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Un Salone per il tessile

A Malpensafiere, tra il 22 e il 30 gennaio, il "Salone del Tessile". Non una fiera, ma un evento per valorizzare e far conoscere il patrimonio produttivo che la provincia di Varese vanta in questo settore.

"Dedicare una mostra al tessile è parlare della nostra terra. E' parlare di noi stessi, della storia industriale di un'importante fascia di Varesotto, della cultura d'impresa che qui è nata e si è sviluppata. E' ripercorrere le vicende che hanno legato l'industrializzazione della provincia di Varese lungo un arco di tempo di tre secoli". Così Marco Reguzzoni, presidente della Provincia di Varese, nel presentare il Salone del Tessile organizzato dalla Provincia insieme alla Camera di Commercio, con il supporto organizzativo del Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento: un evento ospitato nel centro espositivo Malpensafiere, a Busto Arsizio, nelle giornate del 22 e 23 e, poi, 28, 29 e 30 gennaio.
"L'industria tessile - prosegue Reguzzoni - ha determinato lo sviluppo del territorio. Ne ha posto le condizioni per emergere da una sostanziale perifericità rispetto a Milano che già faceva sentire la propria posizione largamente dominante da un punto di vista economico e nella struttura d'impresa. E' anche per questo che abbiamo voluto questa rassegna, poco più di un anno dopo l'analoga 'vetrina' dedicata all'aeronautica, altra grande madre dell'industria di questa terra". La provincia di Varese, in effetti, è stata ed è tuttora un'area a vocazione tessile, nella quale sono ancora presenti più di 2.900 imprese produttive (tra industriali e artigiane) che occupano circa 27.000 addetti, pari a circa il 22% del totale degli addetti delle attività manifatturiere locali. In provincia di Varese insiste il 18% del totale delle imprese tessili lombarde, il 3,7% del totale di quelle nazionali, con il 16% del totale degli addetti tessili lombardi e il 4,5% di quelli nazionali. L'export del tessile-abbigliamento varesino pesa per oltre l'11% sul totale delle esportazioni tessili della Lombardia e per il 3,5% sul totale dell'Italia. In provincia di Varese è localizzato il distretto industriale "confezioni-abbigliamento" del Gallaratese, individuato dalla Regione Lombardia nell'ambito della normativa sui distretti industriali. Inoltre i comuni di Busto Arsizio e di Gallarate, insieme ad altri 20 comuni dei rispettivi circondari, sono inseriti nel cosiddetto "Metadistretto Moda", ossia il distretto tematico lombardo della Moda. I punti di forza della filiera del tessile-abbigliamento della provincia di Varese risiedono, in primo luogo, nella persistenza dell'intera filiera (filatura, tessitura, nobilitazione, stampa, maglieria, ricami, confezioni, abbigliamento) e, dall'altro, nella presenza di alcuni centri di eccellenza di servizio alle imprese per l'export, il trasferimento tecnologico, l'innovazione e lo sviluppo professionale.
"L'Italia rimane - osserva il Presidente della Camera di Commercio, Angelo Belloli - l'unico paese al mondo che ha conservato intatta l'intera filiera del tessile: dalla ricerca alla produzione, fino alla distribuzione e alla commercializzazione dei prodotti. Un tessile con il quale noi tutti, quasi in ogni momento della nostra vita quotidiana, entriamo in contatto. Alcuni di questi prodotti hanno caratteristiche d'eccellenza sul versante dell'innovazione tecnologica, come gli abiti da lavoro che devono garantire precise condizioni di sicurezza. Altri prodotti invece entrano nell'arredamento delle nostre case, nei salotti come nelle stanze da letto. E certamente c'è quel tessile d'abbigliamento che è espressione di eleganza e personalità individuale". "Il tessile è insomma - prosegue Belloli con riferimento alle difficoltà che stanno caratterizzando oggi il tessile-abbigliamento - un patrimonio che occorre salvaguardare. Dobbiamo fare in modo che sia sventato il pericolo di azzerare quella ricchezza fatta di risorse umane capaci di lavorare in questo settore: dall'operaio, allo stilista, al ricercatore di nuove tecnologie".
Ecco allora l'idea di un Salone del Tessile il cui scopo principale è quello di promuovere il settore valorizzandone l'immagine e favorendone la conoscenza mediante il coinvolgimento dei visitatori e dei media con un approccio interattivo, basato su supporti tecnologici e multimediali. Allestito su un'area espositiva di circa 10.000 mq, il Salone non è e non vuole essere una semplice rassegna fieristica, ma un evento che, organizzato in quattro aree - storica, tecnologica, socio-economica e di spettacolo - ripercorre e approfondisce la realtà sociale, tecnica ed economica di questo settore produttivo in provincia di Varese e nel contesto italiano e mondiale.
Il percorso storico è un tragitto attraverso le immagini, anche quelle ingiallite dal tempo, che, passando attraverso le epoche, ricordano le tappe significative di uno sviluppo che, in taluni casi, è stato addirittura travolgente. Esso consente un viaggio nel mondo della filiera tessile, dal filato all'abito, dalla fibra alla tuta spaziale. I prodotti ottenuti con l'alta tecnologia rappresentano, peraltro, una delle attrazioni dello stand tecnologico. Il percorso, che è al tempo stesso un viaggio fra le curiosità e le particolarità di alcune fibre che indossiamo, e un'esposizione aperta alla conoscenza delle scuole. E' in questo ambito che trovano spazio "Jeansvagando" concorso per le scuole superiori e "Caccia al TIT", una mostra-concorso per video e foto amatoriali aperto agli studenti delle "superiori e dell'Università". La sezione socio-economica apre invece finestre sull'estero per contatti commerciali nella "business area", apre ai workshop che indicano come accedere a finanziamenti specifici per il settore e ai desk gestiti da enti pubblici e privati per consulenze personalizzate. C'è poi una "training area" con corsi e seminari a ciclo continuo per le aree aziendali commerciale, gestionale, di produzione e di controllo. Sono infine previsti spettacoli: sfilate di moda, concorsi e premi, serate di cabaret. Non manca l'apporto di una quindicina di Camere di Commercio italiane che si sono costituite in un'associazione di scopo e che, nel corso di un convegno durante le giornate di Malpensafiere, lanceranno un segnale forte al mondo politico perché siano adottati adeguati strumenti normativi per tutelare, con regole paritetiche nel commercio mondiale, il "made in Italy", consentendo alle imprese del nostro paese di confrontarsi ad armi pari con la concorrenza straniera.

01/14/2005

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