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TV interattiva con il digitale terrestre

Mentre si diffondono sempre più capillarmente i servizi su fibra ottica nella parte meridionale della provincia, in alcuni altri comuni 1.500 varesini sono protagonisti della prima sperimentazione della televisione digitale. Cos'è il digitale terrestre? Come funziona? Come cambierà il nostro rapporto con la TV?

La provincia di Varese entra dalla porta principale nel futuro della Televisione, partecipando alla prima sperimentazione Mediaset dell'innovazione che cambierà per sempre il nostro rapporto con l'odiato/amato elettrodomestico. Non si tratta infatti di una semplice conversione della tecnologia trasmissiva, ma di una vera e propria rivoluzione che si realizza attraverso la "chiusura del cerchio" nel rapporto tra emittente e spettatore, grazie all'interattività. Mediaset ha scelto la nostra provincia per la peculiarità del tessuto socio-economico caratterizzato da livelli di reddito e di scolarità più elevati rispetto alla media italiana.
Che cos'è la TV digitale terrestre e quali sono i vantaggi?
La TV digitale terrestre è una evoluzione tecnologica dell'attuale sistema televisivo. La novità è rappresentata dall'adozione di un sistema di trasmissione numerico, una modalità quindi che non risente di interferenze, abbassamenti di livello del segnale né di disturbi e che permette di moltiplicare il numero di canali disponibili utilizzando le stesse frequenze oggi in uso per la TV tradizionale.
Ogni singola frequenza, con la tecnolgia analogica di oggi, permette infatti di trasmettere un solo canale TV. Grazie al digitale è invece possibile trasmettere più canali attraverso una codifica/decodifica numerica delle informazioni, un pò come avviene, in modo molto limitato, con i vari servizi Teletext delle singole emittenti. Le informazioni, ridotte a dati numerici, possono essere compresse, cioè essere trattate secondo lo standard, a molti navigatori Internet già familiare, denominato MPEG-II. In questo modo, il numero di canali TV che diventano disponibili con la televisione digitale terrestre è moltiplicabile anche fino a otto, dato che ogni singola frequenza, impiegata in digitale può trasportare 6,8 e anche 10 canali TV. Questo significa che con i televisori del futuro, oppure con gli stessi televisori e le stesse antenne attuali, con la semplice installazione di un nuovo tipo di decoder, diventerà possibile ricevere un centinaio di canali. Ma le novità non si fermano qui. L'applicazione del digitale alle trasmissioni televisive permette anche l'interazione, o interattività, cioè l'opportunità di trasmettere informazioni non solo dall'emittente (canale televisivo) al ricevente (spettatore), ma anche dallo spettatore all'emittente (canale di ritorno) attraverso un semplice telecomando. Le nuove trasmissioni quindi non saranno semplicemente adattate, ma saranno addirittura ideate intorno alle nuove possibilità offerte dall'interattività. Il funzionamento dell'interattività è concettualmente semplice. Alcuni piccoli programmi software in linguaggio Java (altra vecchia conoscenza di chi frequenta il Web) vengono "telecaricati" in sovraimpressione sullo schermo e si può interagire con essi attraverso uno speciale telecomando in maniera molto simile a quanto oggi avviene con i menu dei DVD. Le scelte effettuate influenzano, secondo il contesto, le situazioni successive. Qualche esempio? Si potrà scegliere di avere informazioni meteo per una determinata area, effettuare votazioni, partecipare a giochi a quiz anche se non si riesce a prendere la linea in diretta. Si potranno effettuare acquisti (T-Commerce) durante le nuove pubblicità interattive oppure richiedere servizi alle pubbliche amministrazioni locali. Occorre precisare però che il canale di ritorno non sarà obbligatorio e non sarà via etere. Questo significa che le attuali antenne delle abitazioni non dovranno essere sostituite con antenne ricetrasmittenti: l'interattività sarà possibile collegando il decoder ad una linea telefonica tradizionale oppure tramite una SIM card specifica per trasmissione dati GPRS.
I vantaggi non finscono qui. Il ricevitore digitale permetterà infatti di accedere inoltre a un teletext di nuova generazione, molto più ampio e rapido, e di usufruire di una nuova serie di servizi informativi e di pubblica utilità, come ad esempio notizie sul traffico e la viabilità locali, gli orari di treni ed aerei, l'elenco dei numeri telefonici, l'accesso ad Internet.
Grazie all'introduzione del digitale terrestre, le televisioni potranno proporre nuovi programmi e canali tematici in chiaro, in grado di soddisfare una vasta gamma di esigenze culturali e di intrattenimento che oggi rendono quasi indispensabile l'acquisto di un sistema satellitare.
Per accedere alla nuova televisione digitale sarà possibile acquistare gli apparecchi TV di nuova concezione, predisposti per il digitale (che si chiamano: iDTV), oppure un decoder (set-top-box) che consenta di continuare a utilizzare l'impianto d'antenna esistente e lo stesso apparecchio televisivo già in uso. Il decoder digitale potrà avere diverse funzioni, a seconda dei modelli e del prezzo. Il modello base, un semplice ricevitore digitale per programmi televisivi con accesso al teletext, privo quindi di funzioni interattive, costerà tra i 100 ed i 200 euro.
Per i più esigenti invece occorrerà dotarsi di un set-top-box con funzioni avanzate che si distinguono in tre grandi categorie.
Quelli di base sono dotati di interattività locale, cioè limitata ad applicazioni scaricate dall'etere, con le quali l'utente può interagire tramite telecomando (ad esempio i videogiochi).
I decoder più evoluti sono caratterizzati da funzionalità multimediali di tipo interattivo, attraverso un apposito canale di ritorno. Il prezzo di questi decoder oscilla tra i 150 e i 300 euro circa.
Il set-top-box più potente, infine, è dotato di interattività spinta (anche Internet) e di diversi optional come tastiera per SMS, posta elettronica e videoscrittura, videocamera e microfono per interagire con altri computer o videotelefonini UMTS, con la possibilità di fare anche videoregistrazioni sul disco rigido incorporato e di memorizzare documenti e dati. Il prezzo medio previsto sarà compreso tra i 350 ed i 500 euro.
La Finanziaria 2004 ha previsto un contributo di 150 euro per l'acquisto dei decoder, purché l'utente televisivo sia in regola con il pagamento del canone di abbonamento RAI.
Il digitale terrestre rappresenta un sostanziale passo avanti nel processo di convergenza di informatica e telecomunicazioni. Un duro colpo per chi prevedeva, nel processo di convergenza, una rapida fine del televisore a favore del PC. Meglio così. Non correremo il rischio di perdere il nostro programma preferito perchè ci manca l'ultimo aggiornamento del sistema operativo per colpa del solito virus!

Luca Massi

01/15/2004

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