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E Varese va in scena…

La struttura che sta sorgendo in Piazza Repubblica riempie un vuoto che risale al 1953, con la demolizione del Teatro Sociale. La gestione affidata a una società privata. I primi spettacoli a dicembre.


E' una scommessa ormai vinta: all'inizio di dicembre per la prima volta verrà alzato il sipario del nuovo Teatro di Varese, quarantotto anni dopo la scelta - che le vicende successive hanno dimostrato sbagliata per la città - di abbattere quel glorioso "Sociale", la cui attività risaliva alla fine del diciottesimo secolo.
Laddove più volte nel passato recente esponenti pubblici e tecnici, anche illustri, non avevano trovato sbocchi positivi al loro impegno, è riuscita, sulla scia dell'impulso dato dall'Amministrazione Comunale, una società privata: la "Primafila Srl", costituita al 50% dall'impresa varesina di marketing e comunicazione "Delpi Srl" e per l'altra metà dal "Gruppo 2A", l'azienda che sta completando la realizzazione dell'opera.
Il teatro mobile di Piazza Repubblica - situato proprio accanto al Centro Commerciale "Le Corti" nell'area dell'ex mercato coperto e, quindi, in una posizione centralissima - ridarà presto ai varesini uno spazio ben identificabile dove riunire quella miriade di eventi e di spettacoli che nel corso degli anni sono via, via cresciuti di numero e qualità senza trovare una ben precisa dimora.
"Vogliamo fare di Varese, ancora più di oggi, una realtà viva e in movimento - spiega Renzo Dal Pio, Amministore Delegato di Primafila Srl -. Così, coinvolgendo un gruppo di professionisti dello spettacolo, della comunicazione e del marketing, abbiamo fondato la nostra società, che gestirà la struttura.Grazie al sostegno e alla partecipazione di aziende e di privati, siamo pronti a misurarci con un nuovo modo di vivere insieme la cultura e l'intrattenimento".
Si tratta insomma di sconfiggere il luogo comune di chi continua a sostenere e a diffondere l'immagine di una città chiusa e un po' retriva, a dispetto della grande vitalità che, nei fatti, Varese dimostra invece di avere.
"Con la nostra iniziativa imprenditoriale - prosegue Dal Pio - ci prefiggiamo di raggiungere anche un altro traguardo ambizioso: vincere quella sorta di pregiudizio per cui le attività teatrali - in quanto ad alta cultura e quindi destinate, si suppone, esclusivamente a una fascia ridotta di pubblico - possono sopravvivere soltanto se sostenute dalla mano pubblica. Al contrario, noi vogliamo mantenere l'alto livello di offerta che la città ha saputo costruirsi negli anni, coniugandolo con la redditività tipica di un'impresa privata".
Ecco allora la necessità di trovare soluzioni che consentano di offrire prodotti variegati utilizzando una miscela di "alta cultura" e di "intrattenimento" adatta a soddisfare il bisogno di tutti i cittadini.
A partire da dicembre, dunque, il Teatro di Varese ospiterà la maggior parte delle attività di spettacolo e intrattenimento culturale organizzate da Palazzo Estense, ivi comprese la Stagione Teatrale Comunale e quella di Musica Sinfonica. Sarà, però, anche promotore di attività proprie, puntando a integrare l'offerta culturale cittadina con iniziative che possano interessare la maggior parte del pubblico "…con particolare riferimento ai giovani che sono, spesso, i protagonisti di una migrazione culturale verso Milano o altre città di cui bisogna tener conto".
La sala di Piazza Repubblica, dotata di una grande adattabilità (sarà possibile adattarne la capienza alle varie esigenze: da 1.200 a 600 e a 300 posti usufruendo, inoltre, di una sala meeting attrezzata da 80 posti sopra il foyer), potrà altresì ospitare produzioni di altri soggetti rimanendo viva per duecento giorni l'anno grazie anche all'opportunità di accogliere convegni e congressi.
"La vicinanza dell'aeroporto di Malpensa rappresenta, poi, uno stimolo per allargare la programmazione a vantaggio del gran numero di utenti dello scalo, spesso alla ricerca di attività culturali sul territorio.
Non ci dimenticheremo, infine, di guardare alla Regio Insubrica - realtà già oggi importante e scenario di grande interesse per il futuro - coinvolgendo il pubblico del Verbano, del Comasco e, attraversando il confine, del Canton Ticino nel suo complesso".

Il nuovo Teatro di Varese: ecco come sarà

Il Teatro di Varese - a dispetto della sua connotazione di struttura "precaria" in attesa della costruzione, fra qualche anno, sulla stessa area di un centro culturale - rappresenta un vero e proprio spazio per gli spettacoli, progettato intorno ai due fondamentali motori della scena: il pubblico e gli attori.
Avrà una capienza di milleduecento posti a sedere su comode poltroncine, spaziose e ben distanziate fra loro. Il palco sarà adatto a supportare la gran parte delle produzioni nazionali e internazionali.
L'ampio foyer, il guardaroba, il bar e gli uffici, l'impianto di condizionamento che possa garantire una programmazione a 360 giorni… tutto è stato studiato per offrire e ottenere il meglio.
Grande attenzione è stata riservata anche all'insonorizzazione, progettata in modo da fornire un'acustica ideale ed evitare ogni tipo di disturbo, sia interno che esterno alla struttura.

09/13/2001

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