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Altro ed altrove: il Tour 2003 di Angelo Branduardi.

Favolista, menestrello, trovatore: sono alcuni dei termini con cui viene definita la figura di Angelo Branduardi, cantante, musicista e compositore italiano da diversi anni residente nella nostra provincia. Senza nulla togliere a questo tipo di definizioni, in considerazione di una trentennale carriera, occorre oggi ridisegnare il profilo di questo musicista eclettico e profondo che ha saputo trovare, anche grazie alla rivisitazione della musica medioevale e rinascimentale, una precisa identità, con l'affermazione di un linguaggio e di un sound decisamente unici.
Nato a Cuggiono (Mi) nel 1950, Branduardi muove i primi passi musicali nell'ambito della formazione classica, come studente di violino al Conservatorio di Genova. La preparazione di questi anni è decisiva e dà spessore e slancio alla parabola creatrice. Agli inizi degli anni '70 incomincia l'attività di compositore. I meritati successi arrivano nel 1975 e nel 1976 con l'incisione degli album "La luna" e "Alla fiera dell'est"; seguono nel 1977 "La pulce d'acqua" e nel 1979 "Cogli la prima mela" che lo segnalano all'attenzione internazionale. Branduardi diventa popolarissimo in Germania e in Francia, e nel 1981 riceve il Premio Speciale della Critica francese. E' del 1980 l'album live "Concerto", seguito da un film-documentario.
Come in tutte le esperienze artistiche lo stile ed il linguaggio subiscono un cambiamento. Gli anni recenti hanno condotto Branduardi dalle atmosfere medioevali e rinascimentali, alla ricerca di un linguaggio personale che abbraccia la totalità della musica nell'universalità dei sentimenti. E' una conferma dell'autentico spirito dell'artista caratterizzato da inquietudine, curiosità, studio e serietà. Rinnovarsi e aprirsi al nuovo non equivale a smentire un'esperienza bensì a ricercare nuovi stimoli per approdare alla sorpresa dei risultati. Riprendere musiche lontane nel tempo e nello spazio, rivestirle di una nuova dignità sonora con una interpretazione più attuale, per portarle a conoscenza del vasto pubblico, è una grande impresa culturale. Con il Tour 2003 "Altro ed altrove", che ha fatto tappa anche al Teatro Impero di Varese, sono state di scena atmosfere orientali, musiche nepalesi, liriche irlandesi, poesie arabe, canti degli indiani d'america: un caleidoscopio di suoni e parole geograficamente distanti tra loro ma uniti dall'universalità dell'amore, nonché una possibilità in più per confrontare l'appiattimento dei sentimenti raccontati in tanta musica di consumo del mondo occidentale. Accanto a queste nuove proposte, ci sono i grandi successi frutto della ricerca di trent'anni di carriera. Uno spettacolo quindi che unisce la certezza del passato e la curiosità per il presente, con la garanzia di un musicista sempre in grado di stupire.
Scenografia e abiti di Branduardi sono disegnati da Francesco Martini Coveri. In scena anche il pittore Silvio Monti, che durante gli spettacoli dipinge i quadri che poi vengono donati a tre associazioni per la lotta contro i tumori. Il ricavato della vendita dei quadri viene devoluto alle associazioni stesse.

05/29/2003

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