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I mestieri, questi sconosciuti… Il conduttore d'impianti chimici

E' una qualifica tra le più richieste. Utilizza i più moderni mezzi informatici. La retribuzione iniziale è di 2 milioni e 200 mila per 14 mensilità. Eppure…

La retribuzione è decisamente interessante per giovani alla prima esperienza nel mondo del lavoro. Le prospettive di carriera sono ancora migliori. L'attività permette di coniugare le competenze in campo chimico con l'utilizzo dei più innovativi sistemi informatici.
Eppure… "E' estremamente difficile trovare giovani qualificati e in grado di rispondere alle nostre esigenze. Per noi come per tutte le altre aziende del settore chimico in provincia di Varese".
La testimonianza è di Luigi Landonio, Responsabile amministrativo del personale della Agrolinz Melamin Italia Srl, impresa che opera a Castellanza.
"E' vero, i nostri sono impianti unici in Italia: produciamo melamina, una materia prima usata in vari settori, dal legno all'edilizia. E quindi dobbiamo in ogni caso sottoporre a un ulteriore processo di formazione specialistica i dipendenti che assumiamo.
Resta, però, la realtà che le imprese chimiche su questo territorio faticano a trovare in modo adeguato del personale da adibire a conduttore dei loro impianti". Non sembra che il problema sia da trovare in una scarsa remunerazione o in mancanza d'autonomia nell'attività lavorativa, che anzi richiede un certo intervento individuale da parte del conduttore dell'impianto sul processo chimico di propria competenza. Del resto, proprio il contratto di categoria evidenzia come questa figura professionale, naturalmente nell'ambito della consegna prestabilita e alla dipendenza di un capoturno, abbia "il controllo, attraverso la strumentazione centralizzata, dell'intero processo produttivo di un impianto complesso" decidendo anche in autonomia le variazioni necessarie, rispetto ai vincoli stabiliti, per ottenere i risultati richiesti. Il mestiere di conduttore d'impianto chimico può così avere un fascino particolare, tale da destare grande attenzione nei giovani.
"Non è facile trovare un'attività - dicono all'Agrolinz - che ti permetta di essere protagonista di quello che fai controllando direttamente lo svolgimento di un processo complicato, del tipo di quelli che solitamente riguardano la chimica. Sei tu con i tuoi strumenti che devi operare verificando che tutti i parametri siano rispettati. E nel caso, di intervenire in modo appropriato".
Questo vuol dire essere a contatto costante anche con importanti strumenti informatici: potenti computer e software sofisticati. Una situazione lavorativa che appare piuttosto interessante.
"E' proprio così, si offre l'opportunità di lavorare con i più moderni mezzi della tecnologia meccanica abbinati all'informatica più avanzata.
Tanto più che c'è anche la possibilità di operare in gruppo: spesso i processi sono controllati da diversi computer, ognuno dei quali verifica lo svolgimento dell'attività di una specifica sezione d'impianto. Di norma, un team è composto da 8 o 9 persone".
Senza dimenticare che la posizione di conduttore chimico garantisce anche entrate economiche di un certo rilievo e significative per chi entra nel mondo del lavoro. "Credo che non siano pochi 2 milioni e 200 mila lire per quattordici mensilità per un giovane appena uscito da un istituto di qualificazione professionale, dopo cioè tre anni di scuola superiore a indirizzo chimico - riprende Landonio -. E' questo il profilo che noi in gran parte ricerchiamo per i neoassunti che indirizziamo verso una figura di conduttore d'impianti che, oltretutto, non richiede neppure un grande sforzo fisico".
Una pur buona preparazione di base garantita dalle aule scolastiche non appare, comunque, sufficiente.
"In genere abbiamo bisogno di un periodo minimo di dieci mesi, che comprende un'ulteriore formazione teorica e poi l'affiancamento da parte di colleghi esperti, prima di avere un quadrista: il conduttore che dirige il quadro davanti al computer".
E in questa attività sembrano esserci prospettive di carriera.
"Sicuramente. E' una figura professionale consolidata e soprattutto per quei diplomati che assumiamo ci sono quindi buone possibilità di crescita e di aumentare le proprie entrate".
La stessa ricerca Excelsior condotta dal sistema delle Camere di Commercio italiane sui fabbisogni di manodopera dice che sono 809 le figure collegate al ruolo di conduttore d'impianti chimici che le imprese lombarde hanno dichiarato di ricercare per l'anno in corso. Perché allora questa difficoltà nel trovare giovani interessati?
"Probabilmente si spaventano all'idea di un lavoro che richiede un impegno forte e costante: i nostri impianti, per esempio, lavorano a ciclo continuo".
Resta, però, la circostanza che, una volta integrati nell'azienda, i conduttori si dimostrano piuttosto soddisfatti e rimangono con voi.
"Certo ed è un vero peccato, quindi, che i giovani trascurino un settore produttivo che offre così interessanti opportunità occupazionali!".


Ecco le scuole a cui rivolgersi:

PERITO INDUSTRIALE E CAPOTECNICO SPECIALIZZAZIONE CHIMICA (5 anni)
ITIS "C. Facchinetti" di Busto Arsizio
ITIS "Riva" di Saronno

DIPLOMA DI ISTITUTO TECNICO PER LA SALUTE INDIVIDUALE E COLLETTIVA (2 anni)
(equipollente al diploma tecnico di perito chimico)
ITC "Zappa" di Saronno

DIPLOMA DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER OPERATORE CHIMICO BIOLOGICO E POST QUALIFICA PER TECNICO DELLE INDUSTRIE CHIMICO-BIOLOGICHE (3 anni)
IPSIA di Varese
IPSIA "Parma" di Saronno
IPSIA "A. Ponti" di Gallarate

DIPLOMA PROFESSIONALE di TECNICO CHIMICO BIOLOGICO (2 anni dopo il triennio)
IPSIA di Varese
IPSIA "Parma" di Saronno
IPSIA "A. Ponti" di Gallarate
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Le scuole sono presenti sul sito:



11/15/2001

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