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Da nord a sud, con i Pisl il Varesotto si fa in sei

Ecco una mappa dei Programmi Integrati di Sviluppo Locale (Pisl) attivati in provincia di Varese, strumenti attraverso i quali le amministrazioni locali uniscono i loro sforzi per raggiungere obiettivi di sviluppo comuni attraverso fondi messi sul piatto da Bruxelles. Ma…

il lago di Ghirla, in ValgannaI Comuni si aggregano, mettono insieme le forze, fanno fronte comune per raggiungere obiettivi condivisi in ambito di crescita economica, sociale e ambientale attraverso l'accesso a fondi europei: il tutto è messo nero su bianco attraverso i Pisl, Programmi Integrati di Sviluppo Locale.
Il fenomeno ha oramai preso piede in provincia di Varese e, a guardare la mappa che si sta delineando sul territorio, si ha l'impressione di una sorta di mantello maculato che vede più aggregazioni di amministrazioni locali, magari fra loro confinanti, tese ognuna a raggiungere specifici obiettivi di crescita e sviluppo. Ecco allora che, stando alla parte meridionale del territorio, Gallarate ha unito i suoi sforzi con Arsago Seprio e Samarate. Castellanza - con il Pisl denominato Greenway del medio Olona - ha invece dato il braccio a Marnate, Solbiate Olona, Olgiate Olona, Fagnano Olona, Gorla Maggiore e Gorla Minore, coinvolgendo però anche la Camera di Commercio e diversi attori del tessuto economico locale, come le associazioni di categoria. Infine anche Busto Arsizio si è mossa ed il suo Pisl, redatto con il supporto del Polo Scientifico Tecnologico Lombardo, è stato approvato dal consiglio comunale durante l'ultima seduta dello scorso anno, il 19 dicembre per l'esattezza, per essere poi inviato al Pirellone.
In un raggio di alcune decine di chilometri, per restare alla sola zona presa in considerazione, ben tre sono i diversi progetti sovracomunali sulle strategie di sviluppo. Se da una parte l'opportunità rappresenta un positivo passo per unire gli sforzi, in un'ottica di maggiore sussidiarietà e di spinta programmatica dal basso, dall'altra parte può sorgere il timore di una eccessiva parcellizzazione delle risorse messe a disposizione.
La criticità del sistema, in altre parole, potrebbe stare in una frammentazione degli interventi che rischia di far perdere una visione di insieme più ampia rispetto a quelli che sono i macro interessi della zona.
Analogo discorso vale per per i Pisl stesi da attori istituzionali dell'area settentrionale del Varesotto, anch'essa ricompressa nell'Obiettivo 2, vale a dire riconosciuta come zona a "declino industriale".
In questa zona insiste, ad esempio, il Pisl delle valli del Luinese - presentato nell'ottobre del 2002 - e che ha anche l'adesione della Comunità montana Valli del Luinese accanto a quella di numerosi Comuni (Agra, Brezzo di Bedero, Brissago Valtravaglia, Valcuvia, Castelveccana, Curiglia con Monteviasco, Dumenza, Ferrera di Varese, Germignana, Grantola, Luino, Maccagno, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Pino Lago Maggiore, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Tronzano Lago Maggiore,Veddasca).
Figura come ente capofila la Comunità montana della Valganna e della Valmarchirolo per il Pisl che a novembre di due anni fa è stato depositato al Pirellone per lo sviluppo di una zona che riguarda i territori dei Comuni aderenti, vale a dire Cadegliano Viconago, Cremenaga, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Marchirolo, Bedero Valcuvia e Masciago Primo.
Infine un terzo programma, a cavallo tra il Varesotto e il Comasco, è quello del Lago Ceresio, di Piano e di Ghirla: ad esso, sotto l'egida del Comune di Porlezza, partecipano i Comuni di Lavena Ponte Tresa, Valganna, Brusimpiano e Marzio insieme alle località comasche della Val Solda e della Valle d'Intelvi e con l'appoggio della Comunità montana delle Alpi Lepontine, della Comunità montana della Valganna e Valmarchirolo e del Parco Campo dei Fiori.
Anche in questo caso salta all'occhio la contiguità dei territori e la numerosità degli interventi proposti che rischiano di frammentare le risorse messe a disposizione per lo sviluppo.
A fare da cinghia di trasmissione per mettere in moto i finanziamenti europei per la crescita del territorio ci ha pensato la Regione Lombardia che, attraverso la legge numero 2 del 2003 relativa alla programmazione negoziata, ha definito i Pisl, sigla che indica i Programmi Integrati di Sviluppo Locale. In pratica essi sono un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio.
Il Pisl, sulla base della ricognizione dei fabbisogni relativi alla finalità unitaria prescelta, definisce, in particolare gli obiettivi di sviluppo e le linee di intervento, ma anche l'insieme di azioni, per il loro conseguimento, contiene il piano finanziario e i tempi di realizzazione nonché indica il soggetto responsabile della gestione del programma e le modalità per la gestione, il controllo e la sorveglianza.
Si tratta del principale strumento attraverso cui è attuato, nel rispetto del principio di concentrazione, il Docup, documento unico di programmazione per gli interventi strutturali comunitari nella regione Lombardia. Attraverso questo strumento Bruxelles mette sul piatto per gli anni 2000/2006 risorse pubbliche complessive pari a oltre 404 milioni di euro per le zone interessate dall'Obiettivo 2 e dalle azioni di sostegno transitorio.
E' proprio a questa opportunità che hanno guardato le diverse amministrazioni locali che hanno presentato i loro progetti, una trentina circa per tutta la Lombardia alla fine dell'estate scorsa, dei quali sei appunto sono quelli ad oggi targati Varese.

Cosa prevedono in sintesi i Pisl varesini

Quali gli interventi previsti dai Pisl attivati in provincia di Varese, da finanziare con il concorso dei fondi comunitari?
Ecco una sintetica descrizione:
Pisl del distretto Gallaratese
potenziamento della viabilità e riqualificazione di centri storici;
Pisl medio Olona
valorizzazione ambientale della valle del fiume Olona;
Pisl Busto Arsizio
interventi urbanistici vari e recupero di edifici di interesse storico-architettonico;
Pisl Sistema locale lavoro numero 73 - Luino
avviamento di percorsi di sviluppo economico e valorizzazione del potenziale turistico della zona
Pisl della Valganna e Valmarchirolo
rilancio della vocazione turistica della zona, puntando in particolare sul cicloturismo
Pisl Lago Ceresio, di Piano e di Ghirla
valorizzazione delle risorse naturali comuni dell'area, con l'obiettivo di integrare la realtà dei laghi con quelle dei monti compresi nel territorio.

01/15/2004

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