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Voltorre il chiostro di Lanfranco

Voltorre, frazione del Comune di Gavirate, situata ai piedi del Campo dei Fiori e vicino al Lago di Varese, ospita il complesso religioso di San Michele, oggi sede di esposizioni artistiche e di meeting. Questo monumento è ricordato soprattutto per il chiostro, splendido esempio di architettura romanica lombarda, attribuito a Lanfranco da Ligurno: il visitatore sarà immerso in un’atmosfera suggestiva, ricca di pace, storia e arte. Varesefocus prosegue così il viaggio alla scoperta dei chiostri del Varesotto...


LE ORIGINI
L’edificazione del monastero benedettino di San Michele risale al 1000-1100, come complesso legato all’accoglienza ed al transito dei pellegrini in viaggio verso Roma, ma anche come luogo di preghiera, di lavoro agricolo, di amministrazione delle terre e di diffusione della cultura.
Esso venne costruito sul posto di un insediamento alto medioevale, molto probabilmente una torre longobarda, come rivela la dedica all’arcangelo guerriero San Michele, molto venerato dal popolo dei Longobardi. Il complesso era situato in una posizione strategica, lungo i percorsi viari che collegavano il nord Europa a Milano, attraverso il Contado del Seprio.
Nel Medioevo il Chiostro di Voltorre era il cuore di una struttura monastica fiorente, esempio prealpino della riforma benedettina che fu promossa da Guglielmo da Volpiano, fondatore della potente Abbazia di Fruttuaria, da cui molti nuclei religiosi dipendevano. Il periodo tra il 1100 e il 1150 corrisponde infatti alla maggior diffusione in Italia dei monasteri benedettini riformati, e l’abbazia di San Michele viene citata per la prima volta nel 1154 in un documento di Papa Anastasio IV.
I monaci rimasero a Voltorre pregando, coltivando la terra, ospitando pellegrini, trascrivendo e miniando codici fino ai primi anni del 1500. Essi erano governati da un priore nominato dall’Abate di Fruttuaria che ne gestiva la vita religiosa, economica, amministrativa.

LA STORIA FINO AI GIORNI NOSTRI
Successivamente, il priorato di Voltorre venne assegnato ad un commendatario, non residente sul luogo ed estraneo alla vita monastica; nel 1519 Papa Leone IX, dopo essersi accordato con Alessandro Sforza, ultimo governatore del monastero, incorporò i monaci ai Canonici Lateranensi di Santa Maria della Passione di Milano.
Durante i secoli XVII e XVIII, diverse furono le sistemazioni della struttura, divenuta corte rurale, come anche i rifacimenti della chiesa che venne sopraelevata, ingrandita, dotata di nuova facciata e decorata all’interno.
Nel 1798 i decreti di Napoleone ordinarono la requisizione dei beni degli ordini religiosi: il complesso monastico venne venduto e frazionato in più proprietà, trasformandosi in residenza campestre e deposito di attrezzi agricoli ad uso di privati cittadini.

LA STRUTTURA
Il complesso religioso di Voltorre è una struttura architettonica costituita dalla chiesa, dalla torre e dal corpo di fabbrica principale entro il quale si trova il chiostro.
La piccola chiesa di San Michele, costruita alla fine dell’XI secolo, ha una sola navata con abside semicircolare, abbellita da una cornice di archetti pensili. Nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche: l’interno è stato rifatto in epoca barocca così come la facciata. La chiesa è l’unica parte del complesso che non appartiene alla Provincia di Varese ma è sotto la tutela della Curia di Milano.
Dietro l’abside della chiesa, si erge la torre campanaria, alla quale si attribuiscono originarie funzioni difensive. Tutta in parametro murario a vista e senza intonaco, ha un aspetto massiccio e austero, con conci di pietra più grande agli angoli; a circa metà dell’altezza presenta finestrelle in pietra ad arco con probabile funzione di feritoie. In alto, la muratura finisce con 4 pilastri che reggono il tetto, sotto il quale si trova lo spazio per la cella campanaria. Si tramanda che la campana fosse opera del magister Blasinus di Lugano e che venne fusa nel periodo delle lotte fra impero e comuni.
Come citano alcuni documenti dei primi anni del 1200, all’interno del monastero si trova il chiostro, dalla forma di un quadrilatero irregolare, di cui tre lati sono architravati e originari del 1100, mentre il quarto, a nord, archivoltato e in cotto, risale al 1300.
Il porticato che lo circonda è coperto con travicelli di legno a sezione rettangolare.
Il colonnato è formato da 46 colonnine, slanciate, con fusti cilindrici e ottogonali, impreziosite da capitelli scolpiti, tutti differenti l’uno dall’altro: essi rappresentano motivi vegetali e geometrici, figure fantastiche, umane e di animali in stile dorico, ionico, corinzio, bizantino, romanico.
La costruzione del chiostro è attribuita a Lanfranco da Ligurno scultore, architetto e capomastro varesino del 1100, dalla firma presente su un capitello: "Lanfrancus Magister Filius Domergatii de Livurno".

SEDE DI ESPOSIZIONI ARTISTICHE E MEETING
Oggi il chiostro è sede di attività culturali ed espositive legate alla sua storia e all’arte contemporanea. Numerose sono le mostre e gli appuntamenti musicali e teatrali a cui partecipare.
Dopo essere stato affidato alle iniziative e alle attività di una cooperativa privata, a partire da maggio 2006 il monumento è gestito dall’Associazione "Amici del Chiostro", di cui il Sindaco del Comune di Gavirate, Felice Paronelli, è il Presidente. Tale associazione ha lo scopo preciso di valorizzare "un patrimonio artistico e architettonico unico nel nostro territorio", unito "alla volontà di far diventare il Chiostro di Voltorre un punto di riferimento culturale non solo per tutti gli appassionati d’arte ma anche per gli addetti ai lavori a livello nazionale e, in prospettiva ambiziosa, a livello europeo".
Con la nuova direttrice artistica del Chiostro, Caterina Carletti, e la mostra di Hugo Pratt, "Corto Maltese - letteratura disegnata", svoltasi dal 31 marzo al 23 giugno 2007, è stata inaugurata una nuova proposta culturale che pone al centro dei suoi interessi l’illustrazione, la grafica e il design.
La direttrice Carletti, docente di marketing presso la Supsi di Lugano, afferma che "tale settore rappresenta la dimensione artistica più vicina alle arti applicate, con cui meglio si identifica la nostra realtà territoriale, la quale da sempre è caratterizzata da uno stretto legame con l’industria. Un rapporto, quindi, di scambio tra queste identità, l’arte e l’azienda, con proposte accessibili al grande pubblico. Inoltre, alla base di questa scelta, c’è la volontà di connotare in modo chiaro l’identità del Chiostro attraverso mostre di qualità che hanno come protagonisti artisti, i quali non solo operano nell’ambito della letteratura disegnata, ma sono anche pittori molto interessanti".
La direzione artistica è supportata da un prestigioso comitato scientifico formato da Vincenzo Mollica, giornalista RAI, Paul Davis, pittore, illustratore e grande ritrattista americano, Jesùs Moreno, editore, architetto e collaboratore con il Museo del Prado di Madrid, Boris Tissot, curatore di mostre presso il Beaubourg e il Centro Pompidou di Parigi.
Per quando riguarda il primo anno di attività la direttrice dichiara che "il bilancio del 2007 è positivo; il Chiostro ha avuto oltre 10.000 visitatori in occasione delle mostre, delle attività collaterali, degli eventi ospitati e della stagione musicale. Questo risultato è stato raggiunto grazie al contributo degli sponsor privati che hanno aiutato a rilanciare il Chiostro".
Dopo la mostra "Film" di Gianluigi Toccafondo, costituita da 800 fotogrammi di cortometraggi realizzati dall’autore tra il 1989 e il 2004, il programma del Chiostro per i prossimi mesi si presenta davvero ricco e interessante.
Dal 21 febbraio al 4 maggio 2008 si terrà la mostra dell’illustratore sudamericano, allievo di Pratt, Josè Muñoz "La Pampa, New York, Buenos Aires".
Il 15 marzo 2008 sarà inaugurata la giornata mondiale della poesia 2008 promossa dall’Unesco.
Dall’11 al 25 maggio 2008 "Burattini a Varese" festeggerà a Voltorre i suoi primi trent’anni di attività con una mostra dedicata alle tradizioni europee e ai lavori teatrali delle più importanti compagnie del Vecchio Continente.
Dal 5 giugno al 28 settembre 2008 si svolgerà la personale di Lorenzo Mattotti uno dei più grandi esponenti del cosiddetto fumetto d’autore, creatore de Il Signor Spartaco e Doctor Nefasto.
Il Chiostro dispone di quattro sale per incontri ed eventi: una al piano terra con una capienza di 100 persone; tre per piccoli meeting di 10-15 persone al piano superiore, dove si trova un vasto spazio espositivo costituito da cinque sale e dal corridoio.

Info e contatti: il Chiostro di Voltorre si trova a Gavirate (Varese) in Piazza Chiostro, 23.
Tel. 0332.731402; fax. 0332.734266 - info@chiostrodivoltorre.it
Orari: da martedì a domenica: 10-13 e 14-19
Ingresso gratuito; a pagamento in caso di mostre
Servizi: visite guidate; attività didattiche; accesso ai disabili; bookshop
Per raggiungere Voltorre: uscire dall’Autostrada A8 e prendere la statale dei laghi in direzione Laveno. Superare la rotonda di Oltrona al Lago, 100 metri dopo la curva svoltare a destra in direzione del Chiostro.

Nella prossima puntata visiteremo il chiostro dell’ex-convento francescano di Gallarate, ora museo e quello dell’ex-monastero delle Umiliate, attuale sede della biblioteca di Lonate Pozzolo.

02/22/2008

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