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Manager, ritorno a scuola

I risultati di una ricerca condotta dalla Fondazione Taliercio. Coinvolte anche le piccole aziende della provincia di Varese.

In un Paese come l'Italia, caratterizzato prevalentemente per la presenza di piccole e medie imprese, è indispensabile che queste si evolvano in termini tecnologici, produttivi e gestionali.
In questo contesto assume un ruolo decisivo il processo di crescita formativa del management anche delle piccole e medie imprese.
E' a partire da questa considerazione che si è sviluppato il convegno sul tema “La formazione manageriale, condizione per lo sviluppo e la crescita professionale dei dirigenti” che, promosso dall'Unione degli Industriali della Provincia di Varese e dalla Fondazione Taliercio, si è svolto nelle aule dell'Università Cattaneo di Castellanza. Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati di un'indagine condotta dalla Fondazione Taliercio sui bisogni formativi dei dirigenti delle piccole e medie imprese.
L'indagine è stata condotta in quattordici realtà locali italiane, con il supporto delle rispettive Associazioni Industriali territoriali: Bari, Brescia, Firenze, Genova, Lecco, Perugia, Pesaro, Prato, Torino, Treviso, Udine, Urbino, Varese e Vicenza, oltre che Federemilia e Federcampania.

“La funzione dei dirigenti è alquanto differenziata da azienda ad azienda – ha precisato Luigi Prevosti, Vice Presidente dell'Unione Industriali di Varese – e questa caratteristica è ancor più accentuata nelle piccole imprese. Il valore dell'indagine condotta in quattordici realtà locali sta, soprattutto, nell'aver fatto scoprire lo spessore professionale dei dirigenti e il loro ruolo: non è un caso che anche fra le imprese consapevoli del valore strategico della formazione ci troviamo spesso a parlare di analisi dei fabbisogni formativi.
E' molto interessante, poi, che sia emersa un'apertura delle piccole e medie imprese verso figure manageriali esterne, immagine in contrasto con quella più stereotipata delle aziende chiuse in se stesse e restie nell'immissione di professionalità dall'esterno”.

Francesco Silva, Rettore dell'Università Cattaneo, ha evidenziato
la necessità di adeguare il processo formativo alle esigenze delle imprese di piccole e medie dimensioni.
“E' una necessità che emerge sempre di più, a fronte di un percorso formativo che troppo spesso nel passato è stato strutturato sulla base delle esigenze delle imprese di maggiori dimensioni.
Anche le strutture universitarie devono fare la loro parte: la Cattaneo s'inserisce in questo filone, essendo un'istituzione avviata proprio per rispondere al fabbisogno di personale qualificato delle piccole e medie aziende”.

La presentazione dei risultati dell'indagineDel resto Varese è, per eccellenza, una terra di piccole imprese: il 98% delle imprese associate all'Unione Industriali ha meno di cento addetti.
E in queste imprese
è in aumento la consapevolezza dell'attenzione verso la formazione. Basti pensare che nel corso del 1999 circa 300 dirigenti e imprenditori hanno partecipato alle iniziative di formazione manageriale del Centro di ricerca sulle PMI “Camillo Bussolati” dell'Università Cattaneo e circa 900 imprenditori associati all'Unione Industriali hanno frequentato i corsi interaziendali proposti dalla stessa Unione attraverso la propria società di servizi. I dati riferiti al primo semestre del 2000, inoltre, segnalano un trend decisamente in crescita.
A livello nazionale, peraltro, rimane ancora tanto da fare.

“In Italia la modernizzazione dell'economia può, indubbiamente, essere favorita dal ricorso mirato alla formazione - è stata l'opinione espressa durante il convegno da Rita Santarelli, Presidente della Fondazione Taliercio -. Questo processo è, però, spesso rallentato dalla scarsità delle risorse e dai tempi ridotti che le piccole e medie imprese dedicano alla formazione del proprio management. Senza dimenticare la difficoltà a identificare i bisogni in un momento storico come il nostro, nel quale le richieste emergenti dal contesto dove l'impresa si muove sono molto diverse rispetto al passato”.
Rita Santarelli ha concluso sottolineando come
“Formazione permanente, tutela della professionalità, accrescimento competitivo delle imprese costituiscano elementi di una sfida che potrà essere vinta solo da uno sforzo comune dei rappresentanti degli imprenditori e dei dirigenti per la valorizzazione del ruolo manageriale”.
Nel corso dell'incontro è stato anche presentato il questionario di autodiagnosi delle competenze professionali dei dirigenti industriali, uno strumento che la Fondazione ha messo a disposizione via Internet sul sito
www.fondtaliercio.it, e che consente al dirigente di ricostruire il proprio profilo di orientamento manageriale e di rilevare i gap tra le competenze possedute e quelle richieste dal ruolo esercitato.

AL SERVIZIO DEL MANAGEMENT

La Fondazione Taliercio è un organismo paritetico promosso da Confindustria e Federmanager. L'intento è sia di fornire ai dirigenti industriali italiani, attraverso studi e ricerche, gli strumenti per lo sviluppo del proprio percorso professionale, sia di offrire al mondo della formazione un punto di riferimento per rispondere con efficacia e tempestività alle esigenze del management industriale.

11/06/2000

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