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Da Seminario a Università

L'ex seminario di Saronno diventerà sede della facoltà di Scienze Motorie dell'ateneo varesino. E' una conquista importante per la città ma lo sarà forse, ancora di più, per gli studenti.

Entro la fine dell'anno, i lunghi corridoi, le stanze, le aule e il grande parco, dove fino a pochi anni fa si aggiravano giovani studenti di teologia, con la vocazione sacerdotale, risuoneranno di altre giovani voci ma con obiettivi differenti. L'ex seminario di Saronno, situato a lato del Santuario dedicato alla Vergine Maria, grazie ad un'operazione commerciale portata a termine tra il Comune di Saronno e la Curia arcivescovile, diventerà sede della facoltà universitaria di Scienze Motorie dell'ateneo varesino. E' una conquista importante per la città ma lo sarà forse, ancora di più, per gli studenti del comprensorio a sud di Varese che potranno usufruire di questa opportunità senza doversi recare a Milano, a Como o nel capoluogo varesino. Ora resta da vedere se le infrastrutture, che dovranno necessariamente essere di supporto alla facoltà universitaria, saranno in grado di resistere alla prossima "invasione culturale". Fra un paio di anni sarà pronto anche il nuovo edificio per il Liceo Classico, comprensivo di altri indirizzi, temporaneamente dislocato in differenti scuole della città. La nuova sede universitaria sarà dotata anche di un campus e, il parco adiacente la costruzione, sarà usufruibile sia dagli studenti sia dai cittadini saronnesi che già lo frequentano anche se, per ora, con orari e giorni limitati.
Il sindaco della città, avvocato Pierluigi Gilli, è orgogliosissimo di questo accordo e spiega come e quando è nata l'idea di acquistare l'ex seminario. "La precedente Amministrazione aveva divisato di acquistare il Seminario, per installarvi il Liceo Classico. Poco dopo l'insediamento della mia Amministrazione, la Provincia di Varese ci ha avvisato dell'impossibilità tecnica di adibire quell'edificio a scuola media superiore (per insufficiente portata delle solette). Ciò nonostante, nel 2000, abbiamo ritenuto opportuno acquistare edificio e parco, che abbiamo immediatamente aperto al pubblico: si trattava, infatti, di un compendio strategico e troppo importante per abbandonarlo a qualche iniziativa privata. Mentre si pensava ad un'altra soluzione per il nuovo Liceo Classico, insieme alla Provincia (soluzione reperita rapidamente; il nuovo edificio è in avanzata fase di costruzione), l'Amministrazione ha valutato la struttura appena acquistata e ci si è resi conto della sua "naturale" destinazione per attività universitarie: infatti, le aule si sarebbero potute ricavare con facilità (in fondo, già prima il Seminario era un'università), senza quei problemi statici per una scuola media superiore; il parco sarebbe potuto rimanere a disposizione dell'intera città (e non di una sola scuola); si sarebbero potuti riutilizzare gli spazi anteriormente destinati ad alloggio per i seminaristi (una residenza universitaria). Così i contatti con alcune Università, conclusisi positivamente con l'Università dell'Insubria".
Quali problemi ha dovuto affrontare il Comune per realizzarlo?
"La progettazione della ristrutturazione degli edifici del Seminario è stata eseguita in gran parte dagli Uffici Tecnici comunali, con l'intervento di alcuni professionisti esterni per specifici interventi; si sono tenute in considerazione le richieste dell'Università dell'Insubria, così da realizzare un progetto utile all'insediamento di un paio di corsi e di master e, in futuro, di una residenza idonea ad ospitare studenti universitari. La collocazione logistica del Seminario, in città, è particolarmente felice anche rispetto ai due poli universitari insubri (Varese e Como), rapidamente raggiungibili in treno (la stazione dista poche centinaia di metri), sicché il nuovo insediamento accademico potrà essere a servizio di tutto il complesso dell'Università dell'Insubria. Le opere di ristrutturazione dei primi due lotti sono a carico del Comune (l'Università pagherà un moderato canone di locazione e provvederà agli arredi ed a tutta l'ordinaria manutenzione); per la residenza universitaria, si pensa ad un project financing."
Quando sarà pronta e operante la facoltà universitaria e quando si parla di campus, cosa si intende?
"A novembre 2003, inizieranno i corsi di Scienze Motorie (Facoltà di Medicina e Chirurgia); il corso si completerà in tre anni; saranno utilizzate anche le ampie strutture sportive di cui la città è già in possesso (o in procinto di creazione, come il raddoppio della palestra Dozio, destinata a diventare un vero e proprio palazzetto dello sport). Non mancano gli spazi per almeno un altro corso, che l'Amministrazione auspica essere istituito quanto prima dall'Università, magari in discipline collegate alla salute, così da creare nuove sinergie con il nostro Ospedale; i segnali ricevuti sono positivi. Il campus, come sopra detto, esisterà al termine di tutti i tre lotti: aule per le lezioni e l'attività didattica, ma anche camere per ospitare gli studenti, spazi di aggregazione o collettivi, mensa, ecc.: il campus, dunque, potrà anche ospitare studenti provenienti da lontano, che vi avrebbero anche l'alloggio (oppure corsi specialistici, di breve e media durata, incluso l'alloggio)".
Il futuro di quest'area cambierà l'aspetto precedente del quartiere?
"L'aspetto del quartiere è già notevolmente cambiato: il Viale del Santuario è stato completamente rifatto; sono in corso i lavori di sistemazione della piazza del Santuario e di Via Primo Maggio, con l'abbattimento di ogni barriera architettonica; Via Varese sarà munita di una pista ciclabile; le Ferrovie Nord si apprestano a creare delle passerelle sovraferroviarie per meglio collegare la stazione al polo scolastico superiore, costituito da Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Industriale, Istituto tecnico Commerciale, Istituto Professionale e, dal 2005, Liceo Classico (in costruzione). Per il Liceo Classico, si tornerà, di fatto, alla situazione preesistente; tuttavia, le misure già adottate ed altre in progetto, per migliorare l'accessibilità veicolare, dovrebbero garantire un'agevole raggiungibilità delle scuole".
Il polo scolastico diventerà una ricca proposta culturale non solo per Saronno ma anche per i paesi limitrofi. Quali scuole ci saranno a progetto ultimato?
"Oltre alle scuole superiori che ho già ricordato, concentrate nella zona del Santuario, vi sono altre importanti realtà scolastiche pubbliche e private (Collegio Arcivescovile, Istituto Suore Orsoline, Istituto Padre Monti, Istituto Prealpi), che garantiscono la pressoché totale copertura di ogni tipo di scuola media superiore in città (licei classico, scientifico, linguistico, sociopsicopedagogico, economico, giuridico, istituti tecnici per geometri, industriali in varie forme, commerciale, grafico, ecc.), di modo che la nostra città conferma la sua vocazione alla formazione ed alla cultura, ancor più esaltate dalla presenza viva dell'università, tramite la quale si entrerà a far parte di un circuito ancora più vasto e stimolante".

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