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Varese-Campo dei Fiori da Gran Premio

Un omaggio ad una grande corsa del passato e un recupero importante di un pezzo di storia, di cultura e di costume varesino: è la seconda rievocazione storica della Varese-Campo dei Fiori, che ha richiamato un buon numero di appassionati e di semplici curiosi.


Quando Carlo Cazzaniga vinse, nel 1931, secolo scorso, le strade non erano delle migliori. Eppure, il gusto della velocità faceva superare tutti gli ostacoli, compresa la pioggia battente e il fango, faceva "volare" nonostante le curve a gomito e i tornanti. Quando, nel 1960, Odoardo Govoni sfrecciava a bordo della sua Maserati, compiendo la salita ad una velocità media di 78,8 chilometri all’ora, il pubblico era quello delle grandi occasioni, con bambini estasiati tenuti per mano dai nonni e signore della Milano bene in trasferta per applaudire mariti e fidanzati impegnati nella gara. Una gara di velocità appunto, una gara che affonda le radici in quel 1931 e che ha visto la sua ultima edizione nel 1960, appunto. Poi ha ricominciato a rivivere, l’anno scorso e poi ancora quest’anno. Già, la "Varese-Campo dei Fiori" è piombata nel 2000 e ha appassionato di nuovo tutti: grazie agli instancabili organizzatori, il Gams (Gallarate Auto e Moto storiche), l’Aci e il Club della Ruggine dell’Alto Monferrato, con il patrocinio della Provincia di Varese e del Comune di Varese, sul cui territorio si è svolta anche l'ultima competizione, quest'anno si è disputata la seconda rievocazione storica della "Varese Campo dei Fiori": sabato 17 maggio, per tutta la giornata, oltre cinquanta vetture storiche hanno gareggiato sulle orme dei loro predecessori, protagonisti dagli anni Trenta agli anni Sessanta di dieci anni di gare sui monti attorno a Varese. La rievocazione si "stacca" dalla competizione originale per due aspetti: innanzitutto le ultime due rievocazioni sono state manifestazioni di regolarità classica valevole per la Coppa Italia, mentre in passato la gara era di velocità. Le gare, inoltre, oltre a disputarsi lungo le strade del Campo dei Fiori hanno interessato anche molte altre zone dell'Alto Varesotto per un percorso complessivo lungo 185 chilometri. Il successo, dopo l'exploit della precedente edizione, anche quest'anno è stato garantito: dopo ventisei prove cronometrate e undici controlli orari hanno vinto - e sono stati premiati nella splendida cornice settecentesca di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese - il triestino Luciano Viaro accompagnato dalla navigatrice Michaela Mair a bordo di una Lancia Fulvia HF 1600 del 1970, secondi il torinese Renato Bruschi (navigatore Rigoletto) a bordo di una Porsche 356 A classe 1956. I 53 equipaggi iscritti hanno sfrecciato lungo le strade della provincia, impegnati nelle prove di precisione e di controlli orario, fino alla cronoscalata Varese-Campo dei Fiori, al volante di splendidi modelli storici: il pubblico ha applaudito al passaggio di Porsche 356 Roadster del 1959, Astor Martin Le Mans del 1933, Innocenti Mini 1000 del '73, Alfa Romeo Giulia TI Super del 1964, Morris Mini Cooper, Triumph Tr3 A del '59, Lancia Fulvia Safari del '75, due Bugatti del '22 e del '23, una Austin Healey del '55. Solo per citarne alcune. Un tuffo nel passato che ha riportato Varese nell'affascinante mondo delle gare di un tempo: i raggruppamenti di vetture ammesse a partecipare sono stati sette, dalle origini fino al 1980. "La Varese Campo dei Fiori - spiegano gli organizzatori - nasce nel 1931 per iniziativa degli Automobil Club di Milano e Varese come prova speciale di velocità in salita nell'ambito di una gara di regolarità, la Coppa dei Tre laghi, che partendo dal capoluogo lombardo percorreva le strade che lambivano il lago di Varese, il Ceresio e il Verbano. Nei successivi quattro anni la manifestazione andò consolidando la propria fama per la presenza di alcuni tra i più grandi campioni del volante come Giovanni Farina, Luigi ed Emilio Villoresi, Emilio Romano, Renato Balestrero, Giovannino Lurani, Giovanni Cornaggia Medici e Piero Dusi". Per chi è appassionato di auto e moto storiche alcune delle imprese compiute sulle strade del circuito varesino, tutte in salita e molto impegnative, sono entrate letteralmente nella leggenda. "Dominatrici assolute - continuano gli organizzatori - furono le Alfa Romeo 1750 e 2300 con la sola intrusione del conte Premoli che, nel 1934, riuscì a vincere con una vettura da lui stesso costruita assemblando elementi di Maserati e di Bugatti. Dopo l'edizione del 1935 la gara venne sospesa fino al 1950 quando riprese per iniziativa di Angelo Siccardi, direttore dell'Aci di Varese, con un altro ciclo di cinque edizioni distribuite in dieci anni, fino all'ultima che porta la data del 26 giugno 1960. Tramontato il predominio Alfa Romeo gli anni Cinquanta videro le vittorie di Lancia, Ferrari, Osca e Maserati". L'Albo d'oro vede ai primi posti: nel 1931 Carlo Cazzaniga (Alfa Romeo, velocità media 63,18 km orari), nel 1932 Gianni Battaglia (Alfa Romeo, 65,22 km), nel 1933 Renato Balestrero (Alfa Romeo, 69,20 km), nel 1934 Luigi Premoli (Bmp, 71,94 km) nel 1935 Giovanni Cornaggia Medici (Alfa Romeo, 71,65 km), nel 1950 Bruno Martignoni (Lancia, 60,96 km), nel 1951 Antonio Stagnoli (Ferrari, 67,90 km), nel 1953 Eugenio Castellotti (Ferrari, 76,59 km), nel 1958 Luciano Mantovani (Osca, 76,42 km), e infine nel 1960 Odoardo Govoni, a bordo di una Maserati, con una media oraria pari a 78,81 km.
"La passione per le auto d'epoca - spiegano ancora i promotori - sostenuta da una grande sensibilità per l'evoluzione tecnica ed estetica dell'automobile, mito e simbolo della nostra storia recente, ha suscitato in un gruppo di appassionati il desiderio di offrire ancora a concorrenti e pubblico le emozioni dei corridori di un tempo: ecco perché la Varese-Campo dei Fiori è stata riproposta come rievocazione storica. Il rilancio della manifestazione come gara di regolarità per auto storiche vuole essere un omaggio ad una grande corsa del passato, e un recupero importante di un pezzo di storia, di cultura e di costume varesino di cui non possiamo non essere memori e fieri". La gara, in passato, fu frequentata, come si diceva, dai più grandi campioni del momento tra cui primeggiarono anche Giovanni Bracco, Luciano Mantovani, Giulio Cabianca ed il varesino Edoardo Lualdi Gabardi. L'edizione di quest'anno della rievocazione è stata invece un'importante "tappa" di allenamento per i migliori piloti in vista della mitica Mille Miglia, che si è svolta dal 22 al 24 maggio: le auto, partendo da Villa Recalcati (dove al mattino di sono svolte le verifiche ante-gara sportive e tecniche), hanno percorso le strade tortuose della Valganna, della Valceresio e della Valtravaglia, fino ai tornanti dell'Alpe Tedesco e di Montegrino. Poi, alle 18.00, è stata la volta del tratto intitolato alla rievocazione, la Varese-Campo dei Fiori. Quando nacque la gara seguiva un percorsi di circa dieci chilometri e si snodava lungo la strada, appunto, che porta alla cima del monte, da viale Aguggiari su sino al piazzale del Grande Albergo, dopo aver superato un dislivello di quasi novecento metri. L'anno scorso, in occasione della prima rievocazione, una mostra fotografica - organizzata dal Gams e curata da Carlo Maganza e Giuseppe Colombo allestita nelle sale di Villa Recalcati - ha celebrato il mito della corsa. "E' stato un momento importante. - spiega Luigi Rossi, uno degli organizzatori e componente del Gams di Gallarate, nato nel 1984 e oggi con 400 soci iscritti - In sessanta pannelli abbiamo mostrato un quadro completo delle vetture e dei piloti che in 30 anni hanno dato lustro allo sport varesino. Il materiale è stato recuperato con un lungo lavoro di ricerca e catalogazione del ricco archivio iconografico dell'Automobile Club di Varese, compiuto dai due studiosi di storia dell'automobilismo, il solbiatese Colombo e il varesino Maganza". Secondo gli organizzatori "la prematura e definitiva cancellazione dei calendari delle competizioni ne aveva via via appannato il ricordo, fino alla perdita definitiva della memoria, fino all'anno scorso, quando si è svolta la prima rievocazione". L'edizione del 1931 si ricorda come quella "organizzata dal Regio Automobile Club di Milano", "manifestazione che partendo dal capoluogo avrebbe toccato i laghi prealpini e le località più accoglienti dell'Alto Varesotto". "Il programma iniziale - precisano al Gams - comprendeva un'appendice inconsueta ma molto gradita, soprattutto ai conducenti più giovani: una gara di velocità in salita con partenza dalla periferia di Varese ed arrivo in cima al Monte che sovrasta la città: era nata la Varese-Campo dei Fiori I primi furono anni, come si ricordava prima, in cui le grosse cilindrate erano dominate dalle potenti Alfa Romeo, mentre tra le categorie minori si distinguevano le piccole Fiat Balilla Coppa D'Oro. Numerosa ed agguerrita fu la partecipazione dei piloti varesini tra i quali Carlo Felice Buzio, un pioniere dell'automobilismo, Sergio Carnevalli, Edoardo Self e Ferrante Sanvito. Il più grande fu Gianni Battaglia, il 'Diavolo Nero', che vinse l'edizione del 1932, dieci anni dopo il successo in motocicletta sullo stesso tracciato".
Quando, tra il '36 e il '49 la Varese-Campo dei Fiori venne sospesa si sperimentarono altri percorsi: Luino, la Valle Olona, i Campigli e le salite del Brinzio. La scuola varesina propose, anche nel Dopoguerra con la ripresa della gara, giovani di grande talento come Bruno Martignoni, Emilio Dansi, Nino Magistri, Emilio Carnevalli, Alberto Braga, Edoardo Lualdi Gabardi, uno dei massimi scalatori italiani di tutti i tempi, che, per ironia della sorte, alla Varese-Campo dei Fiori ottenne sempre ottimi piazzamenti ma nessuna vittoria assoluta. I ricordi si fanno vivi. La strada è lì, davanti. E Varese attende già i campioni del 2004.

Movimenti sul lago
Auto e moto d'epoca sfileranno anche durante la manifestazione LocoEmozioni 2003, che si svolgerà a Luino il 27, 28 e 29 Giugno, all'interno della rassegna "100 anni di Volo", promossa dalla Provincia. Nella splendida cornice del lago Maggiore, una grande festa, che quest'anno compie 10 anni e vede come protagonisti: treni, aerei, moto, biciclette e carrozze.
www.locoemozioni.it

05/29/2003

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