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Il tecnico di avviamento degli impianti

Quella del montatore è oggi un'attività a forte contenuto tecnologico. La possibilità di lavorare nei Paesi a maggiore sviluppo economico. I 50.000 periti meccanici cercati dalle aziende del Nord Italia.

Il reddito iniziale, per un neo-diplomato che si affaccia al mondo del lavoro, è di circa 900 euro mensili. Ma nel giro di un paio d'anni - completato il percorso di formazione interno all'impresa - può tranquillamente salire a 1.200/1.300 euro per, poi, crescere ancor più velocemente fino ai 45.000 euro lordi l'anno. E' un'attività ben retribuita, insomma, quella del "tecnico d'avviamento impianti": una nuova definizione che riesce a esprimere al meglio il rilievo assunto in ambito aziendale da quello che un tempo era "semplicemente" il montatore. Una figura professionale che da una competenza quasi esclusivamente meccanica si è evoluta - con l'accelerata trasformazione tecnologica degli anni recenti - fino a riassumere in sé le capacità di chi deve sapere gestire anche i processi informatici, elettronici e spesso quelli chimici."Una situazione estremamente promettente per dei ragazzi che, una volta conseguito il diploma di perito meccanico - spiega Fulvio Giangrande, Direttore del personale della Pomini di Castellanza, marchio del Gruppo Techint -, abbiano le capacità per accostarsi alla professione di tecnico di avviamento degli impianti.
Le basti pensare che una recente indagine ha detto che nel solo Nord Italia le aziende hanno bisogno di ben 50.000 periti meccanici…". Al di là dell'attrattività sul piano economico, comunque importante, una carriera in questo settore può offrire un largo ventaglio di soddisfazioni: "E' innanzi tutto un settore a forte contenuto tecnologico, perciò particolarmente vicino ai nostri giovani sempre più interessati all'innovazione - continua il dottor Giangrande -. Dopo un periodo di training on the job nei reparti interni all'azienda, inoltre, con le prime esperienze di montaggio degli impianti all'estero c'è veramente la possibilità di diventare nell'arco di quattro/cinque anni degli specialisti di assoluto rilievo. Tecnici con una competenza spendibile in tutto il mondo industrializzato: dagli Stati Uniti al Nord Europa piuttosto che in paesi a economia emergente come la Cina". Una sorta di "tecnico della globalizzazione", allineato ai nostri tempi, che sia capace quindi di seguire l'evoluzione di un mercato in cui l'industria produttrice non vende più semplicemente l'impianto o la singola macchina, bensì quella che gli specialisti chiamano la "soluzione del problema". Imprese come la Pomini Gruppo Techint - nel Varesotto comunque ce ne sono diverse altre e ugualmente importanti nel campo della produzione di macchine utensili - non si limitano insomma a consegnare la commessa al cliente, ma forniscono loro soluzioni complete di tipo industriale. "I nuovi montatori allora - aggiunge Filippo Zini, Ingegnere meccanico e responsabile del montaggio della stessa impresa di Castellanza - devono sapere anche interloquire con i responsabili e i tecnici dell'azienda cliente, che magari si trova a migliaia di chilometri di distanza, cui deve insegnare a mettere in funzione la macchina".
Il pacchetto da assemblare viene preso in carico in tutte le sue parti, meccaniche ed elettro-elettroniche, e lo si controlla almeno fino all'allestimento dell'impianto nella sede industriale cui è destinato, se non anche nelle successive fasi di manutenzione.
"Di sicuro è un impegno vario - sottolinea Silvio Fontana, giovane tecnico che ha già alle spalle diverse missioni all'estero -, che ti dà la soddisfazione di veder scorrere sotto gli occhi un ciclo lavorativo in tutta la sua completezza: dall'ideazione fino alla messa in opera dell'impianto. Le missioni all'estero, inoltre, ti permettono di entrare in rapporti, spesso assai interessanti, con persone di tutto il mondo, con la loro cultura e le loro esigenze". Una volta, poi, che dai trentacinque ai quarant'anni questi tecnici sono diventati dei superspecialisti, avendo speso anche le loro competenze a livello internazionale, ci sono ulteriori sbocchi che si aprono per loro?
"Un'evoluzione sempre più possibile è di mettere a frutto l'esperienza acquisita - riprende Fulvio Giangrande - in una carriera di tipo commerciale, diventando sales manager, oppure nell'ambito della gestione degli specialisti del montaggio".
Una cosa, comunque, è certa: quella del tecnico di avviamento degli impianti è attualmente una delle professioni di punta in ambito industriale.

Il 22, 23 e 24 aprile si svolgerà la Gara nazionale per gli studenti degli Istituti Professionali relativa alla qualifica di operatore meccanico, presso l'IPSIA "Andrea Ponti" di Gallarate. Quest'ultima sede è stata scelta in virtù della vittoria, l'anno scorso, dello studente dell'Istituto gallaratese, Alessandro Brusatori.Tre le prove in cui dovranno cimentarsi i "concorrenti".
La scuola è presente anche sul sito:
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Progetto sperimentale di formazione e assunzione di tecnici montatori

L'Unione Industriali partecipa ad un progetto per la formazione di tecnici di avviamento macchine e impianti. Si tratta di una figura di cui c'è cronica scarsità in provincia di Varese, per la quale la Regione Lombardia fornisce l'occasione di formare un ristretto numero di tecnici utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo messe a disposizione per le "assunzioni programmate".
Il corso, della durata di 760 ore, si svolgerà presso il Centro Servizi Formativi Enaip di Busto Arsizio, da settembre 2002 a marzo 2003. Destinatari del corso sono giovani diplomati dai 18-25 anni e adulti disoccupati, anche non diplomati con esperienza lavorativa nel settore meccanico. Costituisce requisito preferenziale il possesso del diploma nel settore industriale.
Il progetto prevede sia la formazione in aula, teoria ed esercitazioni di laboratorio, sia uno stage in impresa e, al termine, l'assunzione con contratto di apprendistato.
Per pre-adesioni e informazioni: Servizi e Promozioni Industriali srl - tel. 0331 774345.
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Le opportunità di lavoro in provincia di Varese

Il tecnico di avviamento impianti è una figura polivalente, che può trovare collocazione in ambiti diversi del settore della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici. In provincia di Varese il settore è molto vivace, con una forte presenza di imprese, poco meno di 1.400 e conta quasi 20.000 addetti. Il settore offre molte opportunità di impiego: non solo nella produzione, ma anche nell'istallazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione delle macchine. Quando si parla di apparecchi meccanici è importante sapere che si può fare riferimento ad un'ampia varietà di macchine: macchine per impieghi speciali, come le macchine per la metallurgia o le macchine per la lavorazione di prodotti alimentari, macchine per industrie del tessile, della carta, della plastica; o macchine utensili, utilizzate per tornire, alesare, fresare, saldare e così via. Ed ancora apparecchi di sollevamento e movimentazione, ma anche macchine ed apparecchi per la produzione e l'utilizzo dell'energia meccanica.

03/28/2002

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