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Il consorzio di acquisto dell'energia elettrica: intervista al Presidente

Gianluigi Casati, presidente dell'Energi.Va: "ora guardiamo all'auto produzione e alla cogenerazione"

La nomina è recente: Gianluigi Casati, imprenditore, dallo scorso 16 febbraio è il Presidente "Consorzio Energia Varese" ("Energi.Va" è la denominazione in sintesi), un unico organismo che ha preso il posto dei due promossi in precedenza dall'Unione Industriali sul nostro territorio.
Gialuigi Casati, presidente dell'Energi:va"Il consorzio unico è stato voluto dai Consigli Direttivi dei due precedenti consorzi - ci spiega il Presidente- per ottimizzare e razionalizzare la gestione dei consorzi stessi, ridurre le spese gestionali e creare un unico soggetto, un'unica controparte contrattuale rappresentativa di tutta la realtà associativa provinciale senza inutili duplicazioni dettate da necessità burocratiche".
In precedenza, infatti, la divisione era stata dettata dall'esigenza di rispondere a disposizioni normative.
"E' stato proprio così. Il testo originale del decreto Bersani sembrava stabilire la necessità di creare tanti consorzi quanti fossero i centri aggregazione degli utilizzatori finali dell'energia elettrica: si imponeva insomma la contiguità territoriale degli utilizzatori, che già erano vincolati a un certo consumo energetico. Successivamente, invece, sono intervenute una maggior elasticità interpretativa da parte delle autorità e una normativa regionale specifica destinata a rendere più agevole la creazione dei consorzi: oggi, quindi, c'è la possibilità di comprendere all'interno di un solo, grande consorzio tanti centri di aggregazione di utilizzatori, ciascuno indipendente dal punto di vista della formazione del nucleo specifico di consumo. Questo ci ha permesso di giungere all'unificazione dei due consorzi".

Un percorso, insomma, reso piuttosto travagliato dalle disposizioni normative. Tante le difficoltà da superare.
"All'inizio abbiamo dovuto fare i conti anche con un certo timore da parte degli imprenditori: nel bene o nel male l'Enel ha sempre rappresentato una certezza per tutti e quindi c'era la preoccupazione di fare un salto nel buio. Devo però dire che i timori sono subito svaniti appena siamo riusciti a illustrare in modo compiuto la rilevanza della nostra iniziativa: si è colta la possibilità di un notevole risparmio economico accanto alla garanzia di una eccellente qualità del servizio. Poi, cammin facendo, abbiamo incontrato soprattutto difficoltà di ordine normativo: abbiamo già fatto notare la grande confusione dal punto di vista applicativo delle stesse norme; ancora oggi ci troviamo di fronte a continue evoluzioni normative che rendono estremamente complicato lo sfruttare appieno nel nostro Paese le potenzialità della liberalizzazione dell'energia elettrica".
Eppure c'è spazio per l'ottimismo rispetto all'attività futura del "Consorzio Energia Varese".
"Indubbiamente. I volumi acquistabili sul mercato libero sono destinati, anche per legge, ad aumentare fino a diventare il 50% del totale. - conclude Gianluigi Casati - E' già previsto che nel 2002 le soglie per la formazione dei consorzi si abbassino; sicuramente il mercato si avvantaggerà di questa situazione. Per quanto riguarda nello specifico il Consorzio Energia Varese, anche qui le note dovrebbero essere improntate all'ottimismo. Le imprese che si rendono conto della possibilità di risparmiare attraverso l'acquisto consortile dell'energia sono sempre di più; già diverse aziende minori, con consumi tra uno o due milioni, sono in lista d'attesa per aderire alla nostra iniziativa. Siamo ben decisi a sfruttare le sperabili, prossime aperture del mercato: siamo alla ricerca di ulteriori quantitativi per soddisfare le richieste della domanda interna. Si può infine ipotizzare uno sviluppo dell'attività consortile verso direzioni che oggi potrebbero sembrare velleitarie ma che credo vadano perseguite: l'autoproduzione e la cogenerazione. Attività che vanno quindi al di là del semplice acquisto di energia".

06/03/2000

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