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Nuovi spazi per Gallarate

Il rilancio culturale - e non solo - di Gallarate partendo dai progetti legati alla valorizzazione di edifici storici. Con un partner attento alla Città: Sea.

Nicola Mucci - Sindaco di GallarateOffrire nuovi spazi alla cultura recuperando aree degradate e inutilizzate. E' questa la sfida dell'amministrazione gallaratese guidata da Nicola Mucci, che ha pensato di riqualificare alcuni spazi storici della città per destinarli a scuole, biblioteca e associazioni cittadine. Ma non è tutto. Grazie a un accordo tra il sindaco di Gallarate e il presidente di Sea Giorgio Fossa, verrà istituita una fondazione per la promozione del territorio, con lo scopo di coordinare le varie attività culturali. Insomma, grazie al contributo accordato al Comune, Sea diventerà presto "mecenate" della città dei Due Galli. Il primo cittadino affronta il tema del rilancio culturale di Gallarate partendo dai progetti legati alla valorizzazione di edifici storici, come quello un tempo utilizzato dalla ditta Cantoni:
"Il recupero dell'area - spiega Nicola Mucci - è stato fortemente voluto dalla mia amministrazione, dopo 15 anni di abbandono e degrado. Il nostro scopo è di riqualificare buona parte della struttura per destinarla a uso pubblico, senza tuttavia intralciare la competenza dei soggetti privati nella frazione di loro proprietà". L'esistenza di interessi privati in quella zona ha reso impossibile la realizzazione di un "grande polo culturale", ma lo spazio ristrutturato da Comune (25%) e Provincia (75%) diventerà presto la nuova sede di un istituto scolastico gallaratese: "L'area ex Cantoni - continua Mucci - sarà utilizzata dall'Ipc Falcone, che da tempo richiedeva una struttura idonea a ospitare i suoi numerosi iscritti. Sempre nei terreni un tempo utilizzati dalla fabbrica, verrà approntato in tempi brevissimi anche un parcheggio con 200 posti auto. Complessivamente, il restauro rispetterà fedelmente l'architettura di questo edificio simbolo della nostra storia economica".
Il rilancio della cultura è subordinato a una precisa strategia, sintetizzabile nelle due parole "recupero" e "riqualificazione", come conferma il sindaco: "Abbiamo iniziato rilevando tutte le aree degradate, per poi dare il via al processo di riorganizzazione e ricostruzione. Oltre al caso ex-Cantoni, posso fare altri esempi: a fine anno partiranno i lavori al teatro del Popolo, mentre nel 2004 sarà la volta del cinema Condominio; la Galleria d'arte moderna di via De Magri è già in fase di restauro e ampliamento con la costruzione di un nuovo stabile. Infine, è in corso una trattativa per fare in modo che palazzo Minoletti (piazza Garibaldi), attualmente di proprietà del demanio, possa essere acquisito dal Comune, per diventare la sede della nuova biblioteca e di altri servizi rivolti ai giovani".
Tra i simboli di Gallarate che rischiavano di andare perduti, doveroso citare le scuderie Martignoni, abbandonate negli ultimi anni a un clamoroso degrado. Il piano di recupero, curato dagli stessi progettisti dell'area ex-Galdabini (un'altra area industriale, oggi divenuta residenziale) ha salvato le scuderie dall'abbattimento; dopo il lifting, dotate di ogni tipo di comfort, sono state assegnate alle associazioni cittadine. Spiega Mucci: "Attualmente le associazioni operano in spazi inidonei (sotto il palazzo del Tribunale), perciò si è pensato di trasferirle in questo complesso dotato di tutti i servizi, ubicato in una zona centralissima della città". I responsabili delle associazioni, però, non accettano di buon grado il trasferimento, considerando insufficiente lo spazio offerto dalle ex scuderie. Il primo cittadino propone di adottare una nuova filosofia, sperando di concludere in tempi brevi questo inatteso braccio di ferro: "Trenta associazioni non sono poche, è evidente che debbano imparare a coesistere condividendo gli spazi a disposizione. Le scuderie devono essere percepite come una sorta di condominio, con una serie di locali ad uso comune".
Insomma, la città di Gallarate si sta attrezzando per rafforzare la sua offerta culturale, che passa necessariamente attraverso la riqualificazione di numerosi edifici. Di questo passo, però, ci si potrebbe presto trovare alle prese con un problema: come coordinare e promuovere la fervida attività della realtà gallaratese? Anche in questo caso, il sindaco ha giocato d'anticipo, puntando su Malpensa e rendendosi protagonista di un accordo con il responsabile di Sea Giorgio Fossa: "Gli ho illustrato la mia visione di sviluppo per l'area attorno a Malpensa. Il mio slogan è sempre stato 'Governiamo l'aeroporto', cioè tuteliamo i cittadini dal punto di vista ambientale, ma allo stesso tempo cogliamo la storica opportunità di sviluppo che ci viene offerta. Dal confronto critico è emersa da parte di Sea la disponibilità a gestire i contenitori di cultura cittadini, in collaborazione con l'amministrazione". Mucci sostiene che sia necessaria un'impostazione manageriale anche nella promozione del territorio: "E' giusto pensare per tempo alle modalità di gestione futura; io sostengo che sia necessaria la creazione di una fondazione che abbia come obiettivo la qualità dell'offerta culturale, senza perdere di vista l'aspetto manageriale".
Evidenti i benefici dell'accordo Mucci-Fossa per il comune di Gallarate. Ma quale potrà essere il ritorno per Malpensa? Il primo cittadino non ha dubbi: "Offriremo un'occasione importante all'utenza dell'aeroporto che, insieme ai nostri cittadini, potrà beneficiare di molteplici opportunità di svago".
Restando in tema di promozione, l'amministrazione gallaratese ha da poco approvato l'ingresso nel capitale del centro espositivo Malpensafiere: "E' un palcoscenico importante e la nostra città merita di essere rappresentata anche in quell'ambito", commenta il primo cittadino. Terziario, terziario, terziario. Il dominio del terzo settore, unito al rilancio della cultura, sembra andare a scapito dell'industria tradizionale. Un'analisi che Nicola Mucci non condivide del tutto: "Il tessuto economico di Gallarate sta sicuramente evolvendo verso il terziario, mantenendo però quella tradizione industriale irrinunciabile nel nostro territorio".

11/20/2003

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