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L'operatore tessile

Un settore profondamente mutato negli anni e oggi a elevata tecnologia. Le opportunità offerte a chi vuole crescere professionalmente.

Dimentichiamoci il passato, con quei telai che - allineati l'uno dopo l'altro in saloni talvolta insalubri - provocavano un rumore spesso assordante.
"Certo, non ci sono più le sale di tessitura di una volta - assicura Massimo Carcano, responsabile della logistica del Gruppo TMR/Cederna Fodere, uno dei più importanti della nostra provincia -. Tutto ora si svolge in ambienti che, se non si possono ancora paragonare a degli uffici ovattati, sono abbastanza confortevoli per chi ci lavora, considerando anche i supporti per la protezione acustica e i controlli che vengono assicurati in modo continuativo".
Il settore tessile - quello da cui due secoli fa è partito lo sviluppo industriale di una larga fetta dell'Italia settentrionale - negli ultimissimi anni, infatti, ha subito una vera e propria trasformazione nel nome dell'innovazione tecnologica.
"Non ho dubbi nell'affermare che il tessile oggi sia un settore high-tech - continua Carcano -. Le nuove macchine sono state progettate guardando non solo alle esigenze produttive (in termini sia di volumi, sia di velocità operativa) ma anche a quelle della qualità ambientale delle strutture dove operano i dipendenti".
Eppure, per le imprese anche del Varesotto e dell'Alto Milanese la ricerca di manodopera, specialmente quella qualificata, è sempre meno agevole.
"Vede, il nostro settore paga il pedaggio a quello che nell'immaginario collettivo - ci spiega Piero Giardini, che è Presidente del Gruppo Filatura e Tessitura dell'Unione Industriali della Provincia di Varese - si è ormai radicato come un modello di lavoro pesante, in un ambiente sporco e rumoroso.
Basta entrare in una nostra azienda per capire che non è più così. L'attività di operatore tessile, anzi, può offrire delle soddisfazioni: specialmente a chi ha voglia di crescere professionalmente e acquisire delle competenze sempre maggiori".
Nella tessitura sono almeno tre le figure che si riassumono nel ruolo di operatore tessile. C'è innanzitutto il tessitore vero e proprio - "…o per meglio dire, la tessitrice, dal momento che è una figura quasi esclusivamente femminile…" precisa Giardini -. C'è poi la maestra di tessitura, cioè chi sovrintende alle operazioni grazie alla propria esperienza. La terza figura, infine, è quella dell'assistente: l'operatore che nel reparto gestisce sia le parti tecniche degli strumenti (il filo, la meccanica, l'elettronica), sia l'organizzazione del lavoro dei suoi subordinati.
E' quest'ultima figura che in particolare manca: "Non se ne trovano proprio più e anche il mondo della formazione non riesce a sopperire a questa carenza - conferma il Presidente Giardini, che è anche contitolare del Gruppo TMR/Cederna Fodere -. Tanto più che neppure i corsi promossi grazie al Fondo Sociale Europeo, che pure prevedono un buono-presenza, riescono a richiamare un numero di giovani sufficiente a coprire tutti i posti disponibili".
Ecco allora che scatta la concorrenza fra le aziende per accaparrarsi i tecnici migliori, con gli stipendi che automaticamente schizzano verso l'alto.
"E' un fenomeno questo che riguarda anche il comparto della tintoria - aggiunge Davide Cova, Amministratore Delegato della Tintoria Zerbi di Lonate Ceppino nonché Presidente del Gruppo Tintori dell'Unione Industriali della Provincia di Varese -. La carenza porta a percorsi privilegiati con una forte attenzione verso la professionalità. Tanto più che gran parte dei problemi legati agli agenti chimici piuttosto che ai vapori sono stati superati".
Basti pensare a uno strumento come quello che nel gergo tecnico dei tintori è chiamato la "cucina colori automatizzata": ai giorni nostri tutti i prodotti chimici arrivano direttamente in macchina quando un tempo doveva essere il dipendente a trasportarli da una zona all'altra della fabbrica con il suo carrellino.
La forte accelerazione sul piano dell'automazione non ha, peraltro, annullato il valore sempre importante che la risorsa umana conserva nel processo produttivo del settore tessile.
"In fondo l'occhio e la competenza del singolo restano insostituibili - è la convinzione di Daniela Bagatin, responsabile del controllo qualità di TMR/Cederna Fodere -. Se non si riesce a cogliere con immediatezza i difetti sulla pezza di tessuto che è sul telaio, si rischia di rovinare l'intero lavoro. E' qui che sono decisive la velocità e la capacità personali nella riparazione".
La conclusione, allora, è nelle parole di Davide Cova: "Se un giovane è qualificato professionalmente e se ha voglia di acquisire competenze, nel nostro settore troverà sempre un'occupazione".

Le scuole a cui rivolgersi:

ITIS Varese
Via Zucchi, 3 Varese - Tel 0332 311596
Perito Tessile (5 anni)

Istituto Tecnico Industriale Statale "C. Facchinetti" di Busto Arsizio
Via Azimonti 5 - 21053 Castellanza - Tel. 0331 635718
Chimico tintoria (5 anni)
Produzione dei tessili (Perito Tessile) (5 anni) - attivo anche un serale
Produzione tessuti per la maglieria (5 anni)

Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "Olga Fiorini"
Via Varzi, 16 - 21052 Busto A. - tel. 0331 624318
Operatore Europeo della moda (diploma di qualifica professionale di 2° livello Disegnatore interprete tendenze moda - 3 anni)
Tecnico dell'abbigliamento e della moda (diploma di Stato -ex maturità- Tecnico dell'Abbigliamento e della Moda - 5 anni)

Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento di Busto Arsizio
P.zza S.Anna, 1 - Tel 0331 696711
Le scuole sono presenti sul sito:


UN CORSO PER ADDETTI ALL'OCCHIALERIA

43 progettisti e designer delle imprese produttrici di occhiali della provincia di Varese partecipano ad un progetto di formazione specifica - 138 ore in 4 moduli - sulle tecnologie innovative disponibili per il settore nel campo della progettazione e della prototipazione rapida.
Il progetto di formazione è promosso dall'Unione Industriali in collaborazione con la “Servizi e Promozioni Industriali srl”, società di servizi dell'Unione stessa, il centro di formazione professionale Enaip di Varese e l'Istituto Italiano per la Certificazione dei Prodotti Ottici (CERTOTTICA).

Per informazioni tel. 0332 251000

02/15/2002

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