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Il PIP più vasto in Lombardia
Si amplia l'area industriale a Busto Arsizio: il progetto, le problematiche e le soluzioni prospettate, durante gli incontri tra imprenditori e vertici dell'Amministrazione Comunale.
Alla fine dell'operazione la superficie sarà di quasi 1 milione e 400mila metri quadrati, di cui 850mila occupati da fabbricati ad uso produttivo. Parliamo dell'area industriale di Sud Ovest a Busto Arsizio che, con il secondo lotto imminente il bando per l'assegnazione dei terreni, che costeranno 38.50 euro a metro quadro diventerà il più vasto PIP (piano per gli insediamenti produttivi) della Lombardia. Una conferma della volontà delle amministrazioni civiche che si sono succedute a partire dal 1970, anno di approvazione dello specifico strumento urbanistico, di non disperdere la proverbiale vocazione industriale della Città favorendo, nel contempo, il trasferimento degli opifici dal centro alla periferia e attraendo nuovi insediamenti produttivi dall'esterno.
In vent'anni, l'area industriale si è progressivamente riempita di fabbricati nuovi di zecca e oggi il quartiere industriale di Sacconago dal nome del rione bustese più prossimo al PIP si presenta come un'area modello, con strade larghe e ben asfaltate ed edifici razionali, dal design a volte avveniristico. Qualche problema però c'è e ne hanno parlato qualche mese fa gli imprenditori nel corso di una riunione organizzata nella sede di Busto Arsizio dell'Unione Industriali, presenti il sindaco Luigi Rosa e il vicesindaco Gianfranco Bottini. Giorni fa un secondo incontro, nel corso del quale i vertici dell'amministrazione civica hanno presentato il piano messo a punto per risolvere i problemi segnalati.
Il piano ruota intorno all'individuazione di AGESP, l'azienda multiservizi del comune, come referente unico: una scelta dettata, oltre che dalla molteplicità delle attività svolte dell'ex-municipalizzata, anche dalla volontà di assicurare alle imprese un nuovo interlocutore per tutti i problemi sul tappeto. Per risolvere i quali, si sono prospettate le soluzioni seguenti.
Pulizia delle strade e suolo pubblico: verrà aumentata la frequenza degli interventi.
Segnaletica: verrà rinnovata con frequenza annuale quella orizzontale (soggetta a usura per il passaggio frequente di mezzi pesanti), mentre, per quelle di avvicinamento all'area, si studierà un intervento di carattere generale, che interesserà l'intera Città. A questo proposito, da parte degli imprenditori è stata suggerita l'adozione di una segnaletica gestita fin dalla uscite autostradali più vicine: una soluzione che faciliterebbe l'accesso da parte dei mezzi di trasporto in arrivo a beneficio dello scaricamento nella rete autostradale dell'intero Comune. L'AGESP si occuperà, inoltre, di studiare un progetto di razionalizzazione della segnaletica aziendale, cresciuta in maniera a volte disordinata.
Collegamenti: entro il 2005 verrà definito un piano di servizi per l'intera Città che comprenderà, quindi, i collegamenti da e per l'area industriale.
Sicurezza: anche a tale proposito l'AGESP studierà un progetto di interventi aggiuntivi a quelli già svolti nell'ambito dei servizi istituzionali, per una valutazione costi/opportunità.
Custodia satellitare: l'amministrazione civica ha provveduto, come richiesto dagli imprenditori, a far inserire l'area industriale nei software dei navigatori.
Da ultimo, una novità: sindaco e vice sindaco hanno annunciato che nell'area industriale è stata prevista la costruzione di un centro-servizi comprendente ufficio postale, banca, bar, ristorante, edicola, tabaccheria, ecc... La palazzina sorgerà su un'area di 30.000/40.000 metri quadrati, aggiuntiva a quella destinata ai fabbricati industriali e sarà finanziata in parte con i fondi europei. La relativa domanda sarà presentata nel 2004. Un'opera che qualificherà l'area, di cui si sente la necessità da parte di tutti quanti vi operano quotidianamente, imprenditori e lavoratori. Da parte di questi ultimi, poi, c'è un'altra richiesta: quella di istituire un servizi di trasporto pubblico dal centro cittadino.
11/20/2003
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