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Il piede sul freno

La provincia di Varese è stata, tempo fa, molto tempo fa, leader nel campo delle infrastrutture di trasporto. Già pochi anni dopo l'unità d'Italia qui passavano linee ferroviarie di rango internazionale, come la Milano-Domodossola-Sempione e la Milano-Luino-Gottardo. Subito dopo fu la volta della Milano-Varese, che sul finire del secolo ebbe il prolungamento fino a Porto Ceresio.
Agli inizi del Novecento entrò in esercizio la ferrovia della Valmorea, che da Castellanza risaliva la provincia lungo la valle industriosa del fiume Olona giungendo anch'essa oltre confine, fino a Mendrisio. Altri collegamenti furono assicurati dalle Ferrovie Nord Milano, con le linee Milano-Saronno-Busto Arsizio-Novara e Milano-Saronno-Tradate-Varese-Laveno. Una fitta rete di tramvie congiungeva tra loro le località di pianura e di collina e diverse funicolari raggiungevano altre zone più impervie.
Nel 1924 venne costruita l'autostrada Milano-Laghi, la prima autostrada del mondo.
La buona dotazione di infrastrutture di trasporto ha notevolmente contribuito allo straordinario sviluppo economico del Varesotto, sia nell'industria, sia nei commerci, sia nel turismo.
Da un certo tempo, la situazione è cambiata. L'incremento dei traffici si è concentrato soprattutto nel settore degli autoveicoli, ma la rete stradale e autostradale non è stata potenziata in misura sufficiente a corrispondere all'accresciuta domanda di trasporto. Da elemento propulsivo, le infrastrutture rischiano di diventare, nel tempo, un freno allo sviluppo.
I vari settori dell'economia locale puntano da tempo il dito sul rischio di una compressione delle potenzialità di ulteriore sviluppo provocata dalle carenze della rete. Le imprese compiono grandi sforzi, nel contesto di un'economia ormai globale che ha reso più stringente la concorrenza, per rimanere competitive sui mercati.
E non ci si può dunque permettere che i recuperi di competitività ottenuti con l'impegno di tutti quanti lavorano nelle aziende abbiano ad essere pregiudicati da diseconomie esterne. Le merci devono rimanere competitive anche quando varcano i cancelli delle fabbriche.
Questo numero di Varesefocus affronta, con uno sguardo alla storia, all'attualità e alle prospettive dell'immediato futuro, il tema delle condizioni, non proprio soddisfacenti, in cui versa il sistema trasportistico della nostra provincia. Ci sono progetti di miglioramento, per i quali è necessario accelerare il più possibile l'apertura dei cantieri. Ci sono altri segnali positivi di attenzione al problema da parte delle autorità locali e del mondo politico.
E' un'attenzione che non può mancare, perché quello dell'efficienza dei collegamenti è un fattore sul quale si gioca il futuro del nostro territorio.

02/15/2002

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