppure sulla possibilità di trasportare le bici con i mezzi pubblici. Si potrebbe anche pensare ad un "pacchetto completo" giornaliero che comprenda il biglietto del treno per recarsi in zona, il noleggio della bici e il supporto di una guida che accompagni il visitatore a scoprire le bellezze architettoniche lambite dalla pista ciclabile - come le Ghiacciaie di Cazzago Brabbia, il Chiostro di Voltorre, l'Isolino Virginia, o la piccola chiesa di S.Gervaso e S.Protaso di Galliate Lombardo, affrescata dagli allievi di Masolino da Panicale - prevedendo una pausa per degustare i prodotti tipici locali nei ristoranti raggiungibili comodamente dalla ciclabile. Senza dimenticare i benefici che potrebbe ricavarne il turismo di lunga permanenza concertando, con la giusta organizzazione, le singole attività. Sarebbe infatti un'opportunità interessante poter offrire un'accoglienza turistica più articolata e pensata su misura del singolo cliente. Oltre al pernottamento, la struttura ricettiva potrebbe rendersi più accattivante proponendo, come extra, il noleggio delle biciclette e il collegamento con la pista ciclabile, un volo di prova con il parapendio o un'escursione a cavallo, un approfondimento sul ripopolamento ittico del Lago di Varese o la visita guidata al Sacro Monte. Coordinando sport, arte, storia, cultura e scienza, le risorse di un territorio come quello di Varese potrebbero raggiungere traguardi economicamente sempre più allettanti.
Infine, proprio perché Varese è una provincia di forte caratterizzazione industriale, non bisogna dimenticare che tutte le attività sportive che si possono praticare sul nostro territorio richiedono un'attrezzatura appropriata. E se è vero che lo Sport è il nostro grande mito contemporaneo, sarebbe un peccato non intravedere

Un buon esempio: la pista ciclabile del lago di Costanza

E' un'attrazione per i ciclo-turisti di tutta Europa. Dall'Italia ci sono pacchetti-vacanze per due persone al costo di circa 550 euro in hotel a 3 e 4 stelle, offrono 7 pernottamenti con prima colazione, il noleggio della bicicletta, il trasporto bagagli, treno e traghetti ove previsto, cartine e materiale informativo in italiano. Il tour in bicicletta del lago di Costanza (260 km - 130 se si traghetta a Costanza - dopo essere partiti da Bregenz) dura 8 giorni.
E da noi? Il lago di Varese è costeggiato, sul lato a settentrione, dalle Ferrovie Nord Milano, nel cui sito, si trovano le indicazioni sulla possibilità di trasportare almeno due biciclette per carrozza, pagando l'apposito biglietto (per tutto agosto e il fine settimana durante tutto l'anno).
Da Milano e da ogni località delle Nord, fino a Laveno, si può dunque raggiungere una delle stazioni situate lungo di lago di Varese (Varese Casbeno, Morosolo-Casciago, Barasso-Comerio, Gavirate) e da lì raggiungere la pista ciclabile.
Il giro del lago richiede qualche ora, non gli 8 giorni del lago di Costanza. Motivo in più per promuovere un ciclo-turismo a medio raggio che potrebbe raggiungere numeri significativi. Intanto, c'è chi sulla ciclabile del Lago di Varese si allena. Per andare poi a Costanza.
www.austria.info
www.compagniadellanatura.it
www.girolibero.it
www.zeppelin.it

11/24/2006

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