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Una tangenziale per Saronno

Mentre ci si avvia, finalmente, all'approvazione della nuova via di comunicazione che migliorerà i collegamenti est-ovest in Lombardia (Pedegronda), nel Saronnese si delinea il progetto di una bretella che, sfruttando quest'opportunità, possa decongestionare la viabilità locale.

Se ne parla da alcuni decenni e, nel tempo, ha assunto diversi nomi: Pedemontana, Pedegronda, Gronda intermedia. E' la nuova arteria destinata a migliorare i collegamenti est-ovest nell'area a nord di Milano senza più costringere il traffico a transitare obbligatoriamente, come accade oggi, dal congestionato nodo autostradale del capoluogo regionale. In pratica: da Bergamo a Malpensa, per poi proseguire verso Novara, attraversando la Brianza e il basso Varesotto. Dopo tanti contrasti emersi nelle amministrazioni locali interessate dal passaggio della nuova arteria, ora finalmente sembra che sia arrivato il momento dell'approvazione del progetto da parte della Regione Lombardia. Così, a Saronno ci si sta attrezzando per far sì che il collegamento tra la Milano-Chiasso e la futura Pedegronda (se così si chiamerà) possa diventare un'opportunità anche per migliorare la viabilità cittadina. Ecco allora il progetto di una bretella, una vera e propria tangenziale che collegherà la parte sud di Saronno, dove sarà realizzato un nuovo svincolo autostradale circa all'altezza del Motel Peralba, sulla statale Varesina, alla Saronno-Monza e proseguirà, volgendo a nord, fino ad incrociarsi appunto con la futura Pedegronda e con altre nuove vie di comunicazione destinate a snellire il traffico intorno alla città.
L'Assessore all'urbanistica di Saronno Giorgio De Wolf ci descrive tecnicamente il progetto: "Ha un tracciato abbastanza articolato e ci saranno collegamenti e correlazioni con la viabilità esistente. Il nuovo asse trasversale Malpensa-Bergamo consentirà, per chi arriva da Varese, di intersecare direttamente la Pedemontana nei pressi di Gallarate, per recarsi in direzione di Bergamo, senza dover passare da Milano. Avrà le caratteristiche di un'autostrada e saranno realizzate ad est e ad ovest di Saronno due strade che, sostanzialmente, si congiungeranno con il viale Lombardia".
Il progetto, che sarà presentato per l'approvazione regionale, prevede una nuova uscita autostradale della A9, che confluirà il traffico direttamente sulla Varesina senza però percorrerla e consentirà, per chi proviene da Milano o dall'Autolaghi, di allacciarsi dopo poche centinaia di metri alla Saronno-Monza per poi risalire verso nord e, percorrendo la nuova bretella di collegamento alla Pedemontana, prendere la direzione di Bergamo. Questa bretella sarà, praticamente, da considerare come una tangenziale saronnese. Si tratta sicuramente di una grande opera, che da anni attende di essere messa in cantiere e finalmente sembra che, molto presto, sarà discussa in Regione.
Sul numero di gennaio 2002 di Varesefocus il problema era stato anticipato, ponendo quest'opera tra i progetti prioritari stilati dal Ministro Lunardi. L'Assessore De Wolf è soddisfatto di questa nuova pianificazione del territorio e dichiara: "Il nuovo asse trasversale Malpensa-Bergamo - sul quale si insedieranno altre strutture secondarie, ma fondamentali per le singole realtà locali e soprattutto per quanto riguarda Saronno, Solaro e Ceriano Laghetto - consentirà sicuramente di alleggerire il traffico sulla Varesina ma, soprattutto, consentirà a Saronno di non avere più l'attuale concentrazione veicolare all'interno della città, sulla via Miola. Si tratta di un progetto molto vasto che dovrebbe essere completato entro il 2010 e che comporterà un costo di circa 500 milioni di euro".
Il nuovo svincolo autostradale, in un primo momento, non era stato preso in considerazione dalla Regione, ma dopo la prospettata eventualità che sia costruito un grande centro polifunzionale di intrattenimento, sull'area dell'ex-stabilimento Lazzaroni, (che confina direttamente con l'attuale uscita autostradale), la stessa Regione ha preso in esame la proposta del Comune di Saronno di costruire una nuova uscita. "Il nuovo svincolo, di fatto, - prosegue l'architetto De Wolf - non comporterà una sostanziale differenza per quanto riguarda l'impegno economico ma, sicuramente, eliminerà un grande problema di traffico cittadino, non solo per Saronno, ma anche per i comuni limitrofi e per un tratto della Varesina". L'uscita attuale, conosciuta come "della Rotonda", resterà ancora in funzione ma sarà secondaria rispetto alla nuova, perché servirà solo come uscita locale, per coloro che si devono recare nei comuni della cintura saronnese. Adesso c'è solo da attendere che si definisca, con i comuni di Uboldo, Gerenzano e Origgio, il potenziale tracciato per poi passarlo alla Regione Lombardia per la discussione e l'approvazione. Recentemente il Comune di Uboldo, durante un consiglio comunale nel quale si sarebbe dovuto discutere del piano regolatore, con una mossa a sorpresa ha stralciato dal piano il progetto "Aries 2000", quello appunto relativo al progetto di riuso dell'area del biscottificio Lazzaroni. Con ogni probabilità la discussione sarà ripresa dopo le elezioni amministrative.
Il Sindaco di Saronno Pierluigi Gilli ha riunito in aprile, intorno ad un tavolo tecnico, i massimi responsabili di Origgio e Solaro che, con gli Assessori di Rescaldina e Gerenzano, oltre che con i tecnici regionali, hanno discusso la fattibilità del piano, definendo, in linea di massima, il tracciato della variante della Varesina. "Sono molto contento di questo progetto proposto dal nostro Comune - dichiara il Sindaco saronnese - e, considerando che tra Uboldo e Gerenzano si dovrebbe realizzare un centro di scambio intermodale, se non si facesse questa nuova uscita il traffico convergerebbe tutto, di fatto, sull'attuale uscita dell'autostrada, con la conseguenza di ritrovarci in una situazione davvero critica. Anche il rappresentante delle Ferrovie Nord, presente all'incontro con gli altri Comuni, si è dichiarato d'accordo".
Dopo un momento di riflessione il Sindaco Gilli ha concluso esprimendo l'augurio che, ora, si deve sperare che dopo il terribile disastro accaduto al Pirellone il progetto non abbia a subire troppi ritardi.

05/09/2002

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