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Nel Saronnese altolà a tre caserme dei Carabinieri

Mentre l'attenzione del Ministro degli Interni è rivolta al potenziamento delle forze dell'ordine per arginare la criminalità, nel Saronnese i progetti per tre nuove caserme rimangono in stand by.

Un problema che i cittadini sentono, con intensità, è la mancanza di sicurezza che crea situazioni di disagio, in molti momenti della vita quotidiana. La microcriminalità è sicuramente in aumento e non è difficile leggere con una certa frequenza che bande di giovanissimi imperversano quasi indisturbati o che delinquenti abituali penetrano anche di giorno nelle abitazioni, minacciando i proprietari. Sull'onda dell'emergenza immigrazione, la percezione di questo problema si è sicuramente intensificata così come la domanda di maggiore sicurezza. Per avere più sicurezza ci vogliono però più uomini in grado di contrastare la criminalità e il Ministro degli Interni Scajola ha diretto la sua attenzione proprio sul ridislocamento, sul territorio, delle forze dell'ordine. Un'operazione che interessa anche il Saronnese, dove opera una Compagnia di Carabinieri che comprende attualmente circa 130 uomini, dislocati su sette stazioni e che controlla una zona vastissima che dal comune di Caronno Pertusella, alle porte di Milano, arriva fino a Carnago, nelle vicinanze di Varese. In quest'area risiedono circa 190.000 abitanti su una superficie di 150 kmq. A comandare la Compagnia c'è, da sette anni, il Capitano Nobile Risi, che ha al suo attivo un notevole curriculum di operazioni, anche nei delitti di mafia, 'ndrangheta e camorra. Tra le iniziative in programma per Saronno, da circa due anni c'è la costruzione della nuova caserma, sede di Compagnia e dotata di alloggi per i carabinieri, che dovrebbe sorgere sull'area dell'ex-Tiro a Segno, lungo la Varesina.
Un'altra iniziativa riguarda la riqualificazione di una ex-scuola elementare di proprietà del Comune di Uboldo, che potrebbe diventare sede di stazione dei Carabinieri. Nel comune di Turate ci sarebbe un'opportunità diversa: la ristrutturazione di una parte dell'ex-Casa del Combattente, che attualmente ospita 18 reduci di guerra, per adibirla anch'essa a sede di stazione.
Carne al fuoco ce n'è tanta ma, nonostante la priorità per il problema della sicurezza, tutti questi progetti hanno subìto una battuta d'arresto a causa di una circolare ministeriale del 2001, a firma dell'ex-Ministro degli Interni Bianco che, di fatto, blocca per un biennio tutti i nuovi stanziamenti alle forze dell'ordine.
Domandiamo al Capitano Risi di farci il punto sullo stato del progetto di nuova caserma a Saronno. "L'iter per l'opera progettuale - ci dice il Comandante - ha avuto il benestare dell'intera scala gerarchica dei Carabinieri e, quindi, noi siamo pronti. E' stata reperita anche la società che, a costo zero per il Comune di Saronno, dovrebbe costruire la caserma e che successivamente affitterebbe la struttura al Ministero degli Interni. Sostanzialmente non cambierebbe nulla perché anche oggi - prosegue il Capitano Risi - il Ministero paga un canone alla Provincia di Varese, proprietaria dell'immobile che occupiamo. Recentemente l'Arma ha chiesto alla Prefettura di Varese di riconsiderare la situazione e di avere una deroga alla circolare ministeriale per consentire l'inizio dei lavori".
Il Capitano Risi aggiunge che la nuova caserma consentirebbe di aumentare l'organico in modo rilevante. La Compagnia di Saronno ha competenza su sette caserme dislocate a Caronno Pertusella, Cislago, Tradate, Gorla Minore, Castiglione Olona e Carnago e controlla 20 comuni. "La criminalità nella zona, per effetto della disarticolazione dei clan della mafia, della 'ndrangheta calabrese e della camorra campana - prosegue il Comandante - dopo le lotte violente fino al 1990 tra gli opposti clan è stata azzerata ai vertici e per ora non è più presente sul territorio. In compenso, c'è stato l'avvento di gruppi stranieri, con bande italo-cinesi e italo-albanesi che sfruttano la prostituzione, compiono furti e smerciano droga".
Dalle statistiche della Compagnia di Saronno risulta che nel 2001 sono stati arrestati 193 malavitosi contro i 173 del 2000, mentre sono in diminuzione le rapine (3.584 nel 2001 contro le 3.672 del 2000). I furti sono sugli stessi valori degli anni precedenti mentre si registrano maggiori segnalazioni di giovani e giovanissimi per reati connessi all'uso di stupefacenti.
La sicurezza del territorio è un punto inderogabile per l'Onorevole Marco Airaghi, Parlamentare eletto a Saronno. "Ho sempre affiancato le autorità locali per cercare di portare avanti le istanze del territorio e ho impostato fin dall'inizio il mio mandato sulla sicurezza. Ho esaminato le situazioni dei tre comuni, cercando di trasferire al potere centrale le istanze locali e cercando di capire perché non venivano accolte. La situazione di Uboldo, da me sollecitata grazie alla lungimiranza del sindaco Ceriani, è molto prossima alla conclusione. Tempi più lunghi ci vorranno per Turate, dove il Sindaco Carioni sta facendo un ottimo lavoro ma la procedura è complessa in quanto l'edificio ospita 18 reduci di guerra e il palazzo, per altro bellissimo, è di proprietà del Ministero della Difesa. In futuro, si potrebbe utilizzare il complesso per fini pubblici che dovrebbero garantire la salvaguardia e il mantenimento di una memoria storica nazionale e diventare un bellissimo museo. Un'ala dell'edificio potrebbe invece essere riconvertita ad uso di caserma. Per Saronno sto verificando con il sottosegretario Berselli la possibilità di ridiscutere i termini della convenzione. L'affitto previsto per l'Arma, da parte della società costruttrice, mi sembra però assolutamente spropositato".
"Un'attenzione particolare - prosegue l'Onorevole Airaghi - deve essere riposta su Malpensa, dato che l'enorme sviluppo del traffico internazionale ha reso l'aeroporto varesino il principale punto di ingresso di stranieri malavitosi e di sostanze stupefacenti. Le forze dell'ordine che gravitano sull'aeroporto sono state rafforzate, ma in misura risibile".
E i sindaci cosa dicono? "E' una situazione paradossale - dice il Sindaco Gilli di Saronno. - In fretta e furia e con notevole esborso di denaro, abbiamo acquistato un'area demaniale. Ciò fatto, lo Stato sospende per due anni le nuove realizzazioni. Ci aspettiamo ora un intervento urgente a livello governativo poiché la realizzazione dell'opera non è più differibile. Confido che i nostri rappresentanti al Parlamento sappiano risolvere l'intricata questione".
Per Uboldo, il Sindaco Ceriani: "La situazione si è sbloccata nel dicembre scorso anche grazie ad Airaghi e Formigoni, e nel giro di due anni, l'ALER dovrebbe costruire la nuova caserma". Carioni, Sindaco di Turate: "Noi siamo pronti a sostenere le spese di ristrutturazione e ci sarebbe posto sia per i reduci sia per i carabinieri. Adesso non dipende da noi ma dal Ministero".

02/15/2002

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