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Malpensa: due anni dopo l'hub "vola"

L'hub, inaugurato nell'autunno 1998, è il primo in Europa per incremento del volume d'affari. Ma è ancora scarsa l'attenzione del mondo varesino verso le opportunità offerte.

L'anniversario è dietro l'angolo: Malpensa 2000 ha superato l'appuntamento dei due anni di vita con piena soddisfazione, o quasi.
Nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato il percorso degli ultimi ventiquattro mesi, i fatti stanno dando ragione alla SEA, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa:
i volumi di passeggeri e merci che transitano dagli aeroporti milanesi crescono, infatti, a una velocità più che tripla rispetto alla concorrenza europea.
Foto di Sebastião SalgadoDal gennaio al settembre 2000 il traffico complessivo registrato a Malpensa e Linate è stato di oltre venti milioni di passeggeri (20.651.282 per la precisione), con un aumento del 14,9%; in valori assoluti sono stati 2.677.101 i passeggeri in più rispetto alle stesso periodo del 1999. I movimenti aerei (decolli più atterraggi) sono stati 235.900 (+10,2%) e il traffico merci ha raggiunto le 220.000 tonnellate (+15%).
Nei primi nove mesi dell'anno, Malpensa si è addirittura confermato il primo scalo continentale per tasso di incremento del volume d'affari: nel solo hub gallaratese è stato registrato un traffico di 16.108.540 passeggeri, con un aumento del 24,4%, pari a
3.162.273 passeggeri in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Malpensa adesso rappresenta, insomma, una vera e propria città, dalla quale ogni giorno passano 85.000 passeggeri. Non basta, perché i movimenti aerei sono stati 187.691 (+16,2%) e il traffico merci ha superato le 211.000 tonnellate (+22,1%).
Anche le cifre economiche fanno sorridere il Presidente della SEA Giorgio Fossa. I risultati del primo semestre sono del tutto soddisfacenti: rispetto all'anno scorso i ricavi sono cresciuti dell'11% a 482 miliardi, il margine operativo lordo del 62% a 143 miliardi, l'utile operativo, infine, è aumentato del 107% a quota 90 miliardi.

Foto di Sebastião SalgadoUna scommessa vinta, dunque, quella di dar vita nel cuore della provincia di Varese all'aeroporto più importante dell'Europa meridionale?
Una cosa è sicura: il territorio varesino non ha ancora saputo cogliere al meglio le opportunità offerte dal più importante investimento del nostro Paese degli ultimi anni.
Il dibattito a livello provinciale continua a insistere sui problemi di carattere ambientale originati dallo scalo
(perché non sfruttare una volta per tutte le soluzioni, anche di tipo legislativo, ormai disponibili per risolverli?
E perché, anziché lamentarsi oggi, nel passato non si sono messe in atto le misure di protezione di un'area che già nel 1960 era considerata di rispetto aeroportuale?).
Piuttosto che operare concretamente con iniziative in grado di garantire al territorio i vantaggi di carattere economico offerti da questa realizzazione di grande rilievo.
Per il resto, nonostante le campagne sensazionalistiche coincise con i problemi d'avvio, Malpensa funziona. E' possibile capirlo pure andando a spulciare nelle cifre più minute, ma di grande importanza per i passeggeri. Scopriamo così che
il tempo d'attesa per l'arrivo sul nastro dei primi bagagli è sceso dai 19 minuti di media del 1999 ai 16 registrati nei primi quattro mesi del 2000. Il numero dei bagagli persi, inoltre, è diminuito da una media dell'1,87% all'1,66%: meglio dei maggiori hub europei che registrano un tasso d'errore compreso tra il 2 e il 5%.
Anche nelle strutture di collegamento Malpensa ormai funziona, con i treni delle Ferrovie Nord che hanno raggiunto un grado di puntualità pari al 98%.


Foto di Sebastião SalgadoCerto, c'è ancora molto fare sul piano della viabilità stradale: la terza corsia lungo la Milano-Laghi è completata da tempo, con anche la corsia d'emergenza, ma appare già insufficiente.
Fra gli interventi necessari, c'è, poi, il raccordo fra l'A8 e la superstrada della Malpensa all'altezza di Gallarate. Un'opera di soli 1.800 metri la cui realizzazione non comporterebbe problemi di carattere ambientale. La recente costruzione di un silos per parcheggio auto proprio sull'area interessata dal tracciato potrebbe, però, indurre a spostare il percorso più a sud, in una zona compresa fra Cassano Magnano e Busto Arsizio.
Quanto, invece, ai collegamenti fra Malpensa e Piemonte e Liguria, la scelta è stata quella del tracciato che permette di raggiungere lo scalo dall'autostrada Milano-Torino, attraverso un raccordo all'altezza di Boffalora-Magenta. Per quest'ultima opera sono già stati stanziati 350 miliardi nell'ambito dell'accordo Stato-Regione.

Qualcosa ci sarebbe da fare, ancora, per risolvere la questione taxi: per il viaggio Milano-Malpensa-Milano non si spendono meno di 200 mila lire.
Lo scalo, però, è arrivato a pieno regime molto prima di tanti famosi progetti inaugurati recentemente sia in America sia in Asia: il caso di Hong Kong è eclatante.

Foto di Sebastião SalgadoIntanto la terza pista sta uscendo dalla fase della pura ipotesi di studio. Sea ha già avviato le prime trattative per acquistare i terreni circostanti allo scalo per realizzare un'opera il cui costo ammonterebbe fra i 100 e i 200 miliardi.
La terza pista, dedicata ai decolli verso sud in direzione Cameri, garantirebbe migliore sicurezza e permetterebbe uno sviluppo più equilibrato del grande aeroporto, riducendone anche l'impatto in termini d'inquinamento acustico.

Certo, è necessario avviare un dialogo proficuo con i Comuni della zona. Ma il Presidente Fossa lo ha garantito: nulla sarà costruito se non si troverà un'intesa basata su principi chiari e logici sia con i Sindaci, sia con gli ambientalisti. La discussione non potrà avvenire sulla base di pregiudizi ideologici, ma su motivazioni ideali. Se così sarà, la SEA è disponibile a trattare con le stesse forze amministrative e sociali anche dei problemi attuali.

Foto di Sebastião SalgadoL'obiettivo non può che essere comune: trovare delle soluzioni che permettano di dare ulteriore slancio a una grande realizzazione che, a dispetto dei tanti ostacoli frapposti sulla sua rotta, ha già dimostrato di essere in grado di “volare” verso risultati di grande prestigio. 

LE CIFRE DI MALPENSA (gennaio-settembre 2000)

  • Traffico passeggeri: 16.108.540 (+ 24,4% rispetto all'analogo periodo del 1999)
  • Traffico merci: 220.000 tonnellate (+ 15% rispetto all'analogo periodo del 1999)
  • Movimenti aerei: 235.900 (+ 10,2% rispetto all'analogo periodo del 1999)

    11/06/2000

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