Wikipedia: consulta, revisiona, discuti!

Solo sul web, l'enciclopedia gratuita e fai da te.

Ci sono fenomeni, sul web, che assumono in breve tempo dimensioni impensabili. Sono quei fenomeni, in genere, dove il concetto di "rete" trova terreno ideale per svilupparsi e per esprimersi al meglio. E' sicuramente il caso di Wikipedia, l'enciclopedia libera e multilingue, dall'inglese al siciliano, passando per latino ed esperanto, che ormai conta quasi due milioni di voci, in oltre 100 lingue e che può vantare più di 60 milioni di accessi al giorno.
La storia di Wikipedia (wiki in hawaiano significa "veloce") è semplice quanto affascinante. Fondata nel 2001 dal miliardario Jimmy Wales e dal suo collaboratore Larry Sanger sulle ceneri di un progetto di enciclopedia on line curata però solo da esperti, è via via cresciuta in popolarità fino ad assumere le dimensioni attuali. E' realizzata esclusivamente da volontari, e chiunque, ma proprio chiunque, può correggere, commentare, revisionare il lavoro altrui. Wikipedia, naturalmente non può essere considerata una fonte scientificamente ineccepibile di informazioni, ma la modalità "wiki" di aggiornamento che ne determina tutti i limiti, ne ha garantito, almeno fino ad ora, la forza ed il successo, che è senza precedenti.
Gli "anticorpi" contro i vandalismi e le strumentalizzazioni non mancano. Infatti i "Wikipediani", così si chiamano le persone che a vario titolo collaborano al progetto, fanno riferimento ad un codice etico denominato "Linee di Condotta". Wikipedia è costruita sulla convinzione che la collaborazione tra gli utenti possa nel tempo migliorare gli articoli, più o meno nello stesso modo in cui viene sviluppato il software open source. Non sono richieste quindi competenze formali sugli argomenti trattati e tutti gli autori sono consapevoli che i loro contributi possono in qualsiasi momento essere commentati, modificati, riorganizzati, integrati o addirittura cancellati da chiunque lo ritenga opportuno. Il risultato finale, comunque, è sotto gli occhi di tutti. Ad oggi è possibile avere un inquadramento di massima, a volte anche significativi approfondimenti, su quasi tutto. Certamente ci sono stati episodi di vandalismo o di parzialità o estenuanti diatribe su argomenti di vario genere. In particolar modo ci sono state discussioni accese e prolungate tra Wikipediani riguardo la politica, la religione o, ad esempio, all'iconografia a commento di articoli sulla sessualità. In questo microcosmo, che poi tanto micro non è, c'è spazio anche per vere e proprie patologie. Un wikipediano può più o meno consapevolmente scivolare nella wikidipendenza.
Per questo, sul sito, è stato realizzato un apposito test semiserio. Certamente per gli scettici è più facile dilungarsi su cosa non è Wikipedia.
Non è una fonte primaria, non è un dizionario, non è una fonte controllata e sicura. Tutto vero, ma siamo proprio sempre sicuri di controllare la veridicità, l'aggiornamento e l'attendibilità della miriade di informazioni che ogni giorno attingiamo a piene mani dal web? Almeno, in Wikipedia, le informazioni sono organizzate, ed il controllo reciproco è più facile.
Per concludere questa piccola panoramica va citato il motto non ufficiale della comunità "Dovrei lavorare invece che stare su Wikipedia ma... ;-) " e perfino la preghiera del wikipediano, liberamente ispirata alla "preghiera della serenità":
Che io possa ... avere la serenità per accettare le pagine che so di non poter scrivere/avere la forza di scrivere quelle che so di poter scrivere/avere la capacità di saper distinguere tra le due.