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Nel verde alle porte di Varese

In bici o a piedi, nel verde che circonda la Citta Giardino, con mete particolari: antiche chiesuole o edicole votive per ammirare preziosità architettoniche e pittoriche.

La chiesetta della Madonnina al Lago sul lungolago di Azzate
La "Città Giardino" offre tanti spunti di svago a coloro che vogliono trascorrere il proprio tempo libero a contatto con la natura, passeggiando oppure facendo un giro in bicicletta.
Prima che finisca la bella stagione, suggeriamo ai nostri lettori una proposta di passeggiata piacevole e, al tempo stesso, interessante: senza andare molto lontano, infatti, alle porte di Varese, è possibile abbinare una gita all'aria aperta, nel verde, alla visita di costruzioni religiose non prive talvolta di interesse storico-artistico.
La chiesa della Schiranetta a Casbeno in via Ciro MenottiL'itinerario consigliato si svolge partendo dal centro città, tocca l'antica castellanza di Casbeno e il rione di Bobbiate per poi proseguire sul lungolago di Varese, dotato di una pista ciclabile comoda ed agevole, fino al confine con il Comune di Azzate. Per chi volesse "cimentarsi" con la salita di Cartabbia, dopo aver lambito l'abitato di Lozza, ci si trova di nuovo in centro a Varese attraversando la frazione di Bizzozzero e proseguendo infine per viale Borri.
Partenza dunque, sulle due ruote o, se non si vuole fare il giro completo, anche a piedi. Lasciato il centro, prima tappa è Casbeno, località Schirannetta, dove si trova l'antica chiesa romanica, dedicata alla Madonna della Purificazione. Originariamente sorgeva isolata nelle campagne di questa zona che oggi è diventata residenziale e la chiesetta, visitabile solo su richiesta, è ora circondata da case, ville e giardini.
La grotta della Madonnina di Bobbiate in via ZondaE' stata costruita nel corso del 1200 su una precedente edicola votiva; successivamente tra il 1300 e il 1400 venne aggiunta la navata e la chiesa fu affrescata per opera di artisti locali. In facciata sono rappresentate figure di santi, tra i quali Sant'Antonio: sull'orlo del campanello legato al suo pastorale è scritta la data (1408) in cui l'ignoto pittore eseguì il ciclo pittorico. All'interno della chiesa, sulla parete destra del presbiterio, nella fascia superiore, sono una Madonna del Latte, una Madonna con San Giovanni Battista, San Lorenzo e altri santi; nel registro inferiore, invece, è rappresentato Dio Padre che accoglie tra le braccia Cristo Crocifisso. Gli affreschi sono stati scoperti nel 1953 e durante gli anni '60 tutta la chiesa è stata restaurata. Nel 1500 il piccolo tempio era di proprietà delle Suore Romite del Sacro Monte che però non ne ebbero grande cura; alla fine del Settecento l'edificio fu incamerato dalla Prima Repubblica Italiana di Napoleone e dal 1802 fa parte della Parrocchia di Casbeno.
La chiesa della Schirannetta è un luogo di devozione alla Vergine e, ogni anno, il 2 Febbraio, si celebra la festa della Candelora. La tradizione vuole che, dopo la celebrazione, si porti a casa la candela benedetta da accendere durante l'eventuale malattia di una persona cara. In questa occasione, inoltre, da pochi anni è stata reintrodotta l'antica cerimonia della benedizione delle mamme in dolce attesa.
Il giro successivamente tocca Bobbiate: nel quartiere Deserto c'è una grotta dedicata alla Madonna di Lourdes, chiamata la Madonnina. Il luogo sacro, che si trova in uno scenario naturale davvero suggestivo, circondato dai boschi e dal torrente Simonina, è una riproduzione della Grotta di Lourdes, voluta dalla varesina Emma Macchi Zonda. L'idea di una "piccola Lourdes" venne alla signora Emma, residente a Bobbiate, passeggiando nelle terre di sua proprietà, quando notò l'esistenza di una grotta naturale: decise di bonificare i terreni incolti e di rinforzare l'antro roccioso, in modo tale che quest'ultimo ospitasse la statua della Madonna e diventasse una piccola cappella di preghiera e devozione.
L'abside della chiesa di Santo Stefano a BizzozzeroIl 16 Luglio del 1902 (giorno in cui a Lourdes la Madonna apparve per l'ultima volta a Bernadette nel 1858) venne inaugurata la Grotta della Madonnina di Bobbiate, che è diventata.subito meta di frequenti pellegrinaggi. Si prosegue, scendendo verso il lago e costeggiandolo lungo la ciclo-pedonabile sino ad Azzate. Qui, in località "Madonnina del lago", sorge una cappella in pietre e mattoni che risale al 1400 circa. Una leggenda racconta che venne fatta costruire, come ringraziamento per essere scampato da morte sicura, da un nobile cavaliere, che, in cerca della donna amata, una notte d'inverno, sul suo cavallo aveva attraversato da Gavirate ad Azzate la superficie ghiacciata del lago, pensando fosse un vasto campo coperto di neve.
L'edificio sacro è segnalato dal Catasto Teresiano settecentesco con il nome di "Chiesa della Beata Vergine delle Case Vecchie", probabilmente le cascine che ancora oggi si trovano lungo il declivio che da Azzate scende verso il lago. Intorno al 1850 un cronista locale descrisse la chiesetta come poco più che un rudere abbandonato, che però conservava al suo interno una bella Natività affrescata, venerata devotamente dagli abitanti del luogo.
Il 10 ottobre 1897, per festeggiare la fine dei lavori di ristrutturazione della cappella, si organizzò una grandiosa sagra popolare. Anche oggi, un'occasione per vivere la devozione tradizionale viene offerta dalla festa della "Madonnina del lago", che si tiene ogni anno durante la seconda domenica di ottobre; è ormai diventata abitudine portare in offerta doni preparati con cura dagli Azzatesi da mettere all'incanto dopo la funzione religiosa. Dal lungolago di zzate si torna verso Varese, si inforca la salita di Cartabia e, giunti in cima, in via Gasparotto, si volta a destra, poi subito a sinistra passando sotto il ponticello che immette nella zona industriale al confine con l'abitato di Schianno. E' una zona, in realtà, immersa nel verde dove, soprattutto nel fine settimana, regna la quiete. Di qui, si raggiunge il rione di Bizzozzero con la piccola chiesa di Santo Stefano, pregevole esempio in stile romanico lombardo dei secoli X e XI, di cui la torre campanaria rappresenta l'elemento più antico del complesso.
Tra il 1969 e il 1975 la chiesa ha subito interventi di ripristino sia all'esterno, dal momento che gran parte della facciata originaria era caduta, che all'interno. Quest'ultimo è stato del tutto restaurato: durante i lavori è venuto alla luce l'originale altare romanico affrescato sui fianchi con le immagini di Santo Stefano e Sant'Antonio.
Di un certo rilievo è la decorazione pittorica interna della zona absidale e lungo le pareti, eseguita tra il 1300 e il 1500. Il ciborio, una sorta di baldacchino di marmo che nelle antiche chiese cristiane sovrastava l'altare maggiore, è splendidamente decorato dagli affreschi di Galdino da Varese, collocabili alla fine del 1400 (1498). Degni di nota sono inoltre un trecentesco Cristo in mandorla con santi, alcuni affreschi che testimoniano la storia della chiesa dall'epoca romanica fino al Quattrocento e altre pitture datate all'anno 1536, che esprimono una cultura figurativa ancora legata al tardo gotico appena rinnovato dal rinascimento.

I siti artistici locali catalogati dalle Guardie ecologiche volontarie
La Chiesa della Schirannetta è annoverata tra i siti artistici locali di valore culturale che sono stati censiti e catalogati dalle Guardie ecologiche volontarie di Varese. Queste hanno lanciato un progetto di recupero che ha lo scopo di riportare all'attenzione della cittadinanza i beni architettonici, pittorici e naturali dimenticati oggi negli angoli più nascosti della città, in condizione di degrado. Essi sono lavatoi, antiche fermate del tram, tempietti, piccole cappelle e affreschi che testimoniano con la loro presenza lo stile di vita dei cittadini di Varese nella storia.

Edicole votive a Mustonate
Mustonate, vicino a Lissago, è un delizioso e raccolto borgo recentemente restaurato, dove si trovano diverse edicole votive ricavate nei muri delle case e raffiguranti la Madonna, testimonianza della devozione popolare. Immerso nel verde della collina che dal centro di Varese degrada verso il lago, e un luogo ameno, ideale per riposanti passeggiate a piedi e in bicicletta.
Per una sosta culinaria: Tana d'Orso via Mottarone, 43
Tel. 0332 320392

09/22/2006

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