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Grande Jazz alla LIUC

A novembre, appuntamento con il jazz all’Università di Castellanza, insieme ai big e ai giovani talenti di questo seguitissimo genere musicale.

Torna un appuntamento classico e tra i più apprezzati della città: la rassegna "Grande Jazz... all’Università" che vedrà a novembre l’Aula Magna dell’Università Cattaneo - LIUC ospitare un programma ricco, di sicuro rilievo e interesse.
E’ stato scritto: "Uno stato di salute, del jazz in generale, e di quello italiano in particolare, che non è mai stato tanto effervescente, armonioso, in una parola eccellente, come ora. L’Italia diventa inedita capitale di una musica che trionfa dai Centri Sociali alla Scala".
Come non essere d’accordo? Aggiungerei solo… che il jazz, il grande jazz trionfa anche all’Università Cattaneo che presenta per l’VIII edizione quattro incontri più uno tra "Classico & Tradizione", tra "Esotismo & Atmosfere".
Quattro incontri nei venerdì di novembre dunque. Si inizia con "Italian Jazz Classic" affidato al Renato Sellani Trio. Grande stile, gusto e amore per la musica come espressione di un mondo interiore più che come virtuosismo. Queste le caratteristiche del jazz di Sellani "conte del jazz italiano". Da più di venti anni Sellani collabora con Massimo Moriconi, considerato dalla critica uno dei più valenti contrabbassisti europei, più volte vincitore di referendum indetti da riviste specializzate. Ospite della serata Dino Piana, uno dei veterani del jazz italiano che vanta collaborazioni con musicisti storici del jazz internazionale. Ha fatto parte della più nota formazione jazzistica italiana, il quintetto Basso-Valdambrini. Classico e tradizione per una serata certamente di grande interesse.
Il secondo concerto propone un’affascinante scorribanda nello straordinario mondo della Bossa Nova con "Brasil project the reunion". Quattro musicisti uniti da tecnica ed espressività che cercano costantemente di comunicare con il pubblico. Jacob Rubinho, chitarrista brasiliano di San Paulo, canta e interpreta con estrema disinvoltura il repertorio che spazia dal samba al funk brasiliano, dalla musica del nord-est alla Salsa. Pietro Bonelli, leader del Pietro Bonelli Group, inizia studiando chitarra classica per poi avvicinarsi con sempre maggior interesse alla musica jazz e in particolare al brasilian sound che lo porta a fondare nel 2001 il brasil project. Marcos Siqueira, brasiliano di Maceio, acquisisce sin da piccolo il linguaggio della musica popolare brasileira e della pop music internazionale, approfondendo stili come il jazz e la fusion. Uccio Gaeta, noto a San Paulo del Brasile ove ha modo di fare importanti esperienze e studi, si trasferisce in Italia incrementando la sua formazione artistica con musicisti jazz sia italiani che brasiliani.
"L’anima delle cose" per il terzo appuntamento che vedrà esibirsi il Max De Aloe Quartet, con Gianni Coscia. Una proposta particolarmente interessante che annovera l’incontro tra la fisarmonica e l’armonica cromatica. Un connubio raro e suggestivo ove ne escono vincitori il gusto per la melodia, la ricerca di un mondo lontano che nel ricordo si tinge di fascino e di emozione. Max De Aloe, dal pianoforte classico al jazz, all’armonica cromatica. Allievo dell’armonicista classico W. Burger è ormai considerato uno dei migliori talenti nel panorama jazzistico italiano. Stefano Bagnoli, batterista di grande rilievo, ha una solida formazione perfezionata con gli studi presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Bagnoli vanta un’ampia collaborazione con i più grandi jazzisti italiani e con i più noti esecutori di fama internazionale. Massimo Moriconi, con la sua intensa attività concertistica che lo ha visto accompagnare i migliori jazzisti in assoluto, è figura ormai "storica" nel panorama della musica jazz ove è considerato unanimemente il migliore contrabbassista italiano. Ospite della serata Gianni Coscia, uno dei più interessanti musicisti europei di jazz e certamente il più accreditato fisarmonicista. Gianni Coscia dice di essere allievo di G. Kramer e dal maestro della canzone jazz ha preso la capacità di strappare il suo strumento dallo sfoggio tumultuoso di una inutile tecnica per riportarlo alla suggestione della melodia e alla poesia.
Il quarto appuntamento è dedicato a ritmi e atmosfere latino-americani. "Latin Jazz" con Horizon Quartet e Luis Agudo. Una proposta ove composizioni originali, brani della tradizione jazz, del tango e della musica brasiliana, si fondono in un repertorio all’insegna di ritmi latino-americani e dello swing. Il New Horizon Quartet, guidato dal pianista e compositore Paolo Paliaga, si caratterizza da un proprio sound acustico che, con il percussionista L. Agudo, raggiunge un particolare fascino e compiutezza. Luis Agudo, argentino di La Plata, è unanimemente conosciuto come uno dei più grandi percussionisti, con un percorso artistico musicale che lo ha portato ad esibirsi in ventiquattro nazioni. Particolarmente legato all’Italia, condivide con il pianista F. D’Andrea un progetto fatto da concerti, laboratori e mostre su "Le radici africane della musica latinoamericana".
Quattro appuntamenti dunque presso l’Università... più uno, la "Serata speciale" volutamente programmata al Teatro cittadino di Via Dante, a sottolineare il legame sempre più stretto che unisce l’Università e la Città. Momento culminante di una proposta veramente rivolta a tutti.
Una serata che vedrà "Astor Piazzola tra classica e tango", con suoni-atmosfere-danze-suggestioni creati dall’orchestra da camera, dalla fisarmonica solista, da danzatori argentini. Astor Piazzolla dunque, il massimo esponente del "nuevo tango argentino" conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il suo lavoro di ricerca, innovazione, contaminazione così ben espresso dalle sue innumerevoli composizioni che certamente rimarranno patrimonio culturale non solo nel campo musicale ma anche di costume e storia. Una proposta che vede "la contaminazione", una felice contaminazione, tra classica e tango con interessanti accostamenti jazzistici a conclusione di un viaggio idealmente costruito lungo un percorso ricco di momenti già conosciuti eppur sempre nuovi e di proposte inedite eppur quasi già vissute... Tutto grazie alla confermata bravura dei tanti big e dei molti giovani presenti in questa rassegna.
Perché il jazz, come è stato scritto, è sicuramente fenomeno musicale più dinamico e originale, la musica più creativa del ‘900 che ha percorso in più di cento anni l’intera storia della musica. "Grande Jazz... all’università": una proposta che ancora una volta vuole evidenziare il particolare e intenso rapporto che unisce due realtà come l’Università LIUC di Castellanza e il Comune, che sempre più e meglio sanno unire scelte e impegni atti a far sì che si consolidino e si amplino orizzonti ricchi di formazione, cultura, aggregazione e socializzazione.

Il programma
(ingresso gratuito a tutti i concerti)

Aula Magna Università Cattaneo - Castellanza - ore 21.00

Venerdì 7/11 - Italian Jazz Classic
Renato Sellani Trio & Dino Piana
Venerdì 14/11 - Brasil Project the Reunion
J. Rubinho - P. Bonelli - M. Siqueira - M. Gaeta
Venerdì 21/11 - L’anima delle cose
Max De Aloe Quartet & Gianni Coscia
Venerdì 28/11 - Latin Jazz
Horizon Quartet & Luis Agudo
Serata Speciale, giovedì 4/12
Teatro di via Dante - Castellanza ore 21.00
Astor Piazzola tra Classica e tango

Info: Ufficio Cultura Comune di Castellanza 0331.526263
Università Cattaneo - Liuc 0331.5721

09/25/2003

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