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L'Anas. Ecco come riorganizzarla

Il varesino Giuseppe Bonomi è nella task-force che deve ridefinire il ruolo del gestore del sistema stradale nazionale. "L'Italia non può più permettersi un ente senza capacità di progettazione".

L'esperienza quotidiana di noi automobilisti alle prese con una rete stradale italiana ormai del tutto inadeguata trova un'amara conferma nelle cifre di bilancio dell'Anas, l'ente pubblico che, al contrario, avrebbe dovuto tenerla al passo con le esigenze di una società civile sempre più bisognosa di collegamenti viari efficienti: "Pensi che tra le colonne dei documenti contabili degli ultimi anni si evidenziano residui, fra attivi e passivi, per ben 20 mila miliardi di lire. O per dirla nella nuova moneta, per più di 10 miliardi di euro. Soldi che l'Anas aveva a disposizione e che non ha speso oppure non ha saputo incassare!".
E' abituato ai compiti difficili l'avvocato varesino Giuseppe Bonomi: da Presidente della Sea ha dato il via libera ai primi voli su Malpensa 2000 e da Assessore al Bilancio del Comune di Milano ha finalmente aperto al pubblico il Piccolo Teatro. Questa volta, però, si tratta di "Ribaltare come un calzino un ente che tuttora, pur dopo la cessione di rami viabilistici importanti alle Regioni e alle Province, in Italia ha competenza su ben 16 mila chilometri di strade.
Un ente strategico per un futuro che, anche nel nostro Paese, sarà sempre più condizionato dalla velocità dei collegamenti. E l'Anas oggi è un ente che ha perso ogni capacità di progettazione e, conseguentemente, ogni capacità di spesa…".
Una situazione che - anche sulla spinta di un intervento della Corte dei Conti alla luce della disastrosa situazione di bilancio appena indicata - ha indotto il Governo a commissariare questo ente: è stata costituita una task-force composta di quattro persone che entro la prima metà dell'anno dovrà approntare un piano di ristrutturazione da presentare al Ministro Lunardi. E se il Presidente di questo gruppo operativo è l'ingegner Vincenzo Pozzi, già al vertice della società che gestisce l'Autostrada della Valle d'Aosta, uno dei suoi tre vice è proprio Bonomi.
"Durante la fase commissariale, al di là dall'identificazione di un nuovo statuto e di nuovi regolamenti con la riorganizzazione aziendale, abbiamo subito creato un gruppo di lavoro per accelerare i tempi dell'Anas.
Siamo partiti da un dato di fatto di per se' sconvolgente: ancor oggi ci sono lavori per qualcosa come 400 milioni di euro che sono fermi, pur avendo già concluso le gare d'appalto!".
Una realtà pesante, che oltretutto penalizza enormemente il sistema economico dell'Italia del Nord. L'area geografica di cui dovrebbe occuparsi nell'ambito della ristrutturazione dell'Anas…
"In verità, in questo periodo d'attività commissariale le deleghe non sono ancora state definite. Mi pare giusto, visto che prima dobbiamo ristrutturare l'ente. Le posso, comunque, fare un'anticipazione…".
Sentiamo…
"Il Commissario Anas, l'ingegner Pozzi, ha appena sottoscritto un provvedimento che mi attribuisce la competenza esclusiva per tutti gli interventi legati all'accessibilità al nuovo polo esterno della Fiera di Milano, che è tutta da inventare, ma anche a Malpensa. Stiamo parlando della riqualificazione della Statale del Sempione come pure della realizzazione della Malpensa-Boffalora e della Pedemontana.
Questi due macro-interventi strutturali, inoltre, sono già inseriti nell'elenco allegato alla Legge Lunardi".
Si potrà superare quel meccanismo perverso secondo cui nelle opere pubbliche ormai prevale sempre e comunque l'azione di veto?
"Certo. Oltre a un'adeguata disponibilità finanziaria, l'inserimento nell'allegato alla Legge Lunardi garantirà una maggiore velocità nell'esecuzione di queste opere.
Ci sarà un momento di confronto con gli enti locali su come progettare l'infrastruttura, ma poi si agirà. Senza tutti quei tentennamenti che ora ne ritardano all'infinito la realizzazione".
A proposito di opere infinite… l'Anas conserva competenze anche sulla Pedemontana?
"Beh, abbiamo tre grandi filoni d'intervento. Il primo è relativo alle opere che eseguiamo in proprio. Il secondo è quello della progettazione e il terzo dei rapporti con le società concessionarie della rete autostradale. Qui rientra la Pedemontana. Al di là, peraltro, di un tracciato che ormai sembra definito nelle sue linee principali, il nostro ruolo fa riferimento soprattutto alle Tangenziali di Como e Varese, strettamente collegate proprio a questo grande intervento".
Ma i tempi di realizzazione, quali sono?
"L'ultima Finanziaria ha garantito nuovi soldi per la viabilità nazionale, che Anas dovrà investire. Siamo alla definizione delle priorità a livello italiano.
Varese e la sua provincia, allora, devono riuscire a garantire in qualche modo attenzione verso le loro esigenze, che sono indubbie.
Ecco perché continuo a sostenere che se Malpensa - al di là delle scelte industriali di Alitalia, che sono del tutto censurabili - viene messa al centro di un nuovo sistema di mobilità può veramente costituire il polo attrattivo di quelle risorse indispensabili per il nostro territorio.
E' più semplice giustificare la priorità della Tangenziale di Varese se questa viene collegata al nuovo aeroporto!".

02/15/2002

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