Il crescendo del Gospel

Un fenomeno musicale con un alto indice di gradimento. I dieci anni del Coro "Greensleeves" festeggiati con un concerto al Teatro di Varese, aspettando il Natale.

In una ideale "borsa musicale della provincia di Varese" che rilevasse il grado di apprezzamento del pubblico verso i vari generi, il "titolo" che avrebbe registrato il maggiore incremento in questi ultimi anni, sarebbe senza dubbio quello del gospel.
Nato presso le comunità del Nord degli Stati Uniti, dove gli influssi dei colonizzatori occidentali sono risultati più sensibili, il gospel, pur appartenendo alla tradizione della musica negra (spiritual, jubilee, sermon) sul piano tecnico si richiama ad un tipo di esecuzione costruita sulla struttura "domanda-risposta" e con un ampio spazio dedicato all'improvvisazione.
Per Varese e provincia, uno dei più apprezzati punti di riferimento in questo campo è il Coro "Greensleeves" diretto da Fausto Caravati, che celebra quest'anno il decimo anno di attività sull'onda di un sempre crescente interesse da parte del pubblico e con dei progetti ambiziosi e interessanti. A Fausto Caravati, promotore entusiasta del gospel a Varese, abbiamo rivolto qualche domanda.
Come e quando è iniziata l'esperienza del tuo coro?
"Nel 1991 mi trovavo a Loreto con il Coro S. Maria del Monte. Era presente anche un coro tedesco che proponeva degli spirituals: una suggestione indescrivibile! Mi ha affascinato a tal punto da non poter fare a meno di iniziare una ricerca personale che mi ha portato alla creazione del Coro Greensleeves. Il primo concerto risale al 6 gennaio 1992".
Quali sono i motivi del successo del genere gospel ?
"Lo spettatore non può non essere travolto dalla bellezza della musica corale. Se poi a tutto questo sommiamo l'energia della musica e il coinvolgimento di coristi che emozionano emozionandosi, il risultato non può che andare dritto al cuore decretandone il successo".
Il gospel, infatti, coinvolge anche per la gestualità e la partecipazione del corpo…
"Nei nostri concerti può succedere di tutto! Più il corista è coinvolto da ciò che canta, più si sente libero di trasmettere la propria emozione nel modo a lui più consono! Quando questo viene recepito dal pubblico possiamo trovarci di fronte a centinaia di persone libere dalla compostezza quotidiana che battono le mani a ritmo e cantano con il coro… e diventano tutti Greensleeves!"
La traduzione in italiano dei testi potrebbe favorire la comprensione e diffusione del gospel?
"Penso che tradurre i testi limiterebbe la bellezza e la musicalità dell'inglese in questo genere di musica".
Parlaci del Varese Gospel Festival…
"Se da un lato è decisamente un vanto pensare che non solo abbiamo fatto il pieno, ma che molta gente non è riuscita ad entrare, dall'altro è chiaro il dispiacere di non aver potuto deliziare tutti quanti con la nostra manifestazione!
E' stato un onore per l'organizzazione vedere la risonanza del nostro lavoro fino a questi livelli, e per migliorare sempre più la qualità della manifestazione stiamo pensando alla possibilità di farla in esterno presso Piazza Repubblica: lì tutti potranno sentirci. E per proseguire sempre più nell'ottimizzazione dello spettacolo, l'anno prossimo si prevede di aumentare i giorni di festival, ed inaugurare anche il Varese Gospel Festival a cappella. Nei tre giorni in più di manifestazione, seminari ed ospiti d'eccezione renderanno possibile anche l'avvicinamento a questo altro modo di fare gospel… ma non posso fare troppe anticipazioni, potrebbe portare male!"
Gospels e spirituals intorno al Natale.
"Il gospel è per tutto l'anno. Durante il Natale arricchisco il repertorio con alcune Carols, che non hanno tuttavia diretta attinenza con il gospel".
Quali sono i tuoi programmi futuri?
"Imminente ed importante occasione sarà il concerto dell'8 Dicembre presso il Teatro di Varese, con lo spettacolo 'Christmas is Coming. Buon compleanno Greensleeves!', che per l'eccezionale occasione del nostro decimo compleanno di vita porterà sul palco di Varese circa un centinaio di coristi provenienti da realtà Gospel nate grazie alla mia/nostra collaborazione, accompagnate dalla band 'arricchita' da una orchestra di una ventina di elementi, e dalle voci bianche del nostro 'Playing Gospel'!
Il Playing Gospel è un corso di coralità Gospel che mira alla creazione di un coro stabile. Il progetto, indirizzato ai bambini delle elementari, sta avendo un notevole successo, sia nella nostra provincia, dove accanto alla formulazione didattica già applicata nelle scuole elementari si sta sviluppando un progetto pilota in una Scuola Materna, sia oltre confine, dove una ventina di bambini in una scuola di musica a Balerna (TI) si sta già preparando per l'esibizione dell'8 Dicembre."

Appuntamento dunque all'8 dicembre al Teatro di Varese, per quella che si preannuncia come una grande festa musicale. Christmas is coming - Buon compleanno Greensleeves.

Un'altra esperienza: Praise The Lord Gospel Choir a Cassano Magnago In cinque anni il gruppo ha effettuato più di 100 concerti in Italia con enorme successo di pubblico e critica. Nel maggio 1998 e 2000, il coro è stato ammesso alla finale del XVI e XVII Concorso Nazionale di Musica Corale di Quartano (Sezione Spirituals) vincendo poi due secondi premi nella prima fascia di merito (fascia oro) per la più alta votazione complessiva e per l'esecuzione del brano con la più alta votazione. Nel luglio 1999 ha partecipato alla prima edizione del "Varese Gospel Festival". Nell'ottobre 1999 viene pubblicato il CD "God Bless You" che riassume alcuni brani del repertorio e nel 2001 esce il CD Live. Nel dicembre 2000 il coro è stato ospite, insieme a famosi artisti italiani (Aleandro Baldi, Dik Dik ) della trasmissione televisiva "Stelle come te" in onda su Telenova e SAT 2000. Nel novembre 2001 il Praise The Lord ha cantato a fianco del Reverendo Lee Brown e della Freedom Family, importanti esponenti nel panorama Gospel. Il gruppo è diretto dalla sua costituzione da Marco Augusti.