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Business intelligence: controllo e decisioninell'impresa del terzo millennio

L'Assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriali occasione per presentare uno degli strumenti oggi necessari per navigare nell'economia dell'innovazione.

"Dotarsi di strumenti efficienti: è questo l'unico modo che hanno le nostre imprese per uscire vincenti dalle profonde e sempre più rapide trasformazioni in atto nel capitalismo moderno". Il messaggio di Claudio Conti, Presidente del Gruppo Giovani imprenditori dell'Unione Industriali della Provincia di Varese, è chiaro.
"Gli anni che stiamo vivendo – ha detto lo stesso Conti all'assemblea annuale che ha visto la partecipazione degli associati del suo Gruppo – si stanno confermando come un periodo di profondi cambiamenti che seguono la transizione da un sistema economico, in cui la capacità produttiva delle imprese – in particolare quelle
di piccole dimensioni, che sono l'ossatura portante del tessuto economico locale- è stata costruita attorno a conoscenze tecniche di tipo tradizionale e a strumenti di produzione come macchinari, impianti e automazioni, verso un'era competitiva nella quale conterà di più la capacità di innovare i processi, di sviluppare nuove competenze, di creare valore per il cliente e di sfruttare la tecnologia informatica in tutte le sue possibilità e potenzialità.
l'intervento del Presidente dei Giovani Imprenditori Claudio Conti
Ci muoviamo insomma nell'era dell'era del cambiamento accelerato".
Nella storia opporsi strenuamente al cambiamento e al progresso non ha mai portato vantaggi.
Al contrario, la necessità è quella di adattarsi al mutamento e sfruttarne i vantaggi.
"Credere che i prodotti manifatturieri restino competitivi è combattere una guerra di difesa. La vera difesa consiste nel pensare aggressivamente a quello che è necessario fare per essere competitivi sui mercati internazionali".
Anche i giovani imprenditori lo sperimentano quotidianamente: sempre più spesso sono i clienti a imporsi.
E quando il potere contrattuale del cliente si impone in misura incontrollata, l'impresa e i suoi dipendenti rischiano di essere messi all'angolo.

illistrazione del business intelligence "L'unico modo per uscirne vincenti – ha ribadito Conti – è governare il cambiamento dotandosi di strumenti efficienti. Non sono più i tempi della navigazione a vista.
Occorre sviluppare un atteggiamento anticipatorio nei confronti del mercato e della sua evoluzione". Per far questo sono presenti sul mercato degli strumenti che aiutano l'imprenditore, anche il piccolo imprenditore, a darsi dei parametri di riferimento.
Ecco che l'assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori è stata l'occasione per presentare uno di questi strumenti: il "Business Intelligence", un sistema informatico di supporto decisionale alle scelte d'impresa.
"Sono sistemi che si pongono a un livello superiore rispetto a quelli gestionali Erp ormai diffusi in azienda – ha spiegato Sandro Turci, Direttore Generale della società Brianware -. Questi ultimi, infatti, gestiscono i soli processi operativi all'interno dell'azienda.
Il Business Intelligence, invece, si presenta come un software per supportare i processi di scelta manageriale; considerando contemporaneamente una quantità data di parametri permette di cogliere l'andamento aziendale ed, eventualmente, di mutare rotta"
Il ruolo e il rilievo dei nuovi strumenti offerti dalla tecnologia sono stati al centro anche di una tavola rotonda coordinata dal Professor Alberto Bubbio, direttore del Centro di Ricerca e Formazione "Camillo Bussolati" dell'Università Cattaneo di Castellanza.
Sono intervenuti al dibattito Paolo Lamberti, past president dell'Unione degli Industriali, Luigi Franza, consigliere di Amministrazione della società Brianware, e Alberto Auricchio, amministratore della Gennaro Auricchio Spa. "Peraltro, quelli forniti dall'informatica a supporto delle aziende - ha precisato Claudio Conti – sono sempre e soltanto degli strumenti.
Hanno cioè un ruolo di supporto alle decisioni offrendo l'elaborazione di un set di informazioni più ampio e completo di quello con cui siamo abituati a ragionare. La differenza, però, ancora una volta sarà fatta dall'uomo e dalla sua capacità di interpretare lo scenario, di anticipare le tendenze mobilitando e motivando le risorse presenti in azienda".

06/05/2000

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