Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Ambiente e arte, nel Varesotto un turismo di qualità

Le ricchezze naturalistiche, storiche e artistiche della provincia di Varese ne fanno un'area ad alto potenziale turistico. Un territorio da promuovere al meglio, soprattutto tramite un'informazione ricca e adeguata, rivolta anche a chi vi si trova per occasioni d'affari.


Si parla e si scrive molto di turismo in provincia di Varese ed è quindi necessario interrogarci e chiederci quale è il turismo oggi congeniale al nostro territorio.
Il turismo in Provincia di Varese è variamente articolato e rispecchia sia l'orografia del territorio che la sua storia economico-sociale.
Dalle bellezze paesaggistiche del lago Maggiore, chiamato anche Verbano, che è per superficie il secondo lago italiano, e che è circondato da montagne ricche di vegetazione costellate da deliziosi villaggi invitanti ad un rilassante soggiorno e dalle cui acque emergono le belle isole Borromee, ai suoi corsi d'acqua come il Ticino, emissario del Verbano, e l'Olona, nascente alla Rasa di Varese tra il monte Campo dei Fiori e la Valganna, che hanno fornito la forza motrice necessaria a sviluppare l'innata laboriosità delle nostre popolazioni che hanno creato, e continuano a creare, nuove occasioni di lavoro; dai Santuari eretti dalla pietà religiosa e richiamanti tuttora fedeli in devoti pellegrinaggi; agli sport favoriti dall'ambiente come il canottaggio che è praticato sul lago di Varese in importanti competizioni ma soprattutto fruibile per allenamenti per i quali qui convergono atleti da tutta Europa, o come il ciclismo, il cicloturismo ed il podismo per i quali è quasi completato la pista cicloturistica riservata a loro e interessante tutto il perimetro del lago di Varese, e al volo sportivo con deltaplani o parapendii, partenti dalla vetta del Sasso del Ferro sopra Laveno, cui si uniscono gli alianti che oggi spiccano il volo trainati da velivoli dall'apposito campo di Calcinate del Pesce mentre, a suo tempo, partivano dal Campo dei Fiori.
Da tutto ciò, e dalla varietà degli insediamenti, deriva un turismo che ha diverse caratteristiche.
Il turismo economico, predominante, è la maggior fonte di lavoro per i nostri alberghi, il turismo sportivo con le occasioni offerte da manifestazioni di interesse nazionale ed internazionale, il turismo religioso ed, infine, il turismo escursionistico che si realizza soprattutto nei fine settimana.
Questi tipi di turismo si sono sviluppati spontaneamente, indotti dalla struttura della nostra economia e del nostro territorio. Altre considerazioni sono invece da fare per ciò che riguarda la villeggiatura. Questa era stata provocata, soprattutto a Varese all'inizio del secolo, dalla costruzione di grandi alberghi e di una rete di comunicazioni su ferro ideata allo scopo, ed è attuale solo con l'uso di seconde case costruite negli ultimi decenni sui declivi delle montagne che incoronano il lago Maggiore. Quanto detto finora riguarda, in massima parte, alcune tipologie di turismo spontaneo al contrario di un'altra tipologia di turismo, cioè quello culturale. Quest'ultimo non potrà mai essere di massa, bensì di qualità. Ma è possibile un turismo culturale nella nostra provincia? Qual è l'offerta? Il turismo culturale racchiude in sé molte componenti ed è necessario rifarsi a diversi periodi storici ed a singoli argomenti. La storia del nostro territorio inizia con il Triassico medio, che va da 230 a 180 milioni di anni fa ed è il periodo che apre l'Era Mesozoica, e le relative testimonianze esistenti nel nostro territorio sono importantissime. A Besano, in Valceresio, vicino al lago di Lugano, esiste uno dei più importanti giacimenti di fossili in Europa, così a Saltrio, paese vicino, dove in una cava di pietre è stato trovato il più grande dinosauro carnivoro europeo e, a testimoniare questo passato fatto di palmizi e di mare caldo, vi è un Museo Civico dei Fossili di Besano che raccoglie una ricca ed unica collezione di fossili rinvenuti negli affioramenti locali, uno dei pochi giacimenti storici italiani. E' inoltre visitabile, a richiesta, il giacimento.
La preistoria è presente da noi con le palafitte esistenti nel lago di Varese a Cazzago Brabbia, a Bardello ed all'Isola Virginia, e a Golasecca che fu culla dell'uomo vissuto nell'età del ferro.
Il Medioevo ed il Rinascimento hanno lasciato tracce importanti nella nostra provincia. Sembra che vi siano ben sessanta castelli. Il castello di Belforte, che controllava la via di accesso da Milano al Monteceneri, e dove Federico Imperatore, il Barbarossa, firmò dei documenti della sua cancelleria. Castelseprio, insediamento importante che prova l'antichità della civiltà dell'Olona con la spettacolare testimonianza di Santa Maria Foris Portas e del complesso di Torba, avamposto a difesa del Castrum sepriese. La torre imperiale a Maccagno e quella di Velate, già torre di guardia del medesimo periodo. I conventi come quello di S. Antonino, in centro a Varese al termine di Corso Matteotti, S. Caterina del Sasso a Leggiuno, il monastero benedettino di Luvinate, ora sede del Golf Club, il chiostro di Voltorre ed il monastero di S. Maria Assunta di Cairate.
Le chiese romaniche quali S. Cassiano a Velate, S. Stefano a Bizzozero, S. Pietro a Gemonio, la collegiata di Brezzo di Bedero, S. Pietro in Gallarate ed il complesso di Arsago Seprio, Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, la collegiata ed il palazzo Branda Castiglioni di Castiglione Olona, il Santuario di S. Maria dei Miracoli di Saronno sono testimonianze del Rinascimento mentre la Controriforma seicentesca ha inciso sul nostro territorio con una grande impresa: la Fabbrica del S. Rosario che ha modificato profondamente il volto di S. Maria del Monte (che è un caratteristico villaggio medioevale) con la costruzione di 14 Cappelle lungo la comoda via acciottolata sostenuta da possenti muraglioni. Il '700 è il secolo delle ville signorili: Villa Recalcati a Casbeno, Villa Bozzolo a Casalzuigno, Villa Cagnola a Gazzada ed il Palazzo Estense a Varese, mentre l'800 è il secolo dell'industrializzazione e le ricchezze prodotte hanno permesso la costruzione di residenze come Villa Ponti a Biumo Superiore, Villa Toeplitz a S. Ambrogio Olona. Il '900 si presenta con il Liberty del Palace Hotel con il relativo Kursaal (distrutto durante i bombardamenti dell'aprile 1944) e con il complesso del Grand Hotel Campo dei Fiori. Liberty è anche l'architettura di alcuni complessi industriali come la Birreria Poretti (oggi Carlsberg) con la soprastante Villa Magnani. Non dobbiamo dimenticare delle opere di tutt'altro genere: come la Linea Cadorna formata da trincee e camminamenti costruiti durante la prima guerra mondiale per prevenire eventuali attacchi al nostro territorio attraverso la Svizzera e ripristinata, per quanto possibile dalla Comunità montana della Valganna e Valmarchirolo o come Arcumeggia, il primo paese che ebbe le case affrescate o un museo come quello dei Trasporti di Ranco. L'elenco dei potenziali richiami turistico-culturali accennati è ben lungi dall'essere completo. In molte occasioni, musei, mostre specializzate, manifestazioni e convegni sono realizzati nell'ambito di monumenti insigni e mi è qui d'obbligo porre in rilievo la benemerita azione del FAI Fondo per l'Ambiente Italiano. La nostra provincia vanta ben quattro acquisizioni: Villa Bozzolo a Casalzuigno, il Monastero di Torba a Gornate Olona, la Torre di Velate e Villa Menafoglio Litta Panza a Varese. Gli eventi programmati dal FAI in queste sue proprietà sono numerosi e continui e spaziano dalle feste campestri alle mostre monotematiche, dalle giornate dedicate ai "vecchi frutti", ai concerti, alla moda, al teatro ed alle serate danzanti.
Altre iniziative importanti, affiancanti l'ormai consolidato Museo della Bambola e dell'Abbigliamento infantile, sono regolarmente programmate alla Rocca d'Angera titolari della quale sono i Principi Borromei. Anche alcune manifestazioni organizzate nella Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio ottengono un buon successo.
Come si può, quindi, constatare, la nostra offerta turistica (se così si può chiamare) copre una grande varietà di interessi ed è diversificata e facilita gli interventi ed i commenti di esperti e di inesperti sull'argomento. Il turismo del quale si parla oggi, certamente equivocando, non è il turismo di fine '800 e di inizio '900, il turismo classico ed elitario che faceva capo ai grandi alberghi allora esistenti, e che oggi sono scomparsi, ed alle ville padronali sparse sui declivi della nostra montagna e sulle sponde dei nostri laghi. Questo è un turismo che non esiste più per noi, oggi si dirige verso altre mete. L'offerta del turismo nella nostra provincia è a tema ed attraversa molti settori che possono interessare il visitatore del nostro territorio perché il turista vive, ed è necessario aiutarlo a vivere nel modo migliore il territorio che sta visitando, o che desidera visitare, perché esistono degli scopi che giustificano un viaggio. A maggior ragione è opportuno informare di ciò che lo può interessare e che lo circonda, l'ospite che risiede temporaneamente nel nostro territorio per motivi di lavoro. La promozione del territorio e di quanto esso offre e l'informazione sintetica (dapprima) ma precisa su ogni argomento sono quindi indispensabili e devono attrarre il turista per una vacanza che può essere anche breve ma che deve essere intensa e ben programmata. Il nostro turismo non può essere inteso come vacanza destinata a soggiorno e villeggiatura, che è fruibile solo in alcune parti del nostro territorio: il nostro è un turismo di nicchia e tale deve essere offerto e conosciuto e fatto conoscere.

05/09/2002

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa