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Da Castellanza a Mendrisio su due ruote

Una volta c’era la ferrovia della Valmorea. Ora la valle dell’Olona è alla ricerca di un nuovo asse che ne valorizzi gli aspetti paesaggistici e naturalistici, anche in chiave turistica. Andremo in bicicletta da Castellanza a Mendrisio.

Negli ultimi anni diverse proposte di intervento amministrativo ed economico si sono concentrate sul bacino del fiume Olona per valorizzare un’area che, dopo essere stata una delle culle del processo di industrializzazione della Lombardia, è andata incontro ad una fase di parziale riconversione della vocazione produttiva e che sta quindi cercando di ridefinire il proprio futuro anche a partire dalla ritrovata valenza ambientale - legata anche al risanamento delle acque del fiume - ma anche paesaggistica e storico-artistica.
Tra i vari interventi si possono ricordare il Patto Territoriale, che vede le aree di Malpensa, Sempione, valle Olona e medio Verbano impegnate nell’integrazione di progetti proposti affinché acquistino valore strategico per il territorio. Poi i Pisl, progetti integrati di sviluppo ambientale, e tra questi il Pisl Green Way che abbraccia diversi comuni della valle da Castellanza a Fagnano Olona. Inoltre, il Progetto Interreg Green Way Alto Olona-Valmorea, che interessa località varesine, comasche e ticinesi. E, ancora, il programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio per la riconversione di aree dismesse, la creazione di occasioni economiche e di lavoro, la valorizzazione di nuovi motori di sviluppo quali il patrimonio artistico, il turismo, l’ambiente.
Poi ancora il “Contratto di fiume” recentemente sottoscritto da tutti i comuni affacciati sull’intero bacino avente come tema fondante la riqualificazione del corso d’acqua e il suo risanamento. E la creazione di piste ciclopedonabili lungo l’asse dell’Olona, dal confine svizzero a Castellanza. E, ancora, la volontà di realizzare parchi intercomunali attraverso il progetto “Parco locale di interesse sovracomunale” , come ad esempio il costituendo Parco Rile-Tenore-Olona che coinvolge i comuni di Castiglione Olona, Gornate Olona, Castelseprio, Carnago, Caronno, Morazzone, Gazzada Schianno, Lozza.
Sul piano ambientale e di risanamento idraulico si devono poi ricordare la realizzazione del depuratore di Gornate e le vasche di depurazione delle piene in località Molini di Gurone mentre, su quello storico-artistico, il recupero architettonico del Monastero di Cairate ad opera della Provincia di Varese.
Infine, le iniziative legate al turismo che propongono lungo l’asse della valle un numero notevole di progetti e di manifestazioni: uno per tutti, la realizzazione della ferrovia turistica Mendrisio-Valmorea che da alcuni anni, grazie all’opera di volontari, vivacizza l’area di confine e che, con la firma del protocollo d’intesa tra Provincia di Varese, Ferrovie Nord Milano e Club San Gottardo del Cantone Ticino, approvato dalla Regione Lombardia, porterà il capolinea da Cantello a Malnate.
Sono tutti progetti di ampio respiro e di grande interesse per l’impatto che hanno e che avranno sulla popolazione della valle. Li ha ricordati Giovanni Crosta, architetto, nella sua relazione al convegno dei Lions Club “Gorla Valle Olona” e “Tradate Seprio” nel corso del quale è stato presentato il volume “L’uomo e il fiume nella realtà della Valle Olona e della Valmorea”. L’occasione si è prestata per la presentazione del progetto di pista ciclopedonale messo a punto dal settore “Patrimonio e beni architettonici” della Provincia di Varese guidato dall’assessore Giambattista Gallazzi. Non un nuovo tracciato, ma un sistema di percorrenze destinato, in prospettiva, ad “innervare” l’intero ambito territoriale, dal suo confine superiore (a ridosso del sistema montuoso) fino alla pianura milanese. E, per iniziare, una tratta che collegherà Castellanza con Solbiate Olona per uno sviluppo di circa 6.300 metri comprensivi del raccordo con Marnate. La pista attraverserà aree con diverse connotazioni ambientali e infrastrutturali. Lungo il percorso si alternano tipici scenari di campagna e brevi ambiti di periferia debolmente urbanizzati. Lungo i primi tratti sono presenti insediamenti industriali. La differenza tra le aree attraversate ha comportato la scelta di tipologie di intervento finalizzate alla valorizzazione delle “risorse” presenti nei vari tratti. Lungo quelli di aperta campagna e lungo le sponde dell’Olona si tratterà di riqualificare i percorsi esistenti cogliendone la valenza paesaggistica, mentre all’interno delle aree urbanizzate caratterizzate da superfici asfaltate si punterà a interventi di parziale riassetto e sistemazione.
La dimensione trasversale della pista prevede un calibro medio di 2,5 metri e una dimensione ridotta nei punti più critici e in presenza di particolari vincoli (fabbricati, infrastrutture) che potrà ridursi fino ad un massimo di 2 metri. L’importo dell’opera, nel tratto Castellanza-Solbiate Olona, è di 1 milione 520 mila euro. Per la tratta Castellanza-Cairate, l’importo è di 3 milioni 220 mila euro.
La pista ciclopedonabile è però solo uno degli elementi di un progetto di riqualificazione della valle Olona più ampio e ambizioso. Si prevede anche il recupero del tracciato ferroviario della Valmorea per fini turistici e per una connessione tra i centri dell’eccellenza formativa e culturale della Regione Insubrica. E, poi, la realizzazione di un cavidotto tecnologico (energia e dati) lungo la valle per collegare il Ticino con il bacino milanese.
Insomma, un’occasione unica e imperdibile - afferma l’assessore Gallazzi - per re-integrare la dimensione naturale dentro la città diffusa e rispondere, con questo cammino progettuale, al bisogno di qualità della vita e sostenibilità dello sviluppo.

02/25/2005

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